Malati di tumore, Liguori: «indispensabile potenziare i percorsi di cura e assistenza» Ussai: “Rete oncologica, FVG in ritardo non solo sul piano formale”

«E’ indispensabile potenziare i collegamenti tra i professionisti e tra i setting assistenziali al fine di mettere a sistema e ottimizzare l’impegno e gli sforzi che ogni giorno fanno i malati di tumore insieme a medici, infermieri, psicologi e tutti gli operatori. Questo si può ottenere anche attraverso l’attivazione della Rete Oncologica Regionale (ROR), che collega i percorsi tra gli ospedali e tra ospedale e distretto per le cure domiciliari. Già nel 2021 sulla base delle criticità segnalate nel rapporto Agenas sulla ROR del Fvg avevamo chiesto alla Giunta di attivarsi affinché chi la gestisce, l’Azienda regionale di coordinamento per la salute (ARCS), formalizzasse un adeguato piano economico – finanziario che assicurasse l’operatività e l’efficienza di una Rete fondamentale per i professionisti e per i malati di tumore». Così la consigliera regionale dei Cittadini, Simona Liguori, a margine della seduta della Commissione III di oggi nel ricordare la mozione presentata a luglio 2021 con l’obiettivo di impegnare la Regione a investire sulla Rete oncologica regionale per permettere la sostenibilità delle strategie di continuità operative. «La legislatura sta per finire e siamo qui, purtroppo, a segnalare che la ROR non è ancora attiva» conclude Liguori.

Sul tema interviene anche il pentastellato Ussai:  “Le mancanze descritte nel rapporto dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) sullo stato di attuazione della Rete oncologica non sono soltanto una questione formale, come prova a far credere Riccardi, hanno pesanti ricadute a livello operativo”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, dopo la risposta dell’assessore alla Salute a una sua interrogazione in materia. “Nel documento di AGENAS, il Friuli Venezia Giulia appare in evidente ritardo nella realizzazione della Rete oncologica, risultando tra le regioni peggiori in Italia, assieme Molise e Basilicata – rimarca Ussai -. Le criticità segnalate nel rapporto riguardano, in particolare, la razionalizzazione delle risorse, la centralizzazione delle prestazioni di alta specializzazione, lo sviluppo di un database e di un piano economico finanziario per garantire equamente sul territorio gli standard dei piani diagnostico – terapeutici e il coordinamento dei professionisti all’interno della rete, nonché il contatto con il terzo settore e un call center unico rivolto alla popolazione”. “Rispetto alla sezione Covid, AGENAS sottolinea come non sia stato definito un piano per la gestione del paziente oncologici durante la fase epidemica e post epidemica; mancano indicazioni per le procedure per la programmazione degli accessi, oltre a filtri e setting per il trattamento – continua l’esponente M5S –. Sono inoltre assenti le indicazioni per la gestione di coloro che necessitano di cure palliative e di pazienti oncologici positivi al Covid”. “Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni di difficoltà nella presa in carico di pazienti oncologici in periodo Covid – aggiunge Ussai -.  Una situazione che si poteva anche comprendere durante la prima ondata, anche se la nostra regione è stata tra le meno colpite in quei mesi, non nelle ondate successive”. “Lo scorso dicembre, l’assessore Riccardi ha assicurato che in tempi brevi verrà formalizzata l’operatività della Rete oncologica regionale – conclude il consigliere pentastellato -. Ci auguriamo che si faccia presto e che il 2022 sia l’anno in cui si potrà finalmente colmare il pesante gap accumulato dalla nostra regione”.