No inceneritore: dopo il silenzio e la complicità arriva la propaganda. Salute e ambiente si difendono con i fatti

Comitato No Inceneritore Rifiuti Speciali Pericolosi Spilimbergo

Dopo la riuscita Commissione Sanità e Ambiente, svoltasi nella giornata di lunedì 17 luglio, sembra che per i politici regionali sia giunto il momento di pulirsi la coscienza con dichiarazioni tanto rumorose quanto effimere. Lunedì il Municipio di Spilimbergo era stracolmo, tutte le sale predisposte si sono velocemente riempite ed è stato necessario approntare un impianto audio esterno per permettere alle numerose persone di assistere alla seduta anche dal cortile sottostante. Nel corso della seduta si sono avvicendati, nell’ordine, gli interventi degli esponenti del Comitato No Inceneritore Rifiuti Speciali Pericolosi, dell’ADUSBEF e dell’Associazione degli Agricoltori. Da questi è emersa con chiarezza non solo una opposizione ferma ed incondizionata all’installazione di un nuovo impianto di incenerimento di Rifiuti Speciali Pericolosi nell’area di Tauriano di Spilimbergo (PN), ma anche a qualsiasi incremento e/o modifica dell’attuale. È stato inoltre ribadito che il motivo sostanziale di contrarietà a questo progetto risiede nell’incompatibilità dello stesso con un modello di sviluppo sostenibile del territorio, che mette al centro la salute della cittadinanza e la tutela dell’ambiente. Tutto positivo finora, si legge nella nota del Comitato No Inceneritore Rifiuti Speciali Pericolosi Spilimbergo , ma “arriviamo ai punti dolenti. Accogliamo con piacere l’orientamento in senso contrario del Sindaco di Spilimbergo, Enrico Sarcinelli, purtroppo correlato unicamente al tecnicismo della distanza dei 500 metri del nuovo progetto rispetto all’abitato. Tale misura farebbe rientrare l’opera nell’ambito dell’escludente, determinandone, almeno teoricamente, la non fattibilità. Per quanto questa presa di posizione sia positiva non può e non deve bastare. La contrarietà a questo progetto non si può fondare su dettagli tecnici o burocratici. L’abbiamo detto fin dall’inizio e lo ribadiamo, l’opposizione deve fondarsi su motivazioni volte a tutelare la salute collettiva, la difesa dell’ambiente e del futuro delle nuove generazioni. La resistenza a quest’opera non può essere una questione meramente amministrativa, ma essere frutto anche di una scelta politica, perché la legge pone il Sindaco come massima autorità sanitaria del territorio. A dimostrazione di quanto appena asserito, nei giorni successivi all’assemblea si sono susseguiti post sui social, comunicati stampa e articoli da parte di esponenti regionali, senza distinzione di schieramento, mirati a sfruttare questo ennesimo successo del Comitato No Inceneritore conseguito anche e soprattutto grazie alla forte mobilitazione della popolazione di Spilimbergo, che abbandonata da tutto e tutti, si è opposta agli interessi milionari di un azienda a danno della salute delle persone. Non permetteremo che questa lotta per un futuro migliore e più giusto sia strumentalizzata per facili consensi di voto da chi per anni è stato in silenzio o ancor peggio complice di questa situazione. Siamo stati accusati di essere pronti “a cavalcare, magari per lungo tempo, la tigre della protesta ricercando forse più un tornaconto politico”.

Comitato No Inceneritore Rifiuti Speciali Pericolosi Spilimbergo

Ancora più gravi sono le frasi che dichiarano la partita chiusa, volte a sgonfiare la protesta e calmare la popolazione in un momento importantissimo. La partita è più aperta che mai ed entra nel momento decisivo. Se davvero tutte le compagini politiche sono dalla parte della salute e dell’ambiente lo dimostrino con atti ufficiali e prese di posizione contrarie assolute a questo nuovo impianto e a quello ancora attivo, a prescindere da qualsiasi iter autorizzativo. Per questo ribadiamo le nostre richieste di prendere decisioni in tal senso in un Consiglio Comunale straordinario a Spilimbergo e nel Consiglio Regionale del FVG. Concludiamo ricordando che fermare il nuovo progetto è sempre stato l’obiettivo minimo, il passo successivo è impedire la proroga della concessione comunale che scade nel 2028 o ancor meglio chiudere l’impianto il prima possibile. Dopo questo c’è tantissimo da costruire per una Spilimbergo più vivibile. I prossimi appuntamenti sono i  vari banchetti di raccolta firme che organizzeremo questo fine settimana (il consueto appuntamento nei supermercati e in Piazza Garibaldi a Spilimbergo e lo stand durante gli eventi della sagra di Vidulis sono solo due degli esempi) ed il primo incontro informativo fuori dai confini comunali, a Provesano martedì 25/07 ore 20:30. Su una cosa si è avuta ragione: la tigre della protesta non può essere cavalcata, ma solo perché è al nostro fianco nella lotta per un futuro migliore. La tigre della Pedemontana non si fa domare da politici e faccendieri e ruggisce insieme a noi”.