Niente matrimonio fra Fincantieri e Chantiers de l’Atlantique. Prevale il niet di Macron espresso all’indomani della sua lezione
Che il tentativo di nozze tra Fincantieri e Chantiers de l’Atlantique fosse in salita lo si era capito fin dal fidanzamento oltre tre anni fa, quindi nessuna sorpresa se non si è arrivati all’altare anche se non si può parlare di sedotti e abbandonati. Il divorzio, anzi il non matrimonio è arrivato con un comunicato congiunto dei ministri dell’Economia italiano e francese, Patuanelli e Le Maire e la Commissaria europea alla concorrenza Vestagher, al termine di un incontro fra le parti. Il contesto economico non permette il conseguimento dell’intesa tra i Chantiers de l’Atlantique e Fincantieri, è in sintesi la motivazione principale. In realtà dopo tre anni di tira e molla e al termine della quinta proroga utile per suggellare l’accordo fissata al 31 dicembre sembra davvero strano che si sia atteso così tanto, in realtà la vicenda si chiude con un fallimento annunciato per l’attegiamnto di chiusura della Francia che tradizionalmente non vede di buon occhio le acquisizioni straniere e italiane in particolare, l’affare Fincantieri-Stx era una anomalia, nato con la benedizione dell’allora presidente Hollande a fine mandato si inacgliò subito con il cmbio di governace dello stato francese e l’arrivo all’Eliseo di Macron. Non è bastato neppure che dopo trattative si fosse approdati a un’intesa per cui il colosso italiano acquisiva solo il 50 per cento dei Chantier de l’Atlantique. Ora lo Stato francese rimane il principale azionista di Chantier de l’Atlantique, ora Stx in barba agli orientamenti europei che vorrebbero residuale la presenza degli stati nelle aziende. Fincantieri aveva destinato all’acquisto 60 milioni di euro.