La denuncia dei medici e la scomposta reazione del direttore generale Asugi
(Cittadini): «La politica e le Aziende sanitarie non sono mai state così lontane da professionisti e cittadini». Questa in estrema sintesi la valutazione dei consiglieri regionali Tiziano Centis e Simona Liguori del Gruppo consiliare Cittadini. “Le Associazioni sindacali della dirigenza medica e sanitaria del FVG, spigano i consiglieri, sono intervenute nel dibattito della sanità regionale con una dura nota di denuncia rispetto alla situazione attuale, frutto di errori evidenti (commessi in parte anche nel passato) e di una sostanziale incapacità della politica di ascoltare e confrontarsi con i professionisti della sanità. Il nostro Gruppo consiliare sottolinea ancora una volta quanto l’attuale politica sanitaria della Regione sia lontana dagli operatori della sanità e dai cittadini. Se poi pensiamo alla reazione scomposta sui quotidiani di oggi del Direttore generale di ASUGI, Antonio Poggiana, a nome e per conto del Collegio di Direzione dell’Azienda, appare ancora più evidente la distanza che esiste tra coloro che ogni giorno operano in prima linea e coloro che, sempre quotidianamente, costruiscono un modello di sanità pubblica che figura spesso agli ultimi posti nelle classifiche delle regioni italiane. Liquidare le ragioni di un’intera categoria di professionisti della sanità come “irricevibili e non commentabili” per le “generiche affermazioni infondate e stucchevoli” significa non aver compreso il contenuto della denuncia oppure, cosa ancora più grave, voler minimizzare e offendere l’opinione altrui come del resto sempre più spesso capita nell’aula del Consiglio regionale quando l’Assessore Riccardi è chiamato in causa dalle opposizioni su questioni oggettive. Questa insofferenza al confronto, questa ritrosia nel dare risposte concrete e nel merito, questo continuo tentativo di screditare chi la pensa in maniera diversa e propone soluzioni frutto del continuo confronto sul territorio, sono sintomo di incapacità di dialogo e di prospettiva. Per quanto ci riguarda continueremo a raccogliere le istanze dei professionisti e dei territori traducendoli poi in proposte da discutere in Consiglio regionale, nella speranza che l’atteggiamento di chi oggi governa la Regione e di chi amministra le Aziende sanitarie regionali sia meno aggressivo e più efficace”.