Leghisti vs leghisti. Bocciata in commissione delibera di giunta sul regolamento affitti presentata dall’assessore Pizzimenti
Ancora una situazione tragicomica in Consiglio regionale e più precisamente in IV commissione dove è andato in scena l’ennesimo teatrino dell’assurdo che vede la Lega addirittura bocciare una delibera di giunta illustrata dall’assessore leghista alle infrastrutture e territorio Graziano Pizzimenti nonostante fra l’altro l’atto fosse necessario e non differibile dopo l’indicazione nell’ordinanza di un Tribunale. Ma perchè tale cortocircuito? Facile, i leghisti quando si parla di immigrati, come tori infuriati, vedono solo un drappo rosso o meglio nero o comunque di “manifattura” extracomunitaria e, caricano ciecamente, non importa chi ci sia nella traiettoria. Ad essere “metaforicamente” incornato è stato oggi il loro assessore Pizzimenti. La delibera in questione n. 523/2022 “Incentivi canoni di locazione a favore dei cittadini meno abbienti” è in applicazione dell’ordinanza del tribunale di Udine (Sezione Lavoro di data 02.03.2021 nella causa n. 674/2020 R.L.) con la quale, tra l’altro, è stato ordinato alla Regione di modificare il regolamento (approvato con DPReg. 66/2020) nella parte relativa alla presentazione della documentazione attestante di non possedere abitazioni nel Paese di origine e di provenienza da parte dei cittadini extra europei. Ma niente nonostante la decisione del Tribunale di Udine ricalcasse altri pronunciamenti simili e fosse supportata da una sentenza della Corte Costituzionale contraria a questa norma e a norme analoghe di altre regioni, la furia leghista vuole andare oltre la legge. Ovviamente dopo la bocciatura dalle opposizioni si chiedono le dimissioni dell’assessore oggi palesemente sfiduciato dai suoi. In realtà a doversi dimettere dovrebbe essere l’intera maggioranza che evidentemente ha uno strano concetto della democrazia e della giustizia. Questi comunque i commenti delle varie forze politiche:
I consiglieri del Pd, in una nota, paragonano il comportamento della Lega al Marchese del Grillo, accusando il partito di Maggioranza di aver ignorato i pronunciamenti dei giudici e affossato una delibera della Giunta. La tesi dei dem è che, dopo essere stata costretta dai tribunali a modificare un regolamento discriminatorio che attua un’assurda legge altrettanto discriminatoria, la Lega con la votazione odierna ha confermato che l’ideologia contro gli stranieri viene prima di tutto.
L’esito del voto in commissione ha determinato di fatto – si legge ancora nel comunicato – a meno di una sceneggiata fatta di proposito, la sfiducia della maggioranza nei confronti dell’assessore Pizzimenti, che a questo punto secondo i dem farebbe bene a dimettersi a tutela della sua dignità.
Dalla Giunta, ribadisce la nota dei consiglieri, abbiamo assistito oggi all’assoluto menefreghismo rispetto a un’ordinanza di un Giudice, dando un pessimo esempio di lealtà e correttezza istituzionale: le sentenze, piacciano o meno, si rispettano. Questo è il principio dello Stato di diritto. Così si danneggiano solo i cittadini più deboli. Il Pd è convinto che quanto accaduto oggi in commissione sia assurdo e fuori da ogni logica democratica. Fermo restando una domanda di fondo (la Giunta è certa che il parere della commissione fosse necessario per un adempimento richiesto dal giudice?), ci saremmo aspettati dal Centrodestra – continua la nota – non solo l’approvazione della modifica al regolamento, decisa dall’ordinanza del Tribunale di Udine, ma anche un impegno a modificare la legge, dando atto che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge. E invece i consiglieri dem sono convinti di essersi trovati di fronte a un atteggiamento arrogante da parte dei consiglieri della Lega. Persuasi che alla fine a pagare i risultati di questa politica saranno i cittadini più deboli che – conclude il comunicato del gruppo di Opposizione – già sono stati penalizzati e continueranno a esserlo.
