Presentata oggi la nuova stagione di prosa 2023|2024 del Teatro La Contrada di Trieste

Emilio Solfrizzi

Si presenta ufficialmente oggi, 1° settembre, la nuova stagione 2023|24 della Contrada che si avvale anche quest’anno del sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Trieste e della Fondazione CRTrieste.  Una stagione che conferma come sempre un ricco e variegato cartellone: 13 spettacoli di cui 3 sono produzioni Contrada, alcune in coproduzione con importanti Enti nazionali, più altri 14 Eventi Speciali tra cui una serata di Capodanno all’insegna del divertimento, per un totale di 27 spettacoli e oltre 66 serate di intrattenimento, a cui si aggiungono gli appuntamenti di teatro contemporaneo al Teatro dei Fabbri “AiFabbri2”, le rassegne di Teatro dell’Infanzia e della Gioventù, le Residenze Artistiche “Vettori” e la Stagione di Teatro a Leggio degli Amici della Contrada, rassegne che saranno presentate in separata sede. La campagna abbonamenti è già aperta e le riconferme per gli abbonati della passata stagione proseguono fino al 22 settembre. Tutti gli Eventi Speciali sono già in prevendita.

AmbraAngiolini__©CarloMogiani

A presentare la nuova stagione della Contrada oggi al Teatro Orazio Bobbio, insieme ai saluti video del Vice Sindaco del Comune di Trieste con delega ai Teatri Serena Tonel, sono stati la Presidente e Direttrice artistica dello Stabile di Trieste, Livia Amabilino, e il Direttore organizzativo Diego Matuchina. La conferenza stampa, trasmessa in streaming sui canali social della Contrada, Facebook e Youtube, ha visto la presenza della stampa, degli artisti e degli amici della Contrada.

 

Carlotta Natoli

«Apriamo la nuova Stagione – dichiara la Presidente e direttrice artistica della Contrada, Livia Amabilino – con rinnovato entusiasmo, motivati da un cartellone ricchissimo e con proposte, anche di nostra produzione, di grande qualità e interesse, opzionate grazie agli articolati e ottimi rapporti con il sistema teatrale nazionale. Si conferma al tempo stesso il legame della Contrada con il territorio con progetti legati ad autori espressione dell’articolata cultura transfrontaliera. Non manca l’attenzione a un pubblico più giovane con forme e temi contemporanei, talvolta irriverenti».

Tra i nomi in cartellone grandi fuoriclasse del teatro italiano, molti dei quali con un rapporto consolidato con la Contrada, ma altri per la prima volta al Bobbio: Ambra Angiolini, Marina Massironi, Gianluca Ramazzotti, Nini Salerno, Giuseppe Pambieri, Paola Quattrini, Debora Caprioglio, Corrado Tedeschi, Maddalena Crippa, Maximilian Nisi, Alessandro Benvenuti, Emilio Solfrizzi, Roberto Valerio, Eva Robin’s, Tosca D’Aquino, Martina Colombari, Gianfelice Imparato, Vanessa Scalera, Carlotta Natoli, Marco Travaglio, Andrea Pennacchi, Luca Bizzarri, Gabriele Cirilli, Marisa Laurito e Debora Villa.

 

Vanessa Scalera

Tre le produzioni della Contrada in cartellone quest’anno: la prima il 19 ottobre 2023, è “La Nona” di Roberto Cossa, drammaturgo italo-argentino, per la regia di Marcela Serli e con la traduzione di Pino Tierno e l’adattamento dei dialoghi in triestino della beniamina di casa Ariella Reggio, interprete dello spettacolo insieme a Marzia Postogna, Adriano Giraldi, Paola Bonesi, Maurizio Repetto, Maurizio Zacchigna e Zoe Pernici. Una commedia esilarante e profonda che vira dalla farsa alla tragedia, resa ancora più divertente dai dialoghi in triestino in cui “la nonna” protagonista è despota e parassita, consumando denaro ed energie della famiglia tutta; una metafora del regime corrotto di Videla dal messaggio chiaro “la nonna non muore mai”.

