Maltempo – Capozzella (M5s): “Regione latitante su interventi irrinunciabili per arginare fragilita’ idrogeologiche”
Alvei dei fiumi da ripulire, invasi da sghiaiare, bacini di espansione da realizzare. E basta una pioggia per molte ore o le bombe d’acqua sempre più frequenti per via dell’ innegabile cambiamento climatico, che il pordenonese e gran parte della regione si allaghi o veda franare la sua fragile pedemontana. E a nulla sono valsi i lunghi periodi di siccità per dare avvio ad una seria e programmatica azione di interventi strutturali da parte dell’assessore regionale Amirante per far fronte alla emergenza idrogeologica a cui stiamo assistendo in queste ore. Esempio ne sia il bacino di Barcis che attende lo sghiaiamento e che, per emergenza idrica, vede poi aprirsi le bocche di scolo che, inviando acqua a valle, crea problemi di esondanzione dei fiumi. Per non parlare dei lavori mai fatti sul Tagliamento e sull’Isonzo e la scarsa manutenzione dell’alveo della Livenza addirittura sbarrata nel centro cittadino di Sacile da tre centraline.
Lo denuncia il coordinatore provinciale del Movimento 5Stelle Mauro Capozzella alla luce della emergenza idrogeologica che si è verificata da due girni ad oggi, sia in montagna che in pianura.
Sopralluoghi con le divise della Protezione Civile all’indomani dei danni causati da mareggiate, frane ed allagamenti fanno parte di una coreografia a cui siamo abituati e non solo in Friuli Venezia Giulia, mentre il vero problema restano i ritardi per gli interventi di opere sempre più necessarie ad assicuarare la tenuta del territorio, che in queste ore fa l’ennesima conta dei danni che coinvolgono cittadini e categorie economiche.