Monfalcone, il giudice dà ragione a 50 cittadini stranieri la graduatoria Ater era discriminatoria fare
Ater di Gorizia e Comune di Monfalcone hanno tenuto una condotta di «carattere discriminatorio» e sulla base di questo principio il giudice della sezione civile del Tribunale di Gorizia Laura Di Lauro ha ordinato l’inserimento nella graduatoria di 15 cittadini stranieri di nazionalità asiatica e 35 residenti bengalesi che, in entrambi i casi per la mancata presentazione di documenti in grado di attestare l’assenza di proprietà immobiliari all’estero, si erano visti negare l’accesso rispettivamente alla classifica per l’assegnazione di un alloggio di edilizia popolare e del bonus tagliaffitti.
Tutto da rifare quindi i cittadini stranieri andranno riammessi nella medesima posizione in cui sarebbero stati inseriti se avessero presentato i documenti richiesti dai rispettivi bandi che come è noto ed oggi è sancito dalla giustizia era un modo burocratico per escluderli dato che si sapeva già che i paesi di provenienza non erano in grado di emettere la documentazione richiesta. Sullo sfondo la volontà della sindaca Cisint che da sempre studia ogni modo per aggirare le norme e sfavorire gli stranieri. Laconico il commento di Cristiana Morsolin de La Sinistra per Monfalcone: “Attuare norme discriminatorie non solo è incostituzionale ma costerà un bel po’ alla comunità. Alla faccia dell’efficienza e competenza economica tanto decantata dai leghisti la sentenza della giudice Di Lauro dimostra ancora una volta che la discriminazione non è solo un fatto ideologico. Avevamo già sottolineato che con il regolamento introdotto con il bando taglia affitti Monfalcone ha perso 700.000 euro di finanziamenti dalla regione, soldi che andavano nelle tasche dei cittadini Monfalconesi, in particolare quelli che affittano. 700.000 euro volati via sacrificati all’ideologia leghista, a questi oggi si aggiungono le spese legali e i numerosi disagi per rivedere tutte le graduatorie. Un bel caos di cui la lega deve assumersi in toto la responsabilità. Inoltre adesso la Sindaca dice che dovrà stanziare fondi extra che saranno tolti ad altri servizi, i nostri complimenti per questo bel pasticcio, annunciato tra l’altro. E ancora vogliono fare ricorso in appello? Tanto pagano i cittadini. Siamo stanchi di vedere i costi della propaganda scaricati sui cittadini, vogliamo amministratori che facciano il bene della comunità, che conoscano e difendano la Costituzione, che uniscano la comunità anziché dividerla. Sembra un sogno, ma è un impegno”.