In merito all’articolo Sos demodeista

Ho letto l’Sos demodeista, ma per essere franco, sono d’accordo solo in parte. Credo che la IA rappresenti una sfida che vada raccolta anche dai poeti e dagli artisti in genere. L’opposizione di principio, misoneista non mi convince, è nei fatti perdente. Il mondo e la techne evolvono e si/ci trasformano, e tale mutazione la dobbiamo secondo me recepire con ratio critica, cercando di capire quali nuove possibilità, anche creative, possa offrire. Fin da piccino, sono stato per la sperimentazione e per il nuovo, l’arcadia non mi ha mai interessato. Se si vuole stabilire una spazio di dialogo e di riflessione critica collettiva io ci sono. Ma erigere muri preventivi, no, mi sembra profondamente sbagliato.

Marco Palladini

Il commento di Mathias PDS

Mi trovo allineato alla riflessione del poeta Marco Palladini. Con l’installazione SoS, la nostra intenzione è stata quella di lanciare un appello per la regolamentazione dell’intelligenza artificiale, poiché un uso improprio di tale risorsa potrebbe in qualche modo limitare l’estro creativo umano. Ritengo in ogni caso che ogni invenzione tecnologica possa apportare benefici in ambito lavorativo e ricreativo, quando è messa a disposizione come servizio fruibile per le persone, senza appunto limitare la creatività e l’elasticità nella costruzione del pensiero.

Parte da Udine un “Sos Poetico”. Un’installazione artistica Demodeista dà voce a tredici poeti italiani