Lettera aperta di Greta Thunberg e Vanessa Nakate ai media mondiali
Cari giornalisti di tutto il mondo,
Scioglimento dei ghiacciai, incendi, siccità, ondate di calore mortali, inondazioni, uragani, perdita di biodiversità. Questi sono tutti sintomi di un pianeta destabilizzato che stanno accadendo di continuo intorno a noi. Queste sono le cose di cui si parla. A volte. La crisi climatica, tuttavia, è molto più di questo. Se volete veramente coprire la crisi climatica, dovete anche parlare delle questioni fondamentali del tempo, del pensiero olistico e della giustizia. Cosa significa questo? Esaminiamo questi temi uno per volta. In primo luogo, la nozione di tempo. Se i vostri articoli non includono la nozione di un orologio che ticchetta, allora la crisi climatica è solo un argomento politico tra gli altri, qualcosa da cui si può uscire semplicemente comprando, costruendo o investendo. Se si omette l’aspetto del tempo, possiamo continuare più o meno come oggi e “risolvere i problemi” più tardi, nel 2030, 2050 o 2060. La migliore scienza disponibile mostra che con il nostro attuale tasso di emissioni, il nostro budget di carbonio per rimanere sotto 1,5°C si esaurirà prima della fine di questo decennio. Secondo, il pensiero olistico. Quando si considera il nostro budget di carbonio rimanente, dobbiamo contare tutti i numeri e includere tutte le nostre emissioni. Attualmente, state permettendo alle nazioni ad alto reddito e ai grandi inquinatori di passarla liscia e di nascondersi dietro a statistiche incomplete, a scappatoie e alla retorica che hanno combattuto così duramente per creare negli ultimi 30 anni. Terzo, e più importante di tutti, la giustizia. La crisi climatica non riguarda solo le condizioni metereologiche estreme. Riguarda le persone. Persone vere. E proprio le persone che hanno fatto di meno per crearla stanno soffrendo di più. Mentre il Sud globale è in prima linea nella crisi climatica, non compare quasi mai sulle prime pagine dei giornali del mondo. Mentre i media occidentali si concentrano sugli incendi in California o in Australia o sulle inondazioni in Europa, le catastrofi legate al clima stanno devastando le comunità del Sud del mondo, ma ricevono pochissima copertura. Per includere l’elemento della giustizia, non si può ignorare la responsabilità morale del Nord globale per muoversi molto più velocemente nella riduzione delle proprie emissioni. Entro la fine di quest’anno, il mondo avrà bruciato collettivamente l’89% del budget di carbonio che ci dà il 66% di possibilità di rimanere sotto 1,5°C. Ecco perché le emissioni storiche non solo contano, ma sono di fatto al centro del dibattito sulla giustizia climatica. Eppure vengono ancora quasi completamente ignorate dai media e dalle persone al potere. Per rimanere al di sotto degli obiettivi fissati nell’Accordo di Parigi, e quindi minimizzare il rischio di innescare reazioni a catena irreversibili al di fuori del controllo umano, abbiamo bisogno di riduzioni immediate, drastiche e annuali delle emissioni, come mai si era visto al mondo. E siccome non abbiamo le soluzioni tecnologiche che da sole ci permettano di arrivare a questi obiettivi nel prossimo futuro, sono necessari cambiamenti fondamentali nella nostra società. Questo è lo scomodo risultato del fallimento dei nostri leader nell’affrontare questa crisi. La vostra responsabilità per aiutare a correggere questo fallimento non può essere sopravvalutata. Siamo animali sociali e se i nostri leader e i nostri media non agiscono come se fossimo in una crisi, allora non capiremo che è questa la situazione. Uno degli elementi essenziali di una democrazia funzionante è una stampa libera che informa obiettivamente i cittadini sulle grandi sfide che la nostra società affronta. E i media devono considerare le persone al potere responsabili delle loro azioni o inazioni. Voi siete tra le nostre ultime speranze. Nessun altro ha la possibilità e l’opportunità di raggiungere così tante persone nel tempo estremamente breve che abbiamo. Non possiamo farlo senza di voi. La crisi climatica diventerà solo più urgente. Possiamo ancora evitare le conseguenze peggiori, possiamo ancora ribaltare la situazione, ma non se continuiamo come oggi. Voi avete le risorse e le possibilità per cambiare la storia da un giorno all’altro. Se sceglierete o meno di raccogliere questa sfida dipende da voi. In ogni caso, la storia vi giudicherà. Greta e Vanessa
Fonte Pressenza
traduzione dall’inglese Anna Polo