Migranti: Roberti-Molteni, massima attenzione a confine italo-sloveno… sognando un muro?
La collaborazione avviata tra Governo nazionale e Regione Friuli Venezia Giulia in relazione alle attività di contrasto all’immigrazione clandestina ha prodotto già buoni risultati; alla luce di una prevista ripresa di flussi dalla rotta balcanica, le misure saranno tuttavia rafforzate per controllare e bloccare gli ingressi irregolari sui confini italo-sloveni dell’estremo Nordest. Insomma quello dei migranti è il tema principale dell’agenda perchè “argomento vincente” non si cambia. Ci manca poco che oltre al “blocco navale” o alla chiusura dei porti si pensi, scimmiottando Donald Trump o l’ungherese Orban, alla costruzione di un nuovo muro magari d’acciaio dando così soddisfazione alle richieste imprenditoriali. Comunque per ora il duo Roberti-Molteni hanno ribadito la ferrea volontà di difendere i confini così oggi il sottosegretario agli Interni, Nicola Molteni, e l’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, al termine di un attento sopralluogo, effettuato insieme al commissario di Governo Valerio Valenti e al questore Giuseppe Petronzi, ai valichi sensibili nell’area triestina hanno immaginato una sorta di zip doganale che ricorda quella che proprio su quei valichi imponeva la Jugoslavia. A essere monitorati sono stati in particolare Dolina e Draga Sant’Elia, individuati come punti primari di accesso pedonale, e il confine principale di Pese da dove, è stato detto, proviene la maggior parte del traffico veicolare di esseri umani, trasportati dai passeur all’interno di furgoni e scaricati sul Carso o, in alcuni casi, perfino nel centro città. Speriamo, vistto che non è virgolettato, che il termine “scaricati” che si usa per le merci e non per gli esseri umani sia stato uno scivolone dell’estensore della nota della agenzia di stampa regionale e non rispecchi le parole espresse anche se probabilmente ne ha centrato il pensiero.
“La visita a Trieste – ha commentato Molteni – è stata molto importante per verificare direttamente i luoghi di passaggio dell’immigrazione proveniente da Slovenia, Croazia e Bosnia: aree che – ha sottolineato – vanno protette e difese adeguatamente attraverso il potenziamento del personale effettivo e la forte sinergia con la Regione guidata dal governatore Fedriga.”
“Dall’attuale Governo, e in particolare dal ministro Salvini, abbiamo ottenuto – evidenzia Roberti – risposte immediate e concrete dal primo giorno, grazie alle quali abbiamo potuto ridurre sensibilmente gli ingressi e la presenza di clandestini che, allo stato attuale, sono poco più di 4mila rispetto ai 5mila di un anno fa.”
“Da Molteni – ha aggiunto Roberti – abbiamo ricevuto la conferma che l’attenzione a questi confini è massima: se le azioni nel Mediterraneo sono ben evidenti, su questo fronte vanno invece ancora concentrati notevoli sforzi.”
“Al momento – ha infine affermato Molteni – ci siamo trovati di fronte a un’Europa poco propensa alla solidarietà sul tema migranti. Siamo così stati costretti a predisporre un decreto per ridisciplinare, in particolare, il diritto d’asilo che era fuori controllo, ma ora guardiamo con estrema fiducia al futuro riassetto dell’Unione europea al fine di riallineare progettualità e operatività.”