La solidarietà della Cgil al popolo ucraino e alla comunità ucraina in Fvg
«L’uso delle armi non può rappresentare una via di uscita. Convinta di questo, la Cgil ha chiesto al Governo italiano, all’Unione Europea e ai Paesi membri di impegnarsi in una politica di neutralità attiva che possa imporre il cessate il fuoco e riaprire la strada del dialogo, rilanciando le trattative sulla riduzione degli armamenti, ristabilendo un clima di distensione e cooperazione e difendendo il diritto alla pace e all’autodeterminazione dei popoli». È quanto si legge in un volantino pubblicato oggi sul sito della Cgil del Friuli Venezia Giulia. Nel testo, oltre ad annunciare la propria partecipazione alle manifestazioni per la pace già indette a livello nazionale e locale, la Cgil regionale esprime la sua solidarietà al popolo ucraino, ai lavoratori e alle lavoratrici ucraine che vivono e operano in Friuli Venezia Giulia: «Una comunità radicata e fortemente integrata – si legge nel volantino – con la nostra società e con tante famiglie. È in primis pensando a loro e ai loro cari che ci auguriamo si possa trovare in breve tempo una via d’uscita diversa dall’uso delle armi».