Pasolini100: domani, a Pordenone spettacolo di teatro danza con un pool internazionale di coreografi e 26 giovani danzatori
Dopo il fortunato debutto a Udine, sotto la Loggia del Lionello, nella serata di mercoledì, approda domani, venerdì 1^ luglio, all’ Auditorium Concordia di Pordenone – con replica domenica 3 luglio a Nova Gorica (castello di Kromberk) – l’allestimento di teatro-danza prodotta da Collettivo TerzoTeatro di Gorizia “Pasolini100”, che richiama il mondo del poeta di Casarsa attraverso quadri fortemente evocativi. Lo spettacolo – che prende il nome e si inserisce nell’omonima rassegna in corso fino alla fine del 2022 offrendo un ampio spaccato dell’attività artistica dell’intellettuale friulano – è firmato dal coordinamento artistico di Elisabetta Ceron e si avvale di un pool internazionale di coreografi formato dalla slovena Nastja Bremec, Michal Rynia (Polonia) e da Salvatore Gagliardi con la voce recitante dell’attore Michele Costabile. La scelta e l’adattamento dei testi, tratti da “Ragazzi di vita” e ”Una vita violenta”, sono a cura dell’attore e regista Massimo Somaglino.
Il lavoro coinvolge anche 26 giovani danzatori emergenti della Regione e dalla Slovenia (provenienti da Pordenone, Sacile, Fiume Veneto, Azzano Decimo, Portogruaro, Porcia, Caneva, Roveredo in Piano, Fontana Fredda, Monfalcone, Gorizia, Nova Gorica, Udine, tra cui la giovane Alice Del Frate, della scuola di “Amici” e Luca Di Giusto selezionato per HangarFest22) in formazione professionale presso MN Dance Company, Scuola di Danza Ceron e Ballet School Pordenone. In scena un’azione sinergica di coreografi espressa attraverso forme astratte e gesti della tradizione popolare: danza e parola si intersecano per arrivare alla messinscena di un unico spettacolo multimediale di danza, prosa e musica che porta in scena gli esiti di due laboratori proprio incentrati sui celebri romanzi di Pasolini. Un’umanità che avanza in scena, correndo, camminando, cadendo, rialzandosi in un flusso continuo di corpi prossimi al pubblico da intercettarne sguardi, espressioni, odori e stati d’animo.
Il lavoro rispetta l’ordine cronologico dei libri e quindi il modificarsi della scrittura da un romanzo all’altro e la sequenza emotiva del racconto, che, pasolinianamente, va verso la morte, straziante finale per quasi tutti i suoi percorsi narrativi, consegnandoci un ritratto inedito, dove alcuni quadri rimandano al clima, all’ambiente degradato, a transizioni e associazioni immediate da parte del pubblico con i suoi tanti personaggi accompagnati dalle canzoni di Gabriella Ferri, scelta per la sua notorietà di interprete delle canzoni popolari romane, dalla tradizione canora capitolina agli stornelli classici.