Furio Honsell di Open Sinistra Fvg rincara la dose: Quanto successo oggi in IV commissione è gravissimo.” Certamente sono inquietanti le modalità inconsuete che vedono l’Assessore Pizzimenti illustrare una delibera approvata in Giunta e il gruppo di maggioranza Lega annunciare un voto contrario. Ma, più che il cortocircuito politico in cui è evidente che il voto da parte della Lega va, di fatto, in direzione totalmente contraria rispetto alle decisioni prese dalla Giunta regionale, ciò che è preoccupante è la decisione di questa maggioranza di non seguire la sentenza di un Giudice.” “Il Tribunale di Udine – continua Honsell – ha infatti ordinato, e sottolineo ordinato, alla Regione di modificare il Regolamento affitti perché i requisiti necessari in relazione agli extra-comunitari violano i principi fondamentali la Costituzione.” “Noi di Open Sinistra FVG ci eravamo già in più occasioni fortemente opposti alla Giunta Fedriga circa i contenuti del Regolamento. Ma, ciò che è davvero sconcertante – conclude Honsell – è il comportamento di una maggioranza che, per motivi puramente ideologici e propagandistici, decide deliberatamente di comportarsi contrariamente a quanto ordinato da un Tribunale consapevole che ciò danneggerà solamente le persone più bisognose che vivono nella nostra regione.”
Duro anche il Gruppo regionale del Movimento 5 Stelle che bolla come teatro dell’assurdo, sulla pelle delle fasce più deboli, la bocciatura per ragioni puramente ideologiche votata in IV Commissione consiliare dal Centrodestra della modifica regolamentare già approvata dalla Giunta, che cancellava l’obbligo per i soli cittadini non comunitari a presentare una documentazione che attesti la mancanza di proprietà di alloggi nei Paesi di origine per ottenere il contributo regionale per le locazioni. Gli esponenti pentastellati asseriscono di aver più volte presentato degli emendamenti per sanare una situazione palesemente discriminatoria, ma la Maggioranza si è sempre opposta a ogni modifica, nonostante le pronunce dei tribunali di Udine, Gorizia, Pordenone e Trieste e una sentenza della Corte costituzionale contrarie a questa norma o a norme analoghe di altre Regioni. La Giunta, di fatto costretta dall’ordinanza di un giudice, è intervenuta in tal senso ma in IV Commissione hanno capito che è stata sostanzialmente una messinscena, con il voto contrario delle forze politiche di Maggioranza che vanificano la modifica regolamentare. L’elusione dei provvedimenti decisi dal giudice nell’ambito delle controversie in materia di discriminazione, diversi dalla condanna al risarcimento del danno, è punita dal codice penale, ricorda la nota del M5S. Il teatrino inscenato dal Centrodestra vuole soltanto evitare queste conseguenze, scaricando sulla IV Commissione la responsabilità per la mancata modifica del regolamento. La Regione ha già affrontato spese legali evitabili, per svariate decine di migliaia di euro, come parte soccombente di numerosi procedimenti dinanzi a tutti i tribunali regionali, ma evidentemente vuole continuare su questa strada. Il Gruppo del M5S accusa dunque il Centrodestra di una ideologia che non ha mai raggiunto simili livelli, creando un corto circuito tra poteri; con buona pace delle Aziende Ater e dei Comuni, chiamati ad emanare i bandi per le politiche abitative nella totale incertezza, e in barba a diritti che dovrebbero essere universali ma che vengono calpestati per farne bandiera politica
Pesante anche il commento di Patto per l’autonomia che in in una nota, sostengono che quanto avvenuto è un elemento politico rilevante che non può essere trascurato e che vedrebbe l’assessore Pizzimenti delegittimato dalla sua stessa parte politica. La modifica al regolamento in questione è necessaria – ricordano ancora i consiglieri del Patto – poiché richiesta da una ordinanza del Tribunale di Udine. Nell’adempiere alle disposizioni, la Giunta si è riservata di valutarne la successiva impugnazione. I consiglieri fanno ancora notare che, mentre la Giunta attende che venga depositata la sentenza con le motivazioni per decidere se presentare o meno ricorso, la Lega in Aula ha annunciato, assieme alla maggioranza, il voto contrario a questa delibera approvata dalla Giunta.
Un fatto politico che secondo il Patto ha dell’incredibile: da una parte – sostengono i consiglieri – la Giunta dichiara di aver dato seguito a quanto sancito in sede giudiziale per non incorrere in conseguenze penali, dall’altra la maggioranza respinge quello stesso atto dichiarando di non volersi adeguare ad una ordinanza del Tribunale di Udine e per farlo respinge un atto della sua Giunta.
Accanto al dato politico – conclude la nota del gruppo, che siede tra i banchi dell’Opposizione -, va evidenziato anche un altro elemento: siamo sicuri che domani mattina gli enti locali che sono chiamati ad applicare questo regolamento non si troveranno in difficoltà, e con loro tutti i potenziali beneficiari?