Morire di protocolli atto terzo. Tragedia nel Natisone: nuove nubi si addensano sulla centrale di Palmanova per la gestione dei soccorsi

Diciamo in via preliminare che non si tratta di cercare colpevoli, ma di prendere finalmente coscienza del fatto che il modello organizzativo delle Centrali operative di Palmanova va rivisto senza ulteriori indugi. Conclude così il suo nuovo intervento il Presidente dell’Associazione Costituzione 32 Walter Zalukar che spiega: “Mentre si attende la risposta della politica sulle criticità procedurali segnalate dal consigliere Honsell, stanno ora emergendo nuovi e inquietanti interrogativi sull’operato della Centrale di Palmanova in merito alla prontezza di attivazione dell’elisoccorso; in particolare ci sarebbero 15 minuti di troppo tra l’allarme e il decollo dell’eliambulanza.
A far sorgere questi nuovi dubbi sono le dichiarazioni dell’assessore alla Salute e alla Protezione Civile Riccardi, quando afferma che dopo la prima chiamata al NUE 112 delle 13.29, girata per competenza ai Vigili del fuoco, una successiva chiamata che rispondeva a caratteristiche di soccorso sanitario aveva indotto l’attivazione dell’elisoccorso regionale. Questa chiamata è arrivata alle 13.47 al NUE 112 e passata alla SORES – la Sala operativa dell’emergenza sanitaria – che ha quindi attivato l’elicottero il cui decollo è registrato alle 14.08; per cui passano 20 minuti tra l’allarme alla SORES e il decollo dell’elicottero. Di norma l’eliambulanza ci mette 4-5 minuti per decollare; quindi risulterebbe un buco di 15 minuti tra le 13.47, l’ora della chiamata con caratteristiche sanitarie, e le 14.08, ora del decollo dell’elicottero. Quali sono i motivi che hanno ritardato di 15 minuti la partenza per una missione d’emergenza (come era questa)? Non possiamo sapere quanto ciò abbia influito sull’esito del soccorso, c’è un’inchiesta della magistratura che si occupa di questo e farà piena luce. Ma si deve osservare che anche questa volta tornano al centro dell’attenzione le Centrali NUE 112 e SORES di Palmanova. Recentemente è stato presentato in Consiglio regionale il Libro Bianco su disservizi del sistema di emergenza registrati nella nostra regione, un elenco impressionante di errori e ritardi di soccorso, e non pochi con esito fatale”. Da parte noi come cronisti che da anni seguono e denunciano i malfunzionamenti della sanità regionale non possiamo non rilevare come sarebbe tempo che il presidente della giunta regionale Massimiliano Fedriga prendesse atto del fallimento della gestione in generale di sanità e “soccorso” by Riccardo Riccardi. Basta scorrere le cronache di ogni media del Fvg per verificare come in ogni vicenda di malfunzionamento nelle strutture sanitarie denunciate, il filo delle responsabilità porti al suo assessore, tanto che verrebbe da chiedersi come mai Fedriga, così attento alla sua immagine pubblica, non abbia posto il problema ai suoi alleati di governo, quasi che sull’intoccabilità di Riccardi vi fossero vicende  legate ad una penombra di interessi, forse legittimi, ma che alla fine passano come conseguenza per la  sottovalutazione del benessere dei cittadini o, come nel caso del Natisone, attraverso la morte di tre giovani, perchè errori sono umani, ma quando si persevera con ostinata ottusità a tenere in piedi un sistema palesemente fallace, allora non si può parlare di fatalità o di sfortuna cinica e bara.

Fabio Folisi

Morire di “protocolli” atto secondo: muore dopo un malore nel centro di Trieste, soccorsi dopo 20 minuti perchè considerati “differibili”. Sconcertante risposta dell’assessore Riccardi

 

Perchè l’elisoccorso del Fvg non è riuscito a salvare i ragazzi travolti dal Natisone? Sembra delinearsi una devastante verità