Premio Terzani 2021: “Si può fare!. il cambio di paradigma è possibile”, così il vincitore Andri Snaer Magnason racconta la transizione verde
«Si può fare, la pandemia ce lo ha insegnato. Invertire la rotta è possibile, necessario e urgente. Un cambio di paradigma è alla nostra portata, anche se abbiamo costretto i bambini a comportarsi da adulti mentre i politici continuano a comportarsi da bambini». Lo ha detto oggi a Udine lo scrittore, poeta e attivista islandese Andri Snær Magnason, autore del libro “Il tempo e l’acqua” (Iperborea) vincitore della XVII edizione del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani. Insieme alla presidente della Giuria Angela Terzani lo scrittore ha approfondito le ragioni e l’ispirazione del suo progetto editoriale. Riceverà il Premio Terzani nella serata di domani, domenica 4 luglio sul Colle del Castello di Udine (ore 21): sarà intervistato dal presidente Cepell Marino Sinibaldi e subito dopo i suoi testi saranno parte dello “Stabat Mater” interpretato da Moni Ovadia. In caso di maltempo, la serata-spettacolo del Premio sarà allestita nella chiesa di San Francesco: la comunicazione definitiva della sede sarà resa nota nella giornata di domani, 4 luglio, alle 14 sul sito vicinolontano.it. A causa della ridotta capienza della sede, tutte le prenotazioni online verranno annullate e l’evento verrà trasmesso in diretta streaming.
«L’ultimo secolo ha portato il pianeta a deragliare. La svolta passa da un cambiamento di prospettiva – ha spiegato Magnason – In politica e nei consigli di amministrazione la visione è breve e inadeguata: 3 o 4 anni al massimo. Dobbiamo costruire una “cattedrale del futuro” capace di guardare in profondità, fino a 300/400 anni da noi. Il problema – ha aggiunto Magnason – è squisitamente politico. Sono fiducioso che la transizione verde possa avere successo, ma dovrà andare di pari passo con l’equa distribuzione delle risorse alimentari ed energetiche sul pianeta, dove ogni giorno gli squilibri crescono, i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri si impoveriscono. Saranno i giovani a suonare il campanello appena il mondo riprenderà a marciare alla insostenibile velocità di prima: la generazione di Greta Thunberg ha imparato a fare i conti con un altro modo di vivere. La pandemia ha perlomeno avuto il merito di aprire gli occhi e indicare una diversa direzione»
Si chiama “Apausalypse” l’ultimo film girato da Andri Magnason: il vincitore del Premio Terzani lo ha girato in tempo di pandemia, documentando la natura che ripartiva in tempo di lockdown. Apausalypse mette l’accento sulla “pausa”, il fatto che abbiamo dovuto fermarci: ‘Apocalisse’ come momento di “rivelazione“ perché ci siamo scoperti vulnerabili e interconnessi. «Il mio prossimo libro, invece – ha annunciato Magnason – sarò un fantasy per bambini, legato al nostro futuro, quindi ancora una volta ai temi della sostenibilità».