Petizione sanità Fvg, obiettivo diecimila firme. La consegna in consiglio entro aprile

Assegnare alle Aziende sanitarie le risorse necessarie a coprire interamente il turnover del personale cessato. Garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza in modo omogeneo su tutto il territorio regionale. Prevedere il coinvolgimento dei sindaci, delle associazioni di rappresentanza e dei cittadini nelle politiche sul servizio sanitario regionale. Sospendere l’adozione degli atti aziendali in attesa degli accordi tra Governo e Regione sull’impiego delle risorse Pnrr sulla sanità. Queste le richieste centrali della Petizione a sostegno della sanità pubblica Fvg, illustrate oggi a Udine, nella sede della Cgil, da Michele Negro, della Rete Dasi Fvg (Diritti, accoglienza e solidarietà), a nome di tutte le associazioni e i comitati riuniti nel Coordinamento salute Fvg (vedi elenco più sotto). L’obiettivo, ha aggiunto Negro, è quello di arrivare a presentare le firme entro la fine del mese, prima dell’avvio del dibattito sulle variazioni di bilancio in Commissione sanità. Diecimila le sottoscrizioni cui puntano i promotori, che dalla fine della scorsa settimana, a meno di un mese dall’avvio vero e proprio della raccolta, avevano già raggiunto quota seimila. Alla rete aderisce, a vari livelli, anche la Cgil Friuli Venezia Giulia. «Aderiamo – spiega Rossana Giacaz, responsabile sanità e welfare della segreteria regionale – perché gli obiettivi di questa petizione sono gli stessi che la Cgil sostiene da tempo: un piano straordinario di assunzioni per garantire servizi adeguati ai cittadini, recuperare le liste di attesa e alleviare il disagio dei lavoratori, giunti allo stremo, una vera politica di investimento sui servizi territoriali, che devono essere omogenei su tutto il territorio, più in generale la difesa e il rilancio della centralità del servizio sanitario pubblico universale. Fondamentale per non dividere i cittadini tra chi può permettersi le cure e chi ci deve invece rinunciare, perché non può permettersi il ricorso al privato».

Presenti in sala a Udine, con Rossana Giacaz e con il segretario provinciale della Cgil Emiliano Giareghi, diversi dei consiglieri che sostengono la petizione – Furio Honsell, Cristian Sergo, Simona Liguori, Maria Grazia Santoro e Nicola Conficoni – e molti rappresentanti delle associazioni e dei comitati del Coordinamento, che comprende Dasi Fvg, Comitato per la Salute della Montagna, Comitato Salute pubblica bene comune Pordenone, Comitato Salute pubblica Gorizia, Comitato per la salute della Comunità Udine, Comitato no tagli sanità Sacile, Afasop Noi Insieme odv Trieste, Afap onlus Pordenone, GriS Fvg, Associazione El Tomat Buja, Un’Altra città Trieste, Auser Trieste, Associazione difesa del malato Trieste, la Cgil e il Sindacato pensionati Cgil sia a livello regionale che con altre articolazioni territoriali.