In merito alla nota di doglianze a firma Anna Manfredi, Segretaria di Rifondazione Comunista Udine

Buongiorno Direttore.

Ho letto con attenzione la nota di doglianze apparsa nei giorni scorsi a firma di Anna Manfredi, Segretaria di Rifondazione Comunista Udine, alla quale intendo puntualizzare con altrettanta chiarezza, esponendo fatti concreti e comprovabili.
In particolare mi riferisco a due sue affermazioni: “il Consiglio e in particolare la Giunta del comune di Udine, dei quali abbiamo favorito (forse consentito) l’insediamento” e “tutta una serie di azioni in pacifica continuità con la giunta Fontanini. Per la verità ci sembra ben tiepidamente o per nulla avversate nemmeno dai “nostri” assessori (di Spazio Udine) che, peraltro, mai hanno pensato di confrontarsi con chi li ha sostenuti (c’è poco da fare, così è)”.

La Segretaria, in sostanza, si lamenta, dopo 9 mesi dall’elezione del sindaco e della sua giunta, del loro comportamento e, in particolare, del comportamento poco critico dei due assessori e consiglieri di Spazio Udine, il già candidato sindaco Ivano Marchiol e la già candidata consigliera Chiara Dazzan, rei, tra l’altro, di non confrontarsi con chi li ha sostenuti (la coalizione e i cittadini).

Complimenti alla Segretaria, che, però, omette di dire che, per la parte di sua competenza, è stata a sua volta parte omissiva in questa mancanza di confronto, peraltro richiesto da subito ai principali attori da più parti e da più persone, anche per mail.

In particolare mi riferisco ad una persona della sua lista Udine Futura, Gaia Baracetti, che più volte e in maniera efficace chiese questo confronto, fino a chiudere la porta ed esprimere il suo pensiero nel suo blog, ancora il 10 ottobre 2023: Prendi i voti e scappa: Ivano Marchiol e Spazio Udine | gaia baracetti (wordpress.com)

A chiedere questo anche alcuni della lista M5s, più alcuni cittadini votanti, tra cui la solita molesta impicciona, la scrivente appunto, che hanno stimolato per mesi un confronto aperto. Confronto da effettuarsi non solo tra tutti i membri della coalizione che hanno “mostrato la faccia” spesso anche con candidature di servizio necessarie soprattutto alla presentazione della lista di cui la Manfredi era capolista, ma anche tra la coalizione e i cittadini.

Su questo era stata stimolata anche la segretaria Manfredi, chiedendo un confronto da subito, per evitare voti incresciosi come quello dell’aumento delle tasse (che non era in programma) o come quello dei consigli di quartiere partecipati (in programma c’era tutt’altro) solo per fare due esempi. Ma senza un esito soddisfacente.

L'”offerta” di Marchiol e soci è stata di incontri tra rappresentanti di lista -la Manfredi era tra queste- opponendo il fatto che ci sarebbe stata troppa confusione se si fossero aperti gli incontri a tutta la coalizione (le pochissime volte che questo è stato fatto pare non arrivassero a una ventina). Sugli incontri con i cittadini questi sono limitati a incontri tematici sulla viabilità, e non certo sull’aderenza del voto come assessori e consiglieri al programma (nemmeno a quello concordato con De Toni in sede di ballottaggio) o a precedenti pubbliche affermazioni.

Alle rimostranze la Manfredi, sostanzialmente, non ha mai dato credito alle Cassandre che già avevano capito cosa stava succedendo, nel miglior spirito del “ghepensimi” di berlusconiana memoria, facendo perdere tempo prezioso perché i pochi volenterosi rimasti attivi nella coalizione e qualche cittadino zelante potessero attuare un controllo preventivo, regolare ed efficace sull’operato di Marchiol e Dazzan, che, intanto, indisturbati e senza alcun controllo e confronto con chi lo aveva richiesto, votavano tutto quello che chiedeva De Toni. I risultati, gentile Manfredi, sono sotto gli occhi di tutti, e questo è anche sua responsabilità; le sue sono lacrime di coccodrillo.

Della questione sono state messe al corrente anche altre persone della coalizione, chiedendo di farsi parte attiva. Per Open Fvg: Andreina Baruffini (silenzio) Sara Rosso (silenzio) Furio Honsell (silenzio) e anche i vertici di RC regionali e nazionali, di stimolo alla Manfredi ma…perfettamente in linea; non si è mosso niente. Alcune risposte da parte del M5s, ma sempre troppo poche per essere efficaci. Dall’indipendente Luca Fantoni, facente parte di Udine Futura, il mantra resta “nessun problema”. Silenzio tombale alle mail anche da Marchiol e Dazzan.

Se la Segretaria vuole fare qualcosa, visto che è la referente della sua lista e fa di tutto per allontanare chi potrebbe fare massa critica su questo, ottenga Lei le riunioni complete di coalizione e con i cittadini sui temi di cui è prevista la votazione. Vediamo se ci riesce.

Claudia Gallanda già consigliere comunale di Udine Presidente Comitato “Tuteliamo-Ci”