Ma non avevamo eletto un’amministrazione di centro sinistra? C’è continuità con la passata amministrazione di destra

Mi scuso in anticipo: questo comunicato sarà lunghissimo. Potremmo farlo uscire a puntate o avere qualche minuto in più di pazienza. Vi prego di optare per la pazienza.

Per molti mesi abbiamo atteso che il Consiglio e in particolare la Giunta del comune di Udine, dei quali abbiamo favorito (forse consentito) l’insediamento, facesse, come si dice, “qualcosa si sinistra”. Infatti ci era sembrato di intendere, nonostante alcune presenze imbarazzanti per questa definizione, che ad avversare il ritorno di Fontanini, e quindi della destra all’amministrazione della città, vi fosse sì un coacervo un po’ confuso di provenienza non sempre trasparente, ma pur sempre di centro-sinistra, e comunque non di destra.

Sbagliavamo?

A dire il vero qualcosa di sinistra è stato fatto di recente, e plauso sia alla registrazione dell’atto di riconoscimento di un neonato concepito grazie alla procreazione assistita da parte della compagna e della madre intenzionale. E plauso sia alla giovane assessora Facchini, sulla quale comunque già contavamo, che ha reso possibile questo. Una bella notizia. Fine dei plausi.

E poi registriamo tutta una serie di azioni in pacifica continuità con la giunta Fontanini. Per la verità ci sembra ben tiepidamente o per nulla avversate nemmeno dai “nostri” assessori (di Spazio Udine) che, peraltro, mai hanno pensato di confrontarsi con chi li ha sostenuti (c’è poco da fare, così è).

Pensiamo alla casa dello studente, all’esercito in strada, a Borgo Stazione (non ce la sentiamo di infiorettare il discorso con il toponimo Borgo Magnolie), all’esercito davanti alla Cavarzerani, al mantenimento dei taser per la polizia municipale, al denaro sperperato per pattinaggio, luci e lucette natalizie mentre almeno 300 persone dormivano in strada, ai costosi fuochi artificiali che così malamente rispondevano alle ragionevoli richieste di animalisti e buon senso, al rifiuto di esprimere solidarietà a Floramo e ai firmatari della petizione contro l’acciaieria che la Danieli minaccia di querelare, al mancato sostegno al popolo di Palestina (non ad Hamas), e naturalmente alla mancata coerenza con il mandato elettorale sul consumo di suolo, a proposito nuova sede della protezione civile. L’assessore Zini, alla domanda su come pensasse si compensare quel consumo di terreno agricolo sul quale appunto si vuole far sorgere la nuova sede risponde: trasformando altri terreni edificabili del comune di Udine in terreni agricoli.

Allora ci vien da dire: attenti Udinesi proprietari di preziosi terreni edificabili, che da un giorno all’altro questi possono essere declassati a terreni agricoli! Fa ridere solo drlo.

Ma ciò che è peggio è che o l’assessore prende tutti per ignoranti, o qualche informazione di base manca a lui: un terreno agricolo ha una sua storia che lo rende prezioso, prima che un terreno urbano acquisti lo stesso valore ambientale passano decenni, molti decenni. Quindi di cosa stiamo parlando? Ignoranza o malafede?

Quella sede, in quel sito, non s’ha da fare. Punto. Il consumo di suolo era assolutamente escluso prima del voto. Ma col voto e l’insediamento si sa, certe cose cambiano. Proprio questo misura la coerenza e l’affidabilità degli amministratori.

Ed ora siamo alla sicurezza partecipata. Insalvabile provvedimento. Irrita leggere che fra i pro di questo scellerato progetto ci sia la partecipazione attiva dei cittadini. I comportamenti virtuosi di cittadinanza attiva sono ben altri. Quelli che favoriscono le decisioni condivise per esempio, l’inclusione, l’apprendimento, lo scambio culturale, la cura del territorio… non abbiamo bisogno di sentinelle. E non abbiamo bisogno di ulteriori fratture nel tessuto sociale. Il controllo al posto della cura, è una scelta di destra, della peggiore destra.

E che dire della esternalizzazione dei servizi alla persona che il Comune intende effettuare per mere ragioni economiche? E il colpevole ritardo e la mancata disponibilità al confronto con i sindacati. Tutta roba di sinistra? Non direi.

Si tratta ancora di cura, signorə. Ma forse il concetto non è per nulla chiaro alla nostra Amministrazione. Che si tratti di cura verso l’ambiente, gli animali, le persone (in particolare se immigrate), i diritti dei lavoratori, sempre poco chiare sono le priorità.

Un ultimo plauso va solo ad Alleanza Verdi Sinistra Possibile e al capogruppo Andrea Di Lenardo, che si stanno opponendo a politiche securitarie, cementificazione e precarizzazione delle educatrici comunali.

Ricordatemi, la prossima volta che sarò tentata di voler scegliere il male minore, di far firmare con il sangue l’elenco delle priorità e l’assolutezza dei valori.

Anna Manfredi
Segretaria di Rifondazione Comunista Udine