 

L’altra novità è lo spettacolo frutto della collaborazione con Skyline Production “Plaza Suite” (dal 23 novembre), insieme a due attori amici ormai storici della Contrada, Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio, di ritorno a Trieste dopo il successo della produzione, sempre firmata Contrada, “Notte di follia”. In questo classico intramontabile di Neil Simon (l’autore moderno più rappresentato al mondo), questa nuova edizione di “Plaza suite”, firmata da Ennio Coltorti, porta in scena le vicende esilaranti, a tratti imbarazzanti, di tre coppie in una lussuosa suite dell’Hotel Plaza di New York.

 

va Robin’s_vert_ph Nicola Casamassima.

Sempre produzione Contrada, un allestimento intenso e musicale tratto dal romanzo “La cotogna di Istanbul” di Paolo Rumiz, giornalista e scrittore triestino, edito da Feltrinelli, dal titolo “Un sogno a Istanbul”, che rievoca poeticamente il mondo balcanico attraverso la passione, prodotto in collaborazione con Arca Azzurra (dal 15 febbraio 2024). Il regista Alessio Pizzech dirige Maddalena Crippa insieme a Maximilian Nisi, Mario Incudine, attore, autore delle musiche, esecutore dal vivo e voce e Adriano Giraldi, in un viaggio nell’amore, prima perduto e poi ritrovato, tra il protagonista Maximilian von Altenberg e Maša Dizdarević.

 

Tra gli spettacoli in cartellone dopo il debutto de “La Nona” (il 19 ottobre) arriveranno a Trieste, sul palco del Bobbio, moltissimi titoli da non perdere: “Tenente Colombo. Analisi di un omicidio” con Gianluca Ramazzotti, Pietro Bontempo, Samuela Sardo, Sara Ricci e la partecipazione straordinaria di Nini Salerno (dal 9 al 12 novembre) con la regia di Marcello Cotugno; “Plaza Suite” in scena dal 23 al 26 novembre; la commedia ricca di humour e di divertenti intrighi “La signora omicidi” di William Arthur Rose, per la regia di Guglielmo Ferro, con Giuseppe Pambieri e Paola Quattrini (dal 14 al 17 dicembre); la rappresentazione irriverente dell’antieroe interpretato da Alessandro Benvenuti in “Falstaff a Winsdor” (dall’11 al 14 gennaio 2024) liberamente tratto da “Le allegre comare di Winsdor” di William Shakespeare; Ambra Angiolini porterà in scena la storia di struggente bellezza “Oliva Denaro”, dall’omonimo libro candidato al Premio Strega 2022 e tratto dalla vicenda di Franca Viola (dal 25 al 28 gennaio 2024); un intramontabile esempio di black comedy all’inglese con “Il Malloppo” di Joe Orton con Gianfelice Imparato, Marina Massironi, Valerio Santoro per la regia di Francesco Saponaro (dall’1 al 4 febbraio 2024 ); “La sorella migliore” in cui Vanessa Scalera è la protagonista di un intenso e appassionante “interno familiare” (dall’8 all’11 febbraio 2024); “Un sogno a Istanbul” della Contrada (15 al 18 febbraio 2024); “L’anatra all’arancia”, esilarante feuilleton dove i protagonisti, interpretati da Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli, diretti da Greg (senza Lillo) si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti (dal 29 febbraio al 3 marzo 2024); “Il Giuocatore”, una divertente versione di un classico poco rappresentato di Goldoni, diretta e interpretata da Roberto Valerio insieme a Alessandro Averone, Alvia Reale e Nicola Rignanese (dal 14 al 17 marzo 2024); un classico di Genet che rivive nella contemporaneità, “Le serve” con Eva Robin’s, Beatrice Vecchione e Matilde Vigna, per la regia di Veronica Cruciani (dal 21 al 24 marzo 2024) e per finire lo spettacolo tutto al femminile “Fiori d’acciaio” di Robert Harling con Tosca d’Aquino, Martina Colombari, Martina Difonte, Gioia Spaziani, Stefania Micheli e Rossella Pugliese, regia di Michela Andreozzi e Massimiliano Vado (dal 18 al 21 aprile 2024).

