Insediata la nuova Presidenza di Legacoop Fvg, 11 membri compreso il Presidente Livio Nanino e tre vice-presidenti
Si è praticamente conclusa la tornata congressuale di Legacoop Fvg. Dopo che lo scorso 29 marzo era stato eletto il nuovo presidente, Livio Nanino in sostituzione dell’uscente Enzo Gasparutti non rieleggibile per la regola statutaria dei due mandati, venerdì scorso si è provveduto alla nomina del vicepresidente e dei membri di presidenza. Oltre al già citato Livio Nanino già al vertice di Aster Coop del settore Produzione&Servizi, sono stati nominati tre vicepresidenti: Paolo Felice in qualità di vicepresidente vicario – funzionario del Consorzio Cosm e di Legacoopsociali FVG – Sociale, Raffaella Tamiozzo (vicepresidente) della Guarnerio – Produzione&Servizi e Stefano Minin (vicepresidente) funzionario Coop Alleanza 3.0 – Consumo. Nominati anche sette membri di presidenza: Alessandro Driussi – presidente Venchiaredo spa – Agroitticoforestale , Marco Riboli – vicepresidente Idealservice – Produzione&Servizi, Marco Seibessi – presidente ICI Coop – Produzione&Servizi, Fabrizio De Paulis – funzionario Camst – Produzione&Servizi, Dino Bomben – vicepresidente Coop Alleanza 3.0 – Consumo, Cristiano Cozzolino – presidente Lybra – Sociale, Orietta Antonini – presidente Itaca – Sociale. In questa maniera si è voluto evidentemente dare rappresentanza larga alle varie anime e realtà economiche presenti in Legacoop Fvg. Del resto anche se il percorso congressuale è stato lungo e probabilmente non facile, la realtà economica rappresentata dal mondo della cooperazione meritava riflessioni importanti tanto che per arrivare alla scadenza congressuale di fine marzo Legacoop Fvg aveva deciso di svolgere quattro momenti di riflessione collettiva svolti nei mesi precedenti al congresso sui temi di maggiore importanza per gli obiettivi dell’associazione. Il percorso era iniziato il 23 novembre 2018 sviluppando il tema della “mission” per Legacoop e le sue associate. Lo spirito era quello di ridefinire gli scopi mutualistici alla luce dei cambiamenti nella società, nell’economia, nel mercato e nelle stesse Associazioni di rappresentanza. Il secondo appuntamento il 10 dicembre 2018 aveva invece analizzato il tema del “bilancio sociale”, elemento caratterizzante dell’attività mutualistica delle cooperative e che ne marca la differenza dalle logiche di “mercato”. Le ultime due iniziative, prima dell’assise congressuale vera e propria si sono svolte il 14 gennaio, dove si è parlato di innovazione e servizi, mentre il quarto ed ultimo incontro nel mese precedente al Congresso vero e proprio svolto a riguardato il tema del lavoro, della legalità e della concorrenza. Temi quest’ultimi evidentemente importantissimi per marcare la differenza fra una struttura cooperativa e una società di mercato.
Un dibattito non certo banale che ha trovato la sintesi politica nel Congresso vero è proprio che si è svolto, come accennato in apertura il 29 marzo scorso.
La realtà economico-finanziaria della cooperazione targata Legacoop Fvg
Estremamente interessante è la fotografia del mondo Legacoop del Friuli Venezia Giulia. Dati nei quali si può facilmente leggere la rilevanza del settore cooperativistico nella realtà economica regionale. Basti pensare che anche se dal 2007 al 2017 il numero delle associate a Legacoop Fvg è diminuito da 233 a 193, il valore della produzione è aumentato da 1.329.736.069 a 1.424.693.275 euro (+7,2%) mentre il patrimonio netto è passato da 182.174.000 a 197.640.882 euro (+8,5%). Quest’ultimo dato è molto importante perchè si tratta del patrimonio intergenerazionale, quel patrimonio che viene lasciato, anche per legge, alle generazioni future. In questa fotografia complessiva, avevano spiegato al Congresso, ci sono settori che sono andati meglio di altri e, fra questi, quello sociale che ha visto aumentare il numero delle associate da 36 nel 2007 a 49 nel 2017 (+36,1%) e il valore della produzione che è passata da 110.472.225 a 174.467.689 euro (+57,9%), mentre viene contestualmente rafforzato anche il patrimonio netto che da 11.729.000 raggiunge quota 23.552.000 euro (+100,8%). Crescono nel settore anche gli addetti da 4260 a 5899 (+38,5%). Positivo anche il settore dei servizi che irrobustisce il patrimonio (da 32.975.000 euro a 60.979.311 euro, +84,9%) e il valore della produzione (da 213.987.357 a 287.727.849 euro +34,5%) con un incremento degli addetti da 5683 a 6608 (+16,3%). Un altro comparto in crescita è l’agroalimentare con un patrimonio che è passato da 15.425.000 a 54.141.488 euro (+251,0%), il valore della produzione da 164.506.195 a 335.222.688 euro (+103,8%) con addetti da 392 a 631 (+61,0%). Il numero delle associate a Legacoop Fvg è rimasto fermo a 39. Lo stesso numero di cooperative associate che indica la capacità delle cooperative di rafforzarsi in tutti i dati strutturali: cooperative più forti, più patrimonializzate e con maggiore fatturato.
Ma ovviamente non sono tutte rose e fiori, infatti a causa di un mercato territoriale follemente affollato, si è registrata una difficoltà nel settore Consumo, con riduzione del patrimonio complessivo da 67.186.000 a 27.598.418 (-58,9%), del valore della produzione da 729.737.013 a 564.378.769 (-22,.7%) e del numero degli addetti da 2663 a 1941(-27,1%). Inutile dire che questi dati negativi sono dovuti principalmente alle chiusure di Coop Operaie e Coop.Ca, che hanno avuto un impatto negativo in parte mitigato dall’ingresso in regione sia della rete Conad che dall’acquisizione di alcuni punti vendita da parte di Coop Alleanza 3.0 a cui va anche dato il merito dell’aver attuato solidarietà volontaria nei confronti dei soci prestatori di CoopCa. Analoghe difficoltà per il comparto della Produzione Lavoro dove il patrimonio è sceso da 54.859.000 a 31.369.033 (-42,8%), il valore della produzione da 111.033.279 a 62.896.281 di euro (-43,4%) e gli addetti da 742 a 326 unità (-56,1%). Spetterà ora alla nuova dirigenza valorizzare questo patrimonio, la nuova Presidenza è già all’opera.