Moretuzzo sulla sanità: «L’assessore Riccardi riconosce che il sistema sanitario è da rifondare, ora sia conseguente»
«Prendiamo atto che l’assessore alla sanità ritiene che il sistema sanitario regionale è totalmente da rifondare». Queste le parole di Massimo Moretuzzo, presidente del Gruppo consiliare regionale Patto per l’Autonomia – Civica Fvg e segretario del Patto per l’Autonomia, a commento delle criticità della sanità regionale analizzate dall’assessore regionale alla sanità Riccardi e riportate sulla stampa odierna.
«Seppure – prosegue Moretuzzo – ci sembri piuttosto curioso che questa valutazione sullo stato di salute del sistema sanitario regionale avvenga dopo un lungo periodo in cui sono state difese tutte le principali scelte strategiche operate nella passata legislatura dall’amministrazione Fedriga, crediamo che questa nuova consapevolezza dell’assessore, seppur tardiva, sia una buona notizia e condividiamo, pertanto, questa analisi».
«Ora – evidenzia il consigliere regionale – vanno tratte, evidentemente, delle conseguenze: innanzitutto rifondare il sistema significa cambiare i vertici del servizio sanitario regionale, nominando ai posti di responsabilità le migliori professionalità disponibili, riconoscendo che le nomine effettuate all’inizio della passata legislatura probabilmente non sono state le migliori possibili. Ma significa anche riconoscere che uno dei temi principali, ovvero quello delle liste di attesa, emblema della grande difficoltà in cui versa il servizio pubblico, è una criticità che non può essere affrontata esclusivamente con il ricorso al privato accreditato, rischiando di buttare centinaia di milioni di euro senza risolvere seriamente le criticità».
«È innegabile poi che sia necessario lavorare sull’appropriatezza della domanda e sull’adeguatezza della risposta, intervenendo sull’assetto complessivo e sulle scelte operative più importanti delle singole aziende. È altrettanto evidente che, rispetto alla medicina territoriale e ai servizi di prossimità, bisogna passare dalla retorica a una pratica che metta effettivamente in atto quanto ormai unanimemente viene riconosciuto come necessario e cioè una reale valorizzazione delle strutture territoriali. Se l’assessore e il presidente Fedriga – conclude Moretuzzo – ritengono davvero che serva uno sforzo collettivo per andare in questa direzione, da parte nostra responsabilmente ci sarà – come c’è sempre stata – la disponibilità a fare un ragionamento che superi le divisioni di parte per cercare, con uno sforzo comune, di riprendere un sistema che sta rischiando seriamente di collassare».