 

Giuseppe Pambieri e Paola Quattrini    foto Pambieri

Sono invece 14 gli Eventi Speciali già in prevendita: il sipario del Bobbio si alzerà infatti il 6 ottobre con “Boom” del comico, autore e regista Emiliano Luccisano. Uno sguardo scanzonato, anzi “scoppiato”, sul mondo che ci circonda fatto di illusioni che sembrano reali. Seguirà il 29 novembre “La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza”, vincitore del Roma Fringe Festival 2020, di Alberto Fumagalli, commedia nerissima e simpaticamente reazionaria, nei confronti di una società che anestetizza i sogni. Il 6 dicembre andrà in scena “Nun Te Regg’Più” con Gabriele Cirilli, che attraverserà tutti i generi del teatro comico: dalla commedia degli equivoci al cabaret, canzoni, monologhi e gag irresistibili. Tra le proposte, il 12 dicembre, “Pojana e i suoi fratelli”, di e con Andrea Pennacchi, attore, regista e drammaturgo, Nastro d’argento per il suo ruolo nella serie tv “Tutto chiede salvezza”. Franco Ford, detto il Pojana, ospite del programma Propaganda Live su LA7, racconta alla nazione le storie del Nordest sconosciute al di là dei confini della neonata Padania in cui i veneti sono i cattivi: evasori, razzisti, ottusi. Il 31 dicembre un Capodanno in allegria, con panettone, spumante e una spumeggiante commedia: “La ciliegina sulla torta” con Blas Roca Rey, Edy Angelillo e Milena Miconi, che inaugurerà il nuovo anno. Il 9 gennaio 2024 arriva al Bobbio “Stupida Show!”, monologo di stand up comedy con Paola Minaccioni, una delle artiste più amate del teatro, del cinema e della televisione. Il 20 gennaio invece La Contrada porta a Trieste “I Migliori Danni della nostra vita”, il nuovo spettacolo di e con Marco Travaglio in cui il noto giornalista racconterà, nel suo consueto stile satirico, gli ultimi 5 anni di storia italiana. Appuntamento poi il 31 gennaio con “Maschio caucasico irrisolto”, la nuova proposta di Antonio Ornano, cabarettista di punta di Zelig. Un irrefrenabile flusso di coscienza dal ritmo incalzante in cui, tra vari sketch, il protagonista cinico, dalla morale approssimativa e dalla scarsa autostima si racconta tra leggerezza ed ironia.

Il 23 febbraio sarà la volta di Luca Bizzarri, con “NonHannoUnAmico”, ispirato all’omonimo podcast di grande successo. Un travolgente monologo per ridere e riflettere, in cui al centro c’è la comunicazione politica di oggi, i fenomeni social, in questo nostro tempo, confuso tra nostalgia del Novecento e desiderio di innovazione tecnologica e sociale. L’attore Lorenzo Balducci proporrà il 6 marzo il suo nuovo lavoro “E.G.O. L’arte della felicità”, di Riccardo Pachini e Mariano Lamberti, anche regista. Dopo “Allegro, non troppo” (sold out in quasi 30 città) ecco una riflessione fra dipartita e felicità che affronta gli extreme game over (E.G.O.) da Heidegger, Hillman a Paola e Chiara, con il classico registro graffiante e provocatorio della stand up comedy. Sebastiano Somma sarà invece protagonista l’8 marzo di “Lucio incontra Lucio”: teatro canzone sulla vita e la produzione di Battisti e Dalla. Il 28 marzo arriva “Persone naturali e strafottenti”, di Giuseppe Patroni Griffi con la regia di Giancarlo Nicoletti, anche in scena, con Marisa Laurito, Giovanni Anzaldo e Livio Beshir. Una tragicommedia cruda, poetica ed esilarante sulle vite di quattro solitudini in un appartamento durante un Capodanno a Napoli.

