Nota ai giornali dei comitati a difesa sanità pubblica
Una nota stampa è stata trasmessa ai giornali dai comitati a difesa sanità pubblica del Fvg che annunciano dei contestuali flash mob di protesta alle ore 10 di sabato 27 Novembre prossimo a Cividale, Gemona, Maniago e Sacile. Si legge nel comunicato: “Mentre aspettiamo che qualcuno della Regione ci risponda rispetto alla legittima richiesta di applicare il Decreto Balduzzi agli Ospedali di Cividale, Gemona, Maniago e Sacile, Il Coordinamento regionale dei Comitati di questi 4 Ospedali, organizza contestualmente nelle 4 Città alle ore 10 del 27 Novembre un flash mob, ( a Gemona di fronte all’Ospedale ) per rilanciare questa proposta ,aggiungendo al tema generale le molte criticità locali. Inizia in questi termini una nota dei Comitati gemonesi a difesa dell’Ospedale San Michele, dove si sottolinea con forza come non sia possibile lasciare ancora chiuso il PPI, per un territorio di circa 25.000 abitanti, che talvolta è anche privo della Guardia Medica. Chiediamo con forza al Governo regionale di CentroDestra l’attuazione di quello che chiesero loro a suo tempo alla Serracchiani e al CentroSinistra di allora e cioè salvare e rilanciare nelle funzioni di base questi 4 piccoli Ospedali, ma non per questo meno importanti, collocati in territorio montano, pedemontano o disagiato. Luoghi dove vive fra l’altro la popolazione più anziana e con il piu’ alto tasso di mortalità della Regione. Ma aspettiamo anche un Consiglio comunale aperto a Gemona, che abbiamo richiesto, dove finalmente si faccia chiarezza una volta per tutte, su quale sarà il destino del San Michele, in particolare sulle sue future funzioni e servizi con relativo organico, visto che l’attivazione del reparto di riabilitazione cardiologica e neurologica del Gervasutta, soprattutto per mancanza di personale, purtroppo è ben lontano dal realizzarsi. Ma come abbiamo ben capito, la risposta per il Balduzzi è squisitamente politica e per ora totalmente negativa. Cio’ è inspiegabile alla luce dei prossimi bilanci della Regione, che vedranno rimanere al loro interno diverse centinaia di milioni per i prossimi anni, non piu’ trasferiti a Roma e a cui si aggiungeranno i 125 milioni di E per la Sanità, previsti dal PNRR. Inoltre chiediamo il motivo della mancata realizzazione della elipiazzola, prevista dal Piano Urgenze/Emergenze e finanziata da anni dal PAL aziendale e per ora neppure progettata, mentre in Regione ne sono state già realizzate una sessantina e altre sono in corso d’opera. Infine confermiamo la necessità di riavere un vero reparto di Medicina, che possa trattenere in loco soprattutto i pazienti anziani, oggi sballottati in altri Ospedali, con i relativi costi sociali per la lontananza dalle famiglie e anche economici e una Day Surgery chirurgica per gli interventi più comuni”.