Introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale del FVG: la richiesta di 27 associazioni al Consiglio regionale
Il Friuli Venezia Giulia, ultimo della classe: la Regione è una delle pochissime in Italia a non avere ancora introdotto la doppia preferenza di genere nelle schede elettorali, obbligatoria per legge a livello nazionale. Per questo 27 Associazioni regionali hanno inviato una lettera al Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, al Presidente del Consiglio Regionale e ai Consiglieri Regionali chiedendo la modifica della legge elettorale regionale. La ferma richiesta arriva da una rete di Associazioni di donne e di cittadini sensibili ed attivi sul tema della parità di genere e delle pari opportunità.
Nella nota si evidenzia come la regione Friuli Venezia Giulia sia una delle ultime quattro Regioni italiane che non hanno introdotto nella propria legge elettorale la cosiddetta doppia preferenza di genere, cioè la possibilità di esprimere due preferenze per due candidati, purché di generi diversi (attualmente, invece, si può esprimere una sola preferenza per un singolo candidato). Secondo i dati di una ricerca del 2019,
l’introduzione della doppia preferenza di genere nei Comuni ha portato a un aumento del 16% a livello nazionale della rappresentanza femminile (Valentina Ferri e Alina Grieco, “La composizione di genere nei consigli comunali dopo l’introduzione della doppia preferenza”). Questo meccanismo quindi rappresenta uno strumento efficace per aumentare il numero di candidate nelle liste e nei consigli comunali e regionali. La legge elettorale per l’elezione del Consiglio Regionale in FVG non prevede, appunto, la doppia preferenza di genere; e la situazione nel Consiglio del Friuli Venezia Giulia è a dir poco sconfortante. Le Consigliere sono solo 6 su un totale di 49 consiglieri, pari ad una percentuale del 12,2%. Uno dei risultati tra i più bassi in Italia, dove la presenza delle donne nei consigli regionali si attesta al 19,7%. Nella lettera le Associazioni chiedono, dunque, che in tempo utile per le prossime elezioni regionali del 2023, venga modificato l’articolo 25 della legge Regione Friuli Venezia Giulia n.17 del 18 giugno 2007, con l’introduzione della facoltà di esprimere la doppia preferenza. La modifica richiede un intervento semplice, su un singolo articolo della legge, e può essere realizzata in modo del tutto autonomo rispetto a modifiche complessive dell’ordinamento elettorale regionale. Nonostante ciò, per due volte – nell’ottobre del 2019 e nel marzo 2021 – sono stati bocciati due disegni di legge che prevedevano tale
semplice modifica dell’art. 25 della legge elettorale regionale. Le associazioni osservano come la mancata previsione della doppia preferenza nelle elezioni del Consiglio Regionale, oltre ad essere ingiustificata, costituisca anche una illegittima violazione di norme sia costituzionali (Art.51 c.1 e Art.e 117 c.7 della
Costituzione), che ordinarie (Art. 4 della legge n.165 del 2004 come modificato dalla legge n.20 del 2016), nonché d’impegni internazionali assunti dal nostro Paese. Nella nota si rammenta, inoltre, che l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n.5.5 dell’Agenda ONU 2030 ė dedicato a “Garantire la partecipazione piena ed effettiva delle donne e le pari opportunità di leadership a tutti i livelli del processo decisionale nella vita politica, economica e pubblica”. Da tutto ciò, dunque, deriva la richiesta “che urgentemente e in tempo utile per le prossime elezioni regionali del 2023, il Consiglio Regionale provveda ad inserire nella legge regionale Friuli Venezia Giulia numero 17 del 2007 la facoltà per le elettrici e gli elettori di esprimere due preferenze per candidati di genere diverso, ponendo fine all’ingiustificata e illegittima omissione di una previsione che risulta di fondamentale importanza per la promozione di un’effettiva parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive”. L’iniziativa delle associazioni è stata portata anche all’attenzione della Conferenza Nazionale delle Commissioni Pari Opportunità Regionali che si è tenuta a Trieste il
14/11/2022, nel corso della quale anche la Presidente della Commissione Pari Opportunità del Friuli Venezia Giulia si è pronunciata sulla necessità di modificare l’art 25 della legge elettorale regionale.
La lettera è firmata, come detto in apertura, da 27 Associazioni regionali ed è indirizzata al Presidente
della Regione Friuli Venezia Giulia, al Presidente del Consiglio Regionale e ai Consiglieri Regionali .
Nella lettera le Associazioni chiedono, dunque, che in tempo utile perle prossime elezioni regionali del 2023, venga modificato l’articolo 25 della legge Regione Friuli Venezia Giulia n.17 del 18 giugno 2007, con l’introduzione della facoltà di esprimere la doppia preferenza.
Le associazioni firmatarie sono:
AlfiLune Udine
A.N.P.I. Coordinamento Donne Udine
A.N.P.I. Coordinamento Donne Gorizia
Arcigay FVG
Associazione Culturale Coesis Udine
Associazione Universitaria Iris Udine
Casa Internazionale delle Donne Trieste
Cellula Coscioni, Udine
Comitato Pari Opportunità Ordine Avvocati Udine
Comitato Pari Rappresentanza 50 e 50 Udine
Consulta Femminile Trieste
Coordinamento Donne ANPI Fvg
Culturaglobale Cormons
Donne in Nero Udine
Gesif FVG
La Tela Udine
Le Donne Resistenti Udine
Libertà e Giustizia Udine
L’Istrice A.P.S. F.V.G.
Oikos Onlus Udine
Rete per la Parità
Senonoraquando? Onlus Udine
UDU Unione degli Universitari Udine
Uomini in Cammino Udine
Vita Activa Nuova A.P.S. Trieste
Voce Donna Pordenone
ZerosuTre Udine