Pace e diritti umani al centro dell’incontro del Patto per l’Autonomia a Spilimbergo

Una riflessione sulla pace e sui diritti umani, a partire dall’esperienza dei Balcani, si è svolta a Spilimbergo nella Giornata dell’unità nazionale e delle forze armate. «È il nostro modo di celebrare questa ricorrenza, fuori da ogni retorica nazional-militarista. Fare memoria di quello che è successo ed è in corso nei Balcani ci aiuta a capire l’oggi, il momento storico che stiamo vivendo, segnato da numerosi contrasti interni al continente, a conferma che i nazionalismi, vecchi e nuovi, non portano mai nulla di buono. La prospettiva della pace va perseguita sempre, e con convinzione da parte delle istituzioni, anche locali, proiettandola sull’orizzonte dell’Europa», afferma Massimo Moretuzzo, segretario e capogruppo del Patto per l’Autonomia, che ieri (4 novembre, ndr), nella Casa dello studente di Spilimbergo, ha chiuso l’incontro “Pace, Balcani, migrazioni”. L’iniziativa, organizzata dal Patto per l’Autonomia, è stata aperta dall’intenso dialogo tra lo scrittore Tullio Avoledo e il giornalista e scrittore Marzio G. Mian, autore con Francesco Battistin del libro “Maledetta Sarajevo. Viaggio nella guerra dei trent’anni. Il Vietnam d’Europa”. Un libro potente, che indaga l’assedio di Sarajevo e il senso di un conflitto controverso e mai del tutto concluso, e gli equilibri mondiali che giocarono dietro le quinte. Un libro di storia e di storie. E di storie è ricco anche il percorso della Carovana della musica, una compagnia viaggiante di musicisti, variabile di città in città a seconda delle adesioni e delle partecipazioni, nato su iniziativa del Coro Voci dal mondo, diretto da Giuseppina Casarin. La musica è lo strumento facilitatore, lo sfondo integratore attraverso il quale si sviluppa il progetto di sensibilizzazione e solidarietà sulla rotta balcanica “Alla ricerca di Simurg”: «un viaggio di conoscenza, di vicinanza, di incontro con e tra umanità e culture in movimento», ha spiegato Casarin, con il supporto di Elisa Giolo e Martina Libertà, prima di lasciare spazio ai coristi – tra i quali alcuni migranti – che hanno emozionato il numeroso pubblico in sala cantando l’umanità che attraversa la rotta balcanica con alcuni brani portati lungo le strade di Sarajevo dove il progetto ha fatto tappa nel corso dell’estate. Alla Carovana della musica – che vede la partecipazione del coro Canto spontaneo di Spilimbergo – e al suo messaggio di accoglienza e sensibilizzazione sul dramma che ancora si consuma sulla rotta balcanica, ha aderito con entusiasmo anche il consigliere regionale del Patto per l’Autonomia Giampaolo Bidoli.