Miopia politica: a Udine minoranza non fa passare in consiglio comunale inserimento del Garante dei detenuti in Statuto
Lunedì scorso 25 marzo il Consiglio comunale di Udine ha votato l’integrazione dello Statuto tramite inserimento art. 12 bis avente a oggetto il Garante dei diritti delle persone detenute o sottoposte a misure restrittive della libertà personale. Questo allo scopo di garantire la stabilità e il giusto riconoscimento a una figura così importante e impegnata nello spirito dell’art. 27 della Costituzione, che prevede che le pene non possano consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del detenuto. La proposta di integrazione è stata bocciata per il mancato voto favorevole della minoranza (con la sola eccezione del consigliere Salmé), che ha quindi fatto mancare la maggioranza qualificata. La proposta verrà quindi votata nuovamente al prossimo Consiglio comunale, dove sarà sufficiente la maggioranza semplice.
Nei nostri interventi, comunque, abbiamo ricordato la staffetta del digiuno per la dignità iniziata il 24 febbraio e che si concluderà il 25 aprile, il giorno prima della fine del mandato del Garante Franco Corleone, digiuno al quale hanno partecipato i consiglieri comunali Andrea Di Lenardo, Alessandro Vigna, Anna Paola Peratoner e Antonella Eloisa Gatta , oltre ai consiglieri regionali Massolino, Moretuzzo, Honsell e Capozzi.unitamente a insegnanti e dirigente del CPIA, allo psichiatra del carcere Calogero Anzallo, ad avvocati ed esponenti dell’associazionismo e della società civile, per un totale di 60 persone.
Abbiamo altresì ricordato i problemi del carcere di Udine, in cui vi sono state recentemente tre aggressioni, oltre a un suicidio alcuni mesi fa, e dove attualmente si trovano detenute 142 persone, a fronte di una capienza di soli 86 posti. Oltre al grave sovraffollamento, vi è necessità di almeno uno o due psicologi a tempo pieno.
Abbiamo ringraziato Franco Corleone, Marzinotto e il compianto Maurizio Battistutta per il suo impegno in questi anni e per i numerosi risultati ottenuti, tra i quali si ricordano gli ultimi, in ordine di tempo: l’assistenza sanitaria interna fino a mezzanotte e l’inaugurazione del reparto di semilibertà.
Spiace davvero spiegano in una nota Iacopo Cainero (Capogruppo Partito Democratico), Andrea Di Lenardo (Capogruppo Alleanza Verdi Sinistra Possibile) e Alessandro Vigna (Consigliere comunale Lista De Toni), che rispetto a un tema così importante, semplicemente di umanità, sia mancata la condivisione auspicata.