Nuova silenziosa protesta dei Sindaci e dei cittadini davanti al Punto Nascita di Palmanova
Si sono radunati questa mattina, a partire dalle 8, davanti al Reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Palmanova, per dimostrare, in modo silenzioso ma convinto, la propria contrarietà alla chiusura del Punto Nascita: oltre a mamme e papà, semplici cittadini, erano presenti diversi amministratori del territorio in rappresentanza dei comuni di Palmanova, Bagnaria Arsa, Torviscosa, Ruda, Romans d’Isonzo, Terzo d’Aquileia, Bicinicco, Aiello del Friuli, Campolongo Tapogliano.
Sopra l’entrata del reparto un grande striscione, probabilmente realizzato da qualche operatore della struttura palmarina, recitava: “Grazie per il supporto!” in mezzo a due cuori rossi. Luca Piani, assessore del Comune di Palmanova: “Oggi è un triste giorno, non solo per Palmanova, ma anche per tutta la Bassa Friulana. Si chiude un reparto da sempre presente in questo Ospedale e si toglie un servizio basilare ai cittadini.
La politica regionale sceglie di trasferire un Punto Nascita che ha quasi 800 parti all’anno, il solo che cresce in FVG, per riaprirne uno che non raggiungerà i limiti di legge, affermandosi ben sotto ai 400 nati: unico caso in Italia. Dove sono gli stessi medici a chiedere di chiudere i Punti Nascita con pochi casi (sotto ai 500), il Presidente Massimiliano Fedriga, l’assessore alla salute Riccardo Riccardi e tutta la maggioranza del Consiglio Regionale decidono, come politici, di fare il contrario, andando contro il giudizio degli operatori sanitari e le richieste delle mamme”.
Questa notte è nata Chiara, alle 0.15 del 29 luglio 2019. Probabilmente l’ultima che potrà dire di essere nata a Palmanova.
Conclude Luca Piani: “Noi non molliamo. La nostra lotta non finisce qui. A tutti coloro che erano oggi presenti, a tutti coloro che leggeranno i giornali o seguono, anche da casa, le vicende, dico di tenere duro e di non arrendersi, come noi non ci arrenderemo. Anzi, ci rivedremo presto per festeggiare la riapertura del Punto Nascita di Palmanova.
Alla politica regionale mandiamo un messaggio chiaro, che arriva da un’intero territorio: questa scelta indifendibile e incomprensibile sarà ricordata per sempre da tutta la Bassa Friulana. I cittadini non crederanno mai alle vostre promesse su Facebook o a qualche slide: pretendiamo la modifica della legge per scrivere nero su bianco tutto quello che è stato promesso per l’Ospedale di Palmanova”.