Mini hub vaccinali dei medici di medicina generale, Liguori (Cittadini): “contributo fondamentale per vincere le resistenze alla vaccinazione e sconfiggere il virus”
La Consigliera regionale dei Cittadini Simona Liguori “sposa” a pieno la linea del Commissario Figliuolo che ha dato disposizioni ai Presidenti di Regione affinché coinvolgano gradualmente i medici di famiglia nelle somministrazioni dei vaccini, in particolar modo verso quelle categorie per le quali le percentuali di adesione sono ancora troppo basse. “Il dottore di famiglia – spiega Liguori – può svolgere un ruolo fondamentale nella battaglia contro il virus, accompagnando l’utente nel percorso vaccinale, riuscendo a vincere eventuali resistenze che ancora permangono in alcune categorie, come sottolinea lo stesso Presidente Fedriga, citando in particolare la fascia 50-59 al momento ferma al 63% di adesione”.
In Friuli Venezia Giulia, però, fino al 2 giugno non c’è la possibilità di fare ulteriori somministrazioni oltre alle 90 mila già programmate, in considerazione della scarsità delle dosi disponibili.
“Va fatto un plauso – prosegue Liguori – ai medici di famiglia della Regione, in particolare nel solo distretto di Udine più di un mini hub era già pronto a partire nella mattina di ieri (27 maggio) e ciò rappresenta una risposta straordinaria dei nostri professionisti che hanno aderito immediatamente alle recentissime richieste del Commissario Figluolo. Adesso mi auguro che lo stop fino al 2 giugno sia sufficiente per poi ripartire a pieno regime dando massima operatività anche al ruolo dei medici di medicina generale che potranno quindi prendere per mano i pazienti grazie al rapporto personale e di fiducia che gli è proprio”.
Un’iniziativa, quella messa in campo su proposta del Commissario Straordinario, agevolata anche dal processo di aggregazione dei medici la cui necessità è stata fin dall’inizio della legislatura sostenuta adalla Consigliera dei Cittadini: “Va sottolineato – conclude Liguori – che questa iniziativa ci mostra come le aggregazioni di medici di medicina generale abbiano un ruolo importantissimo anche in risposta alle esigenze straordinarie che si possono venire a creare come nel caso di questa campagna vaccinale”.