Mar Nero, Jet russo abbatte drone Usa a “spallate”. Provocazione con spericolata azione volontaria
Un jet da combattimento russo ha abbattuto un drone dell’aeronautica americana sul Mar Nero. Non del tutto chiara la dinamica. Il velivolo senza pilota e due jet SU-27 stavano sorvolando acque internazionali quando uno dei velivoli russi si è portato davanti al velivolo americano e ha scaricato carburante investendolo. Poi uno dei jet ha danneggiato l’elica del Reaper, che è posizionata in coda, colpendolo con un’ala. Azione pericolosa e spericolata. Comunque efficace perchè il danno ha costretto gli Stati Uniti a far precipitare il Reaper nelle acque internazionali nel Mar Nero. “I Su-27 hanno scaricato carburante e volato davanti all’MQ-9 in modo spericolato, ambientalmente non corretto. Questo incidente dimostra una mancanza di competenza oltre a essere pericoloso e poco professionale”, ha affermato il generale dell’aeronautica statunitense James B.Hecker, comandante delle forze aeree Usa in Europa e in Africa derubricando comunque l’azione da volontaria e colposa. Gli Stati Uniti – spiega la CNN – hanno utilizzato i droni Reaper sul Mar Nero sin da prima dell’inizio della guerra, utilizzando i droni spia per monitorare l’area. I droni Reaper possono volare fino a 50.000 piedi, secondo l’Air Force, e hanno sensori e capacità per raccogliere informazioni ed eseguire ricognizioni per lunghi periodi di tempo, rendendola una piattaforma ideale per tracciare i movimenti sul campo di battaglia e nel Mar Nero, conclude ancora il network statunitense.