Centrodestra: il Pnrr in Fvg è pietanza nostra. Bocciata la mozione delle opposizioni per un coinvolgimento nel Tavolo sui fondi
È stata bocciata la mozione, sottoscritta da tutti i capigruppo di minoranza, per richiedere un coinvolgimento del Consiglio regionale nella gestione delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e soprattutto una maggior trasparenza sui progetti presentati, sulle priorità che la Giunta riconosce loro, sulle risorse assegnate e sulla distribuzione sul territorio vista la sperequazione sotto gli occhi di tutti rispetto alle risorse certe di cui si ha avuto notizia sui mezzi di informazione. La maggioranza respinge così la richiesta «di avere chiarezza, di calendarizzare incontri periodici e di offrire una informativa trasparente anche ai cittadini rispetto a un treno che non possiamo permetterci di perdere – commenta il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo, che aveva presentato in aula la mozione –. Era l’occasione per passare dalla retorica del coinvolgimento del Consiglio alla prassi del coinvolgimento dei territori e la maggioranza ha fatto capire chiaramente che non è una sua priorità». Non ci sarà, dunque, nessuna risposta neppure sui molti punti interrogativi rispetto alla distribuzione dei fondi sui vari territori della regione. «È evidente la sperequazione tra le diverse aree e città della regione con progetti specifici importanti per alcune, mentre altre rimangono al palo. Avremmo voluto capire meglio anche la questione dell’assunzione di 1000 tecnici a supporto dei Comuni che la Giunta ha annunciato di voler assumere a tempo determinato per 3 anni: il budget annunciato è di meno di 3 milioni all’anno, che significa avere risorse per meno di 100 persone. I Comuni più piccoli e meno strutturati, già in grandissima difficoltà, rischiano di rimanere senza alcun progetto. A questo punto, una cosa è certa: quello che doveva essere un percorso partecipato e che avrebbe dovuto coinvolgere non solo il Consiglio regionale, ma l’intero territorio, sarà totalmente calato dall’alto».