Le opposizioni in Regione preoccupate che sul Pnrr la giunta non si confronti in Consiglio e decida a colpi di maggioranza
Una mozione per richiedere il coinvolgimento del Consiglio regionale nella gestione delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e soprattutto una maggior trasparenza sui progetti presentati, sulle priorità che la Giunta riconosce loro, sulle risorse assegnate e sulla distribuzione sul territorio, “vista la sperequazione sotto gli occhi di tutti rispetto alle risorse certe di cui si ha avuto notizia in questi giorni”. L’hanno sottoscritta e presentata oggi tutti i capigruppo di minoranza nel corso di una conferenza stampa oggi a Trieste che temono e non a torto, che la maggioranza intenda l’arrivo delle risorse come cosa loro. Del resto quanto fino ad oggi emerso non lascia tranquilli neppure sul piano di un’equa distribuzione territoriale di progetti e risorse. “Con questa mozione chiediamo di avere chiarezza, di calendarizzare incontri periodici e di offrire una informativa trasparente anche ai cittadini rispetto a un treno che non possiamo permetterci di perdere – ha spiegato il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo -. È necessario passare ora dalla retorica del coinvolgimento del Consiglio alla prassi del coinvolgimento dei territori”. Per Moretuzzo ci sono molti punti interrogativi rispetto alla distribuzione dei fondi sui vari territori della regione. “Nell’attesa di capire i dettagli dei vari capitoli di assegnazione, pare però che ci sia una sperequazione tra le diverse aree e città della regione con progetti specifici importanti per alcune, mentre altre rimangono al palo. Ci chiediamo se si tratta di una scelta deliberata della Giunta regionale o di latitanza delle amministrazioni locali. Un’altra questione da capire è quella dell’assunzione di 1000 tecnici a supporto dei Comuni che la Giunta ha annunciato di voler assumere a tempo determinato per 3 anni: peccato che il budget annunciato sia di meno di 3 milioni all’anno, che significa avere risorse per meno di 100 persone. I Comuni più piccoli e meno strutturati, già in grandissima difficoltà, rischiano di rimanere senza alcun progetto”. “Il Friuli Venezia Giulia si trova ad affrontare un momento storico per le enormi risorse e strumenti a disposizione per progettare il proprio futuro. Sul piatto non ci sono solo le eccezionali risorse del Pnrr, ma anche le opportunità offerte dalla nuova programmazione europea, dalla definizione della Zona logistica semplifica e degli Aiuti di stato a finalità regionale, per non parlare dei 300 milioni in opere previste dalla scorsa legge di stabilità – ha detto il consigliere regionale del Pd, Sergio Bolzonello -. Siamo di fronte a un’opportunità che vale miliardi di euro per i prossimi anni e la consapevolezza che non c’è chiarezza sui criteri con cui queste risorse verranno allocate sui territori. Questa mozione a firma di tutte le forze di opposizione è un appello per ottenere una massima trasparenza su queste risorse proprio per garantire che esse non diventino azioni spot, ma opere strategiche per il futuro Fvg. Tutte le intenzioni del Tavolo della terza ripartenza promosso dal presidente Zanin si sono ora trasformate in una fumosa situazione dove non si ha chiarezza su chi guida i processi e le direzioni intraprese”. “Ho sostenuto con convinzione questa mozione, perché è fondamentale che il Consiglio regionale sia una sponda e un punto di riferimento per le amministrazioni comunali che nei prossimi mesi avranno una grandissima occasione di sviluppo. Proprio per questo il coinvolgimento dei consiglieri regionali, espressione del territorio, non può che portare un vantaggio che la Giunta spero abbia la capacità di cogliere. Siamo davanti ad un’opportunità storica, irripetibile, che non possiamo non sfruttare appieno per il bene di tutti i nostri territori. Per questo serve assoluta trasparenza e reale coinvolgimento”, ha affermato il capogruppo dei Cittadini, Tiziano Centis. “Siamo di fronte ad una massa di risorse straordinarie, che la stessa Giunta è impreparata a gestire, ma ci troviamo anche di fronte ad un deficit di idee e progettualità, perché non c’è stato né in Consiglio né in altri luoghi istituzionali quello spazio di riflessione per capire come rilanciare la nostra Regione – ha evidenziato il capogruppo di Open Sinistra Fvg, Furio Honsell -. È una grande opportunità: noi siamo sempre stati disponibili al ragionamento, ma ci troviamo di fronte ad un susseguirsi di annunci che lasciano il tempo che trovano. Il rischio è che questi soldi non si riescano a spendere, e certamente a spendere bene”. “Concordiamo sulla necessità di fare chiarezza sulle modalità di utilizzo delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Si tratta senza dubbio di un’opportunità importante per il Friuli-Venezia Giulia e i suoi enti locali. Ma se il punto di partenza è rappresentato, ad esempio, dalle risorse assegnate al progetto di cabinovia a Trieste, senza sapere né chi né quando ha avanzato tale richiesta, non iniziamo certo nel migliore dei modi”, ha concluso il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo. Ma anche alcuni commenti nelle ore successive alla conferenza stampa delle opposizioni insistono sui rischi che Fedriga e i suoi assessori intendono il confronto chiedendo una sorta di supina accettazione acritica basata sui rapporti di forza e non sul dialogo e la condivisione di informazioni a partire dalle enormi risorse e dagli strumenti sono a disposizione della Regione per progettare il proprio futuro, a cominciare da quanto messo a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per la maggioranza ha risposto alle critiche l’assessore alle Finanze, Barbara Zilli, secondo la quale l’occasione straordinaria del Pnrr non deve essere strumentalizzata politicamente. “Siamo sempre aperti al confronto, dice, perché crediamo nella collaborazione istituzionale”, purchè ….. aggiungeremmo noi che siamo maliziosi alla fine ci diate ragione.
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