Legge di bilancio, emendamento di Articolo Uno: Incrementato il Fondo Vittime Amianto
Articolo Uno Fvg rende noto che è stato approvato, in sede di discussione della legge di bilancio, un emendamento, a prima firma di Federico Fornaro capogruppo alla Camera dei Deputati di Liberi e Eguali, un importante emendamento che riguarda il trattamento previdenziale degli esposti amianto e dei loro familiari. Il Fondo Vittime Amianto è stato così incrementato per 39 milioni di euro per il 2021 e in crescita per gli anni a venire fino a 51 milioni annui. A partire dal primo gennaio 2021 le rendite riconosciute alle vittime dell’amianto saranno aumentate del 15%, mentre ai malati di mesotelioma sarà riconosciuta una prestazione di importo fisso pari a 10.000 euro da corrispondere in un’unica soluzione su istanza dell’interessato o degli eredi in caso di decesso. L’istanza deve essere presentata a pena di decadenza entro tre anni dalla data dell’accertamento della malattia. Tali interventi riguarderanno non solo gli esposti che hanno avuto contatti con il materiale nocivo per la loro attività lavorativa ma anche coloro che hanno avuto contatti indiretti, come i familiari degli esposti. Si tratta di situazioni sempre più in aumento e che segnalano come, purtroppo, i nefasti effetti dell’esposizione all’amianto continuino a produrre lutti e sofferenze. L’emendamento risponde alla necessità di superare la fase iniziale del sistema prestazioni alle vittime dell’amianto e per mettere a regime e in sicurezza finanziaria il meccanismo nei prossimi anni. Si tratta, ora, di lavorare ulteriormente affinché il sistema sia pienamente strutturato e stabilizzato, ma con questo intervento si è fatto un passo avanti rilevantissimo. È il momento che anche altri soggetti competenti agiscano con maggiore impegno, a partire dalla Regione Friuli Venezia Giulia che, al di là delle tante chiacchiere, non ha ancora strutturato adeguatamente il Centro Regionale Unico Amianto di Monfalcone che continua a lavorare grazie all’impegno degli operatori e dei volontari senza un adeguato sostegno dalla Regione. La lotta su questa vicenda non può essere lasciata allo scorrere del tempo, si deve investire sulle cure e sull’assistenza agli esposti. Il governo, anche grazie a questo ultimo intervento, continua a fare la sua parte, anche gli altri soggetti, a partire delle Regioni, devono fare la loro.