Per gli appassionati di sport e di storie il 5 aprile va in scena “Italia Mundial” con Federico Buffa, giornalista e volto noto di Sky che racconta, insieme al pianista Alessandro Nidi, l’epica vittoria della Nazionale ai mondiali del ’82. L’ultimo evento speciale sarà, il 12 aprile, “Esaurimento Globale” in cui Debora Villa, insieme a Carlo Gabardini, decide di ridere delle proprie disgrazie in una esilarante terapia di gruppo.

 

STAGIONE 2023|2024

La Nona

di Roberto Cossa

traduzione di Pino Tierno

adattamento in dialetto triestino di Ariella Reggio
diretto da Marcela Serli

con Ariella Reggio, Marzia Postogna, Adriano Giraldi, Paola Bonesi, Maurizio Repetto, Maurizio Zacchigna e Zoe Pernici
Dal 19 al 22 ottobre 2023 e dal 26 al 29 ottobre 2023

 

Come da tradizione, a fare da apripista sarà una nuova produzione del Teatro La Contrada. E chi più della stessa mitica Ariella Reggio poteva trasportare “La nona”, il testo del drammaturgo italo-argentino Roberto Cossa già tradotto “in lingua” da Pino Tierno, in dialetto triestino?! Un testo che farà ridere a crepapelle, una farsa, tragica. Ultracentenaria, vorace e feroce, la nonna consuma giorno dopo giorno la sua famiglia – la figlia nubile e i nipoti – gravando sulle loro finanze e sulla loro dispensa con una fame inarrestabile. Ma non è l’unica parassita della famiglia: c’è anche Ciccio, sedicente “artista”, che le studierà tutte pur di evitare di rimboccarsi le maniche sfruttando la cara nonnina nei modi più impensabili. Ma non ci riuscirà e verrà trascinato come gli altri verso la catastrofe. La nonna si impone quale vigorosa e pregnante immagine del potere folle e distruttore, incarnato nelle sue forme più aberranti e luttuose. Una grande metafora, intorno a un preciso momento politico; commedia o farsa tragica che la si voglia definire, fu scritta per ovviare la censura del regime Videla in Argentina, appena un anno dopo dal colpo di stato (nel ’77), un tempo in cui si poteva dire poco e solo in forma allusiva, per cui il testo è pieno di simbologia che diventa metafora in cui leggere anche il nostro contemporaneo. Serali alle ore 20.30 tranne domenica alle 16.30.

 

Tenente Colombo. Analisi di un omicidio

di Richard Levinson e William Link
traduzione e adattamento di David Conati e Marcello Cotugno
con Gianluca Ramazzotti, Pietro Bontempo, Samuela Sardo, Sara Ricci
e la partecipazione straordinaria di Nini Salerno
disegno luci Giuseppe Filipponio

scene Alessandro Chiti

costumi Adele Bargilli

regia di Marcello Cotugno
9 – 12 novembre 2023

Il tenente più amato al mondo approda finalmente sul palco del Teatro Bobbio, dopo cinque anni di sold-out in Inghilterra, America e Francia. Un giallo emozionante, scritto dagli autori originali della serie TV. Pochi infatti sanno che la commedia teatrale nasce prima della famosa serie televisiva, nel 1966, scritta da Richard Levinson e William Link con uno spettacolo che tenne banco a Broadway per diversi anni. La particolarità della commedia era che per la prima volta il pubblico assisteva al delitto guardando negli occhi l’assassino che preparava l’omicidio perfetto, una vera e propria “rivoluzione” nell’ambito del giallo dove solitamente l’identità dell’assassino si scopriva solo nell’ultima scena. Il testo ebbe un tale successo che nel 1968 ne fu realizzato un film TV, con Peter Falk nel ruolo che lo avrebbe poi reso celebre in tutto il mondo. Il primo episodio della serie TV, “Un giallo da manuale”, del 1971, fu diretto da un giovanissimo Steven Spielberg. Il dottor Flemming è un brillante psichiatra di Los Angeles, che non riesce più a tollerare il matrimonio con la moglie, una donna possessiva che ha sposato solo perché ricca. Assieme alla sua giovane amante Susan, un’attrice televisiva, architetta il piano perfetto per uccidere la moglie. Ma sulla sua strada troverà il tenente Colombo. Il racconto si dipana non sulla traccia del “chi è stato”, ma sul filo del “come fare a prenderlo”, con il modesto ma acuto Colombo che lavora ostinatamente per smascherare l’alibi “perfetto” dell’assassino. Si trovano qui già tutti i temi e lo stile del personaggio di Colombo: un uomo trasandato e maldestro, che tende a sminuire le sue doti d’investigatore, ma che in realtà è sagace e ironico, un fine conoscitore della natura umana, capace di apparire e scomparire nei luoghi e nei momenti più impensati con infallibile tempismo. Repliche serali 20.30, domenica alle 16.30.

