Moretuzzo: «L’attuale programmazione radiotelevisiva in lingua friulana della Rai non è sufficiente. Si adegui il servizio con la prossima Convenzione»
Dopo il convegno sulla Rai regionale oggi a Nova Gorica queste le dichiarazioni del capogruppo del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg Massimo Morettuzzo: «L’attuale programmazione radiotelevisiva in lingua friulana della Rai non è sufficiente per assicurare i diritti linguistici e culturali della minoranza friulana. Da anni, fuori e dentro il Consiglio regionale, il Patto per l’Autonomia insiste su questo punto evidenziando il fondamentale ruolo della Regione in qualità di garante di quei diritti». Così Massimo Moretuzzo, segretario del Patto per l’Autonomia e capogruppo in Consiglio regionale, a margine del convegno “La Rai del Friuli-Venezia Giulia, un nuovo progetto nell’Europa senza confini per un servizio pubblico radiotelevisivo transfrontaliero a tutela delle minoranze linguistiche”, organizzato dalle segreterie regionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e ASSOSTAMPA del Friuli-Venezia Giulia, che si è tenuto oggi a Nova Gorica.
«Più volte abbiamo sollecitato notiziari informativi radiofonici e televisivi in lingua friulana e l’ampliamento dei programmi in lingua friulana a beneficio dell’intero territorio friulanofono, almeno nella misura prevista per la lingua ladina, sanando l’evidente disparità di trattamento tra minoranze linguistiche – sottolinea Moretuzzo, ricordando anche la recente petizione popolare a sostegno delle medesime richieste e sottoscritta da quasi 2 mila persone –. Per far questo, va creata una struttura autonoma dedicata alla radio e alla televisione in lingua friulana a Udine (sede che negli ultimi anni è stata depauperata), con l’assegnazione di una redazione deputata alla ideazione e produzione di notiziari e trasmissioni informative e programmi di approfondimento, e assunto, dunque, personale competente e formato per la struttura in lingua friulana a garanzia della qualità del servizio offerto: figure specializzate e professionisti che già operano in Rai».
Richieste riprese oggi, a Nova Gorica, anche dai rappresentanti dei sindacati dei lavoratori dell’informazione e della comunicazione della regione che hanno evidenziato la necessità di aggiungere “alla già esistente programmazione Rai in friulano, curata dalla Struttura dei programmi italiani, una produzione giornalistica, radiofonica in una prima fase, ma immaginando l’approdo ad un telegiornale, da veicolare all’utenza sulla terza rete bis Rai per il Friuli-Venezia Giulia” e “che il modello attuato dalla Convenzione tra il Dipartimento per l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Rai, per la lingua ladina nella Provincia di Bolzano, potrebbe tutelare in modo adeguato anche la comunità di lingua friulana nella nostra regione”.
Di conseguenza, «come hanno detto i rappresentanti sindacali, vanno aumentate le ore di produzioni radiofoniche e televisive. L’attuale Convenzione per il friulano prevede annualmente 150 ore di trasmissioni radiofoniche e 40 ore di trasmissioni televisive; la Convenzione per il ladino prevede annualmente 352 ore di trasmissioni radiofoniche e 100 ore di trasmissioni televisive. Sarà, dunque, necessario rinegoziare la prossima Convenzione per la lingua friulana adeguando il servizio. In questo senso, la Regione faccia la sua parte pretendendo la giusta attenzione nei confronti del friulano», conclude Moretuzzo.