Marco Putto: agire a sostegno della maternità e del parto in anonimato
Il Consigliere regionale di Patto-Civica Marco Putto ha presentato un’interrogazione a risposta scritta per chiedere che la Regione si adoperi affinché si faccia una campagna informativa sulla possibilità del “parto in anonimato” nelle situazioni di grave disagio e sulla diffusione di “Culle per la Vita” in Friuli-Venezia Giulia.
In media, a livello nazionale vengono abbandonati circa 3000 neonati e solo il 15% avviene negli ospedali: per questo, dagli anni ’90 in Italia è nato il progetto “Culle per la Vita”, volto a creare strutture termiche per permettere alle madri in difficoltà di lasciare i bambini in un luogo protetto, riscaldato e presidiato dal servizio di controllo medico, consentendo un pronto intervento per la salvaguardia del bambino ed evitando gesti disperati che avvengono in luoghi abbandonati, per strada o, peggio, nei cassonetti dei rifiuti.
Esistono circa 60 “Culle per la Vita” in Italia, dislocate in varie Regioni ad eccezione di Sardegna, Trentino-Alto Adige, Molise, Calabria e, appunto, Friuli-Venezia Giulia. «Ritengo opportuno – sottolinea Putto – nel contesto delle azioni a sostegno della maternità e delle donne in gravidanza che si trovino in situazione di difficoltà per motivi economici, psicologici o sociali, mettere in campo anche misure finalizzate ad evitare l’abbandono, scongiurando modalità che possano portare alla morte dei neonati».
L’interrogazione del consigliere alla Giunta, chiede se l’esecutivo ponga in essere una campagna informativa in merito al parto in anonimato, previsto dalla legge per tutelare le madri, e provveda alla diffusione delle “Culle per la Vita” in collaborazione con le Aziende Sanitarie territoriali, individuando i luoghi idonei.