 

Plaza Suite

di Neil Simon traduzione di Maria Teresa Petruzzi

con Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio

scene Andrea Bianchi

regia di Ennio Coltorti

produzione La Contrada Teatro stabile di Trieste e Skyline Productions

23 – 26 novembre 2023

La Contrada, dopo il successo di due anni di tournée di Notte di Follia, riporta in scena la coppia Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio in Plaza Suite di Neil Simon dove interpretano tre diverse coppie, in tre diverse situazioni, in una stessa suite di un celebre hotel di lusso, il Plaza di New York, sinonimo per decenni di successo e status sociale.

Tre diverse coppie che vivono situazioni altrettanto diverse – dalla crisi di coppia che sfocia nel tradimento e nella separazione, alla relazione clandestina tra due vecchi compagni di scuola, fino ai genitori che tentano di convincere la figlia a sposarsi, facendola uscire dal bagno in cui si è rinchiusa il giorno delle nozze – che affrontano imbarazzi, problemi, inciampi, piccole tragedie e situazioni esilaranti nonostante il lusso, gli agi e il benessere che li circonda. In una commedia rappresentare l’inciampare può già far sorridere ma, se questi inconvenienti li vive chi non avremmo mai pensato ne fosse vittima, la situazione diventa esilarante. Repliche serali 20.30, domenica alle 16.30.

 

La signora omicidi

di William Arthur Rose adattamento di Mario Scaletta
con (in ordine alfabetico) Giuseppe Pambieri e Paola Quattrini

e con Mario Scaletta, Rosario Coppolino, Roberto D’Alessandro e Marco Todisco

regia di Guglielmo Ferro
14 – 17 dicembre 2023

 

Dal celebre racconto di William Rose ed ispirato all’omonimo film di Mackendrick, The Ladykillers, Mario Scaletta ha tratto l’adattamento teatrale della Signora Omicidi, una rappresentazione che vede due interpreti d’eccezione: la bravissima Paola Quattrini, nei panni della svampita e arzilla Signora Omicidi, e Giuseppe Pambieri, diretti da Guglielmo Ferro. Una commedia ricca di humour e di divertenti intrighi, situazioni ambigue ed equivoci esilaranti, ambientata in una Londra anni ‘50, che fa da sfondo all’improbabile incontro tra Louise Wilberforce, arzilla e svampita affittacamere, e il misterioso Professor Marcus, presunto musicista, in realtà capobanda di un pericoloso gruppo di malviventi che Louise Wilberforce finirà per smascherare. Orario: serali 20.30, domenica alle 16.30.

 

Falstaff a Windsor

tratto da “Le allegre comare di Windsor” di William Shakespeare

con Alessandro Benvenuti

e con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Paolo Cioni, Paolo Ciotti e Elisa Proietti

scene Sergio Mariotti

adattamento e regia di Ugo Chiti

11 – 14 gennaio 2024

 

