La guerra in Medio Oriente sbarca in Consiglio Regionale Fvg. Approvata mozione unitaria

E’ stata una lunga discussione quella in consiglio regionale Fvg relativa ad una mozione sulla guerra in corso in Medio Oriente. Non erano mancati i distinguo tra Maggioranza e Opposizione ma poi dopo un confronto tra i gruppi politici, il Consiglio regionale ha trovato la sintesi su una mozione relativa alla guerra in corso in Medio Oriente. Il testo è stato sottoscritto e approvato dai consiglieri di tutti i partiti con l’eccezione di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e Francesco Martines (Pd) che hanno scelto l’astensione. “In questo testo manca ogni riferimento al cessate il fuoco, per me indispensabile”, ha detto Honsell per motivare la sua astensione e poi con una nota ha ulteriormente spiegato la sua posizione: “Come Open Sinistra FVG non abbiamo dato parere favorevole alla mozione perché non auspica il “cessate il fuoco” e dunque la cessazione delle inaudite sofferenze della popolazione di Gaza. Anche l’ONU aveva auspicato il cessate il fuoco. La mozione auspica genericamente una cultura di pace ma richiede solo tregue umanitarie. Non chiedere il cessate il fuoco significa legittimare implicitamente l’attuale sanguinosa azione di rappresaglia. Ciò è inaccettabile per noi.” Il Dem Martines dal canto suo motiva la sua astensione lamentando “l’assenza di riferimenti alla ritorsione dell’esercito israeliano, che ha provocato più di 10mila morti a Gaza”.
Nella mozione approvata, infatti, si esprime grave preoccupazione per l’evoluzione della situazione a Gaza “condannando Hamas per l’utilizzo dei civili come scudi umani” e “ferma condanna” per le atrocità commesse da Hamas, e “vicinanza alla popolazione” palestinese e a quella israeliana, Si esprime inoltre una posizione “favorevole a pause umanitarie al fine di permettere ai civili di abbandonare le aree di guerra”, e ci si propone di “difendere il diritto all’esistenza dello Stato di Israele che rappresenta un presidio di democrazia e libertà” auspicando nel contempo “la nascita di due Stati che possano convivere pacificamente”. Ci si dà infine l’obiettivo di “attuare a livello locale tutte le azioni possibili per la costruzione e il rafforzamento di una cultura di pace e convivenza tra i popoli”. La mozione congiunta era stata chiesta a più riprese da diversi esponenti dell’Opposizione, in particolare dai dem Russo e Cosolini, nel corso del dibattito mattutino. Appello raccolto dal governatore Massimiliano Fedriga che già in aula aveva suggerito un testo di sintesi, poi approfondito e discusso con tutti i gruppi politici. Prima di proporre la sua mediazione, il presidente aveva voluto comunque rimarcare le distanze con alcune posizioni dei consiglieri di minoranza. “Sentire parlare di Israele come di uno Stato barbaro è inaccettabile – aveva detto in aula alla fine del dibattito – perché ritengo quel Paese un presidio di libertà e di democrazia. Moretuzzo dal canto suo ha detto che Hamas non si può giustificare, però ha aggiunto anche una serie di ‘ma’ che riguardano Israele. E vi suggerisco di andare con le pinze quando citate i dati delle vittime civili perché sono numeri forniti da Hamas. Io credo che non si possa essere equidistanti tra Israele e Hamas, tra chi ha sgozzato dei bambini e un Paese che si difende”. Dando il via al dibattito, era stato il capogruppo del Pd Diego Moretti in qualità di primo firmatario a riassumere i termini della mozione condivisa da tutti gli esponenti della minoranza: ferma condanna “delle atrocità commesse da Hamas”, vicinanza in ogni sede “alla popolazione palestinese e a quella israeliana”, “grave preoccupazione per il drammatico evolversi della situazione a Gaza” dove l’intervento militare “sta imponendo alla popolazione civile perdite umane e condizioni di vita inaccettabili”, l’auspicio “di un immediato cessate il fuoco” e l’impegno della Giunta per “la costruzione e il rafforzamento di una cultura di pace e convivenza tra i popoli”. Per rafforzare questi concetti, Moretti aveva ricordato che “anche il ministro Tajani chiede una tregua umanitaria e ribadisce la linea dei due popoli-due Stati”. “Nessuno si permetta – aveva aggiunto il capogruppo dem – di dire che con la nostra mozione difendiamo chi ha iniziato la guerra attaccando in modo terroristico degli innocenti”. Per la Maggioranza era stato invece il primo firmatario Cabibbo a illustrare la mozione del Centrodestra “che sgombra il campo da un grande equivoco: condanna dei terroristi di Hamas e difesa di Israele senza se e senza ma. Stiamo dalla parte dell’Occidente, della libertà, del garantire la sicurezza di Israele. La rappresaglia dell’esercito israeliano è una legittima reazione a un attacco e mira a perseguire gli esecutori”.