Manifestazione nazionale Cgil Cisl Uil “salute e sicurezza sul lavoro”, adesioni territoriali

Cgil Cisl Uil di Pordenone aderiranno alla manifestazione unitaria sul tema Sicurezza sul Lavoro prevista per il prossimo 22 ottobre a Roma. Sono in programma dal 17 al 21 ottobre, assemblee nei luoghi di lavoro, attivi dei delegati, iniziative unitarie per promuovere la cultura della sicurezza e riproporre iniziative in grado di sensibilizzare istituzioni, associazioni datoriali e lavoratori ad innalzare il livello di guardia. Il bollettino relativo le morti sul lavoro è un documento in continuo aggiornamento, che non trova mai una fine, mediamente si registrano 3 decessi al giorno. Fare un punto è difficile, ad oggi sono oltre 670 le vittime, una vergognosa, incivile barbarie che si reitera di giorno in giorno. Un bollettino di guerra inaccettabile. Oltre 480.000 infortuni da inizio anno, malattie professionali in crescita e danni irreversibili alla salute che si ripercuotono sulla qualità di vita delle persone e sulla collettività. E’ ora di dire BASTA!!! Ma sopratutto di azioni concrete. È necessario intervenire subito, in una società civile tali accadimenti non dovrebbero nemmeno esistere, di tali eventi luttuosi spesse volte vengono accertate precise responsabilità, ed in questo caso vanno definiti omicidi, non morti bianche. Si muore perché si lesina sulle risorse, si muore perché non si investe in informazione e formazione, ed anche in questo caso spesse volte la causa è il profitto. CGIL CISL e UIL di Pordenone sono impegnate; nelle attività quotidiane svolte nei luoghi di lavoro, nella formazione attiva dei propri delegati, nella promozione della cultura sulla sicurezza, nella programmazione di strumenti condivisi nel confronto con istituzioni e parti datoriali. Di questo ci sono anche esempi positivi. Da aprile 2020, assieme a Confindustria Alto Adriatico, sono state attribuite all’OPP (Organismo Paritetico Provinciale) specifiche competenze che, a partire dalla gestione dei protocolli per la sicurezza nella pandemia, ha scommesso ed investito sugli RLS e RLST, con la supervisione del Dipartimento di Prevenzione della Azienda Sanitaria, per dare supporto a lavoratori ed aziende; attraverso azioni volte al miglioramento continuo della salute e sicurezza. Abbiamo inoltre chiesto alle altre associazioni datoriali anche su iniziativa del Prefetto, di estendere queste modalità negli altri settori del mondo del lavoro in particolare dove maggiore è il rischio. Attendiamo da tempo che la Regione Friuli V.G. si accorga di queste pratiche e intervenga per supportare la creazione stabile di questa nuova rete di prevenzione e sicurezza sul lavoro. Prima di tutto per connettere e potenziare l’ azione istituzionale degli Enti, e degli Istituti preposti, ad oggi insufficiente. CGIL CISL e UIL guardano pertanto con favore al recente DM 171/2022 pubblicato proprio ieri in Gazzetta Ufficiale, che ratifica il lavoro svolto da questi Organismi Paritetici, colmando una carenza normativa da sempre evidenziata, riconoscendo finalmente la titolarità alle associazioni dei lavoratori maggiormente rappresentative quali promotori della salute e sicurezza; ciò dovrebbe quantomeno ridurre il proliferare di pseudo organismi che sino ad oggi hanno operato (in tutto il territorio nazionale) con rappresentanza inesistente e fini probabilmente diversi da un efficace impegno nella prevenzione della salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro. Per far questo servono a poco, eventi puramente celebrativi, come quelli della 72esima giornata nazionale per le vittime sul lavoro svoltasi a Fiume Veneto (PN) lo scorso 9 ottobre; dove era evidente non solo la marginalità riservata ai Sindacati e alle parti sociali rappresentative del lavoro, ma sopratutto l’ assenza di una proposta rivolta ai soggetti che la devono portare avanti, che si misuri con la necessità di affermare queste pratiche. Abbiamo bisogno invece della creazione ed il potenziamento di questa rete di presidi e formazione capillare, che agisca nel quotidiano e intervenga nelle condizioni reali degli ambiti lavorativi per definire lì, la valutazione dei rischi e le pratiche per prevenirli. Senza queste condizioni, non si avrà certo alcun miglioramento della situazione. CGIL CISL e UIL, intendono pertanto continuare su questa strada, nel loro impegno quotidiano con i propri delegati, RLS e RLST, a diffondere la cultura della prevenzione attraverso la messa a disposizioni delle loro strutture, insieme alla necessaria azione congiunta con gli enti preposti e quelli che dobbiamo istituire con le controparti, anche attraverso la bilateralità. Meno celebrazioni e generici appelli dunque, ma più risorse, uomini e presidi; dove questi sono assenti, maggiori controlli e sanzioni. Per questo CGIL CISL e UIL, confermano il loro impegno e ritengono sia dovere di tutti, a partire da chi ha più responsabilità e poteri, imporre una nuova civiltà della sicurezza in tutti i settori del mondo del lavoro, affinchè ZERO MORTI SUL LAVORO non rimanga solo uno slogan.