Nel 2024 la stagione riparte con un grande personaggio shakespeariano, un insolito eroe e antieroe, Falstaff. Dopo i successi di Nero Cardinale e L’avaro, si rinnova la collaborazione tra Ugo Chiti, Alessandro Benvenuti e gli attori di Arca Azzurra nel dedicarsi nuovamente a uno dei grandi personaggi creati da Shakespeare. Il Dramaturg tratteggia un profilo perfetto per il grande attore, attingendo tanto ai drammi storici Enrico IV e Enrico V quanto alla figura farsesca che emerge dalle Allegre comari di Windsor. In questo adattamento l’eroe e antieroe “resuscita” a Windsor esprimendo, gigione e irridente, la natura del suo personaggio: un’arroganza aristocratica, con un sangue plebeo, popolaresco, che muta dalla rabbia al sarcasmo ma rimane disarmante, quasi patetico, perché non conosce, o non sa, darsi le regole e la consapevolezza dell’età che “indossa”. Sulla falsa riga dell’opera di Shakespeare, lo spettacolo si svolge in modo divertente e irriverente, raccontando questo insolito personaggio. Repliche serali 20.30, domenica alle 16.30.

 

Oliva Denaro

dall’omonimo romanzo di Viola Ardone

con Ambra Angiolini
drammaturgia e regia di Giorgio Gallione

25 – 28 gennaio 2024

 

Nata dalla penna, insieme forte e delicata, di Viola Ardone, Oliva Denaro è la protagonista che dà il nome al libro da cui nasce lo spettacolo. Il romanzo trae spunto dalla vicenda di Franca Viola, la ragazza siciliana che, a metà degli anni Sessanta, si rifiutò di accettare il cosiddetto “matrimonio riparatore” dopo aver subito violenza. Il romanzo di Viola Ardone prende spunto da quella vicenda, la evoca e la ricostruisce, reinventando il reale nell’ordine magico del racconto. La protagonista Oliva narra, ormai adulta, la sua vicenda a ritroso, da quando ragazzina si affaccia alla vita fino al momento in cui, con una decisione che suscita scandalo e stupore soprattutto perché inedita e rivoluzionaria, rifiuta la classica “paciata” e dice no alla violenza e al sopruso segnando una storia di crescita e di emancipazione. Una scrittura limpida e poetica che descrive un racconto di riscatto, simbolo per tutte le donne che pensano di non avere alternative. Serali 20.30, domenica alle 16.30.

 

Il malloppo

di Joe Orton traduzione di Edoardo Erba
con Gianfelice Imparato, Marina Massironi e Valerio Santoro

scene Luigi Ferrigno
regia di Francesco Saponaro
1 – 4 febbraio 2024

Dal primo di febbraio si ride con la dark comedy di Joe Orton Il Malloppo, spettacolo dai toni farseschi e dalla comicità dissacrante. Il dialogo serrato, iperbolico e surreale, mutuato dal teatro dell’assurdo, mette in campo una critica spietata alla società inglese degli anni Sessanta. Ma Orton, che con questo testo fu lanciato come nuova stella nel panorama teatrale inglese, con il suo stile anarchico, contro le forme della “buona società borghese”, anticipa i toni della cultura underground e della rivoluzione punk. Il protagonista McLeavy è un padre di famiglia timorato di Dio, morigerato e conformista, vedovo da appena tre giorni. Hal è il figlio degenere che sogna di investire i profitti illeciti in un casino di appuntamenti. Dennis, impiegato in un’agenzia di pompe funebri, è il complice del furto in banca con scasso con il suo amico d’infanzia Hal. Fay è una scaltra infermiera senza scrupoli che ha fatto fuori sette mariti ed è sempre a caccia di sistemazione. Truscott è un poliziotto sui generis, abile nell’arte del travestimento, garante della legge ma tronfio di aggressività e nonsense. E poi c’è il corpo imbalsamato della defunta signora McLeavy che viene sballottata di qua e di là insieme alla refurtiva. I personaggi, tutti molto fanatici, danno vita a uno scontro tra generazioni senza esclusione di colpi; decisamente attuale se confrontiamo la vicenda con la realtà dei nostri giorni. Certo si tratta di una commedia tutta da ridere, ma Il Malloppo non è soltanto questo. Orton, con il suo humor sottile e corrosivo, ci spinge a mostrare lo scandalo dei “fantasmi nascosti negli armadi”. Serali 20.30, domenica 16.30.

 

La sorella migliore

di Filippo Gili

con Vanessa Scