Legacop Fvg stigmatizza le dichiarazioni del sindaco di Pordenone Ciriani contro la cooperazione sociale

Hanno destato particolare indignazione e imbarazzo nel mondo della cooperazione regionale aderente a Legacoop Fvg  le affermazioni del sindaco di Pordenone  Alessandro Ciriani nel corso dell’intervista del 18 luglio u.s,, sull’emittente televisiva di Canale 13. 1. A raccontarlo in una nota è  il  Presidentedi Legacoop Fvg Livio Nanin.  “Le parole del sindaco riguardano nello specifico il tema delle politiche di accoglienza e il ruolo della cooperazione sociale, e del mondo dell’associazionismo, in particolare a seguito del trasferimento di circa 2.000 persone verso altre regioni e della preventiva comunicazione del mondo cooperativo che ha fatto emergere la situazione emergenziale. Nel corso dell’intervista sono emerse affermazioni come “le cooperative sono insorte perché alla fine questa partenza crea un buco finanziario a queste coop che sono sorte esclusivamente per fare business …” e, da parte del sindaco, “deportazione di persone che garantivano lavoro, soldi e occupazione a questo sistema di cooperative, questi avevano creato una rete che viveva grazie all’immigrazione quindi si sentono franare il terreno sotto i piedi”.”
Il mondo della cooperazione sociale è presente in regione con oltre 12.000 addetti e, nello specifico nel territorio pordenonese da oltre 40 anni, con oltre 4.000 addetti, promuovendo, in sinergia con i servizi socio-sanitari, percorsi di inclusione sociale e lavorativa rivolta a persone svantaggiate oltre a servizi socio-educativi e sanitari. Le politiche dell’accoglienza passano inevitabilmente attraverso dei percorsi di inclusione sociale garantiti dai diversi enti del terzo settore che sono nati ben prima della ricomparsa del tema immigrazione sul territorio regionale.
“Destano particolare preoccupazione pertanto le parole del sindaco Ciriani, prosegue la nota,  tra l’altro notoriamente pure lui cooperatore sociale, che con queste affermazioni non riconosce né il ruolo cardine della cooperazione sociale del suo territorio né i principi basilari dell’inclusione sociale che da sempre contraddistinguono il tessuto comunitario del territorio pordenonese e regionale. Se è vero che il mondo della cooperazione sociale era sorto, primo in Friuli Venezia Giulia, negli anni ’70 con un forte patto sociale tra Pubblica Amministrazione e realtà cooperative territoriali, le recenti affermazioni del sindaco Ciriani minano alla base questo patto fiduciario, ingenerando anche diffidenze nei confronti di soggetti che sono attori fondamentali della coesione sociale del territorio”.
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