Nomine politiche nella Rai . Paracadutato neo nominato caporedattore che fino a 45 giorni fa era capo ufficio stampa della Regione Sardegna
Editoria: in Friuli-vg succedono cose, e molte sono pessime. Lo scrivevamo qualche giorno fa commentando la censura nei confronti di Angelo Floramo oggi dobbiamo ribadirlo commentando quanto sta avvenendo in generale nel servizio pubblico Rai. Infatti: «Da oggi è per tre giorni le giornaliste e i giornalisti della Testata Giornalistica Regionale ritireranno la loro firma dai servizi come prima forma di protesta nei confronti della direzione e dell’azienda per l’inopportunità di alcune recenti nomine. In particolare la recente promozione a caporedattore di un giornalista che, fino a 45 giorni prima, ricopriva l’incarico di capo ufficio stampa della Regione Sardegna. Un fatto senza precedenti si legge in una nota dell’Usigrai. Una scelta che mette a rischio credibilità, autorevolezza e indipendenza dell’informazione della Rai. A pochi mesi dalle elezioni regionali». «È interessante – prosegue il sindacato dei giornalisti del servizio pubblico – che la Rai faccia sapere che questa nomina è stata approvata dalla struttura aziendale competente in materia di anticorruzione che “non ha ravvisato un conflitto di interessi in assenza di sovrapposizione di incarichi”. Una risposta pilatesca e miope perché fa finta di non vedere la realtà. Il caporedattore precedente che viene trasferito in un’altra redazione, il posto che si libera, le dimissioni dal ruolo di capo ufficio stampa della Regione, la nomina a caporedattore. Il tutto nel giro di poche settimane». «Dall’assemblea dei Cdr della Tgr – conclude la nota – arriva una risposta forte alle ingerenze dei partiti e della politica nel servizio pubblico: le giornaliste e i giornalisti della Tgr rivendicano e difendono la loro autonomia e indipendenza».