La scrittrice turca Asli Erdogan a Trieste per ricevere il premio internazionale “Trieste Diritto di Dialogo”
Domani, 21 marzo, a Trieste, nell’ambito della Festa della Poesia e della Letteratura, la scrittrice turca Asli Erdogan riceverà il premio internazionale “Trieste Diritto di Dialogo”, riconoscimento assegnato a una personalità di alto profilo che abbia contribuito con la sua opera a sviluppare la cultura del dialogo. Asli Erdoğan è un esempio di donna libera e indipendente in un Paese dove la democrazia è stata soffocata. Questo è un premio “per la sua attività politica di opposizione al regime di Recep Tayyip Erdoğan, per il suo impegno sociale a favore dei ragazzi di strada e dei carcerati, per la sua curiosità intellettuale, che l’ha portata a impegnarsi in vari campi, e per la sua vasta produzione letteraria e il suo lavoro giornalistico, incentrati sui diritti delle
donne, sulla violenza di stato e sulla questione curda, il grande tabù della politica di Ankara”.
Asli Erdoğan, tra i più importanti autori della letteratura turca contemporanea, impegnata nella difesa dei diritti umani e della libertà di espressione, fino a subirne il carcere, è stata insignita dell’ “International Award Trieste-Diritto di Dialogo” (prima edizione), che le verrà consegnato a Trieste il 21 marzo alle 17 nell’auditorium del Museo Revoltella. L’appuntamento sotto il titolo “il Sogno della conoscenza e la lingua negata” è inserito nell’ambito della Festa della Letteratura e della Poesia (20-31 marzo, Trieste-Duino) e presenterà il libro “Neppure il silenzio è più tuo” (Garzanti, 2017) con letture e il contributo musicale dell’Amadeus Adriatic Orchestra, orchestra internazionale giovanile diretta dal maestro Stefano Sacher.
L’International Award “Trieste- Diritto di Dialogo” è stato istituito dalla Associazione Poesia e Solidarietà di Trieste a rappresentare il senso profondo della sua mission: affermare i valori del linguaggio, che è sempre ‘poetico’ nel suo più profondo esistere, e dichiarare il diritto di dialogo come diritto fondamentale umano. Il dialogo è prima della parola (come anche la neurolinguistica insegna), il dialogo osserva e forma i contesti del vissuto. Per questo il progetto per il diritto di dialogo non ha un contenuto ideologico ma profondamente umano e radicato nella cultura della complessità.
Neppure il silenzio è più tuo, il libro di Asli Erdoğan che verrà presentato in occasione della consegna del premio, è testimonianza di una ricerca infinita: “Se non riusciamo a lanciare e udire neppure un grido… Neppure questo silenzio è più nostro…”. “Il dialogo è prima della parola, come il silenzio, quando è incubatore di grido e di ascolto: è incontro, solidarietà, segno – dice Gabriella Valera, ideatrice del riconoscimento e della Festa della Letteratura e della Poesia -. Questo premio attribuito ad Asli Erdoğan è segno inciso di speranza e di futuro, come il bassorilievo del logo di Poesia e Solidarietà che le verrà donato. Un particolare ingrazia mento va al Comune e all’Università di Trieste, che hanno patrocinato il premio con immediata adesione, e al Centro Internazionale di Studi e Documentazione per la Cultura Giovanile” per la collaborazione.
Asli Erdoğan: Scrittrice, giornalista, attivista per i diritti umani, Asli Erdoğan (Istanbul, 1967) è tra i più importanti autori della letteratura turca contemporanea. Prima di dedicarsi interamente alla scrittura, si è laureata in ingegneria e in fisica a Istanbul, e ha lavorato per due anni al Cern di Ginevra. Ha pubblicato 9 libri tradotti in 20 lingue e ha vinto numerosi premi in Turchia e in Europa. Il 16 agosto 2016, dopo il fallito colpo di stato militare, è stata arrestata a Istanbul con l’accusa di “propaganda terroristica”, per avere collaborato con il quotidiano filocurdo Özgür Gündem, e avere rivendicato dalle sue colonne la libertà di opinione e di denuncia delle atrocità del governo. E stata scarcerata dopo 136 giorni di prigionia. Ora vive in esilio a Francoforte, e scrive: “Difendere la libertà e la pace non è un reato né un atto di eroismo, ma il nostro dovere. E oltre a difenderle, dobbiamo restituire a queste parole i significati e la sacralità che hanno perso”. Sono parole tratte da “Neppure il silenzio è più tuo” (Garzanti, 2017), che raccoglie alcuni articoli originariamente pubblicati su Özgür Gündem. Il libro parla dell’attualità e della repressione in Turchia attraverso il linguaggio della letteratura. Insieme a “Il mandarino meraviglioso” (Keller editore, 1996) è l’unico libro dell’autrice pubblicato in Italia.
Amadeus Adriatic Orchestra: è un’orchestra giovanile di 40 elementi nata all’interno dell’Associazione Mozart Italia-Trieste nel dicembre 2015. Ha al suo attivo una trentina di concerti effettuati in Italia, Slovenia e Austria. Il suo repertorio comprende musica del periodo classico-romantico, brani sinfonico-corali, musica del XX e XXI secolo. Si esibisce anche in formazioni cameristiche, di archi e fiati. L’AAO è diretta fin dal primo concerto dal compositore Stefano Sacher.