Nuova vita alle vetrine del centro parte la campagna “Udine in vetrina”
I centri storici pagano da anni il prezzo della crisi del commercio. Secondo gli ultimi dati di Confcommercio il settore tra il 2012 e il 2023 ha perso oltre 111mila negozi al dettaglio. Le chiusure si concentrano soprattutto nei centri storici. Nei 120 comuni italiani più grandi negli ultimi 10 anni sono definitivamente spariti oltre 30mila negozi. Una crisi che non ha risparmiato nemmeno Udine dove l’Amministrazione sta lavorando a diverse iniziative a partire dall’individuazione, insieme alla Camera di Commercio, del nuovo “Manager del Commercio”.
Parallelamente l’Assessore al Patrimonio e Tributi Gea Arcella ha messo a punto, insieme agli uffici, un nuovo incentivo per dare una rinnovata immagine alla città, partendo proprio dall’allestimento e dall’utilizzo delle vetrine abbandonate.
Un’azione sperimentale che coinvolge proprietari privati, commercianti e agenzie immobiliari e che consiste nell’ incentivare il decoro e l’abbellimento delle vetrine dei negozi sfitti grazie alla quasi totale esenzione del canone patrimoniale per l’affissione di materiale pubblicitario sulle vetrine dei negozi.
“Vogliamo limitare la sensazione di abbandono e mancanza di decoro, sia in centro storico che nei quartieri, derivanti dalla presenza di vetrine vuote, abbandonate o non curate” spiega l’Assessore Arcella. “A questa misura si abbina anche lo sgravio dell’occupazione del suolo pubblico per bar, locali e piccoli negozi al dettaglio presenti nei quartieri cittadini, che abbiamo introdotto a dicembre ed è in vigore dal 1° gennaio”.
“In sostanza la modifica del regolamento comunale inerente alla pubblicità” continua Arcella “prevede che chi volesse esporre pubblicità all’interno della vetrina del proprio spazio sfitto potrà farlo con una riduzione del 90 per cento della tariffa. Un prezzo simbolico quindi, per incentivare i proprietari a prendersi cura delle vetrine e dei luoghi sfitti, soprattutto in centro, dove è più significativo mantenere uno standard anche nella percezione della qualità dell’offerta”.
Dal punto di vista pratico le attività produttive e commerciali sono coinvolte nella riqualificazione urbana anche dal punto di vista estetico, grazie alla maggiore attenzione agli spazi pubblici che ne dovrà scaturire. “Si instaurerà un circolo virtuoso in cui partecipazione attiva delle cittadine e dei cittadini, decoro dei luoghi pubblici e vivibilità del centro storico saranno causa e conseguenza l’una dell’altra”, spiega l’Assessore alle Attività produttive Alessandro Venanzi.
Chi è interessato a dare nuova vita ad una vetrina dovrà presentare richiesta tramite l’apposito modulo di autorizzazione, spiegando il tipo di mezzo pubblicitario scelto (cartellonistica, vetrofania, pannello luminoso etc. ) e la durata dell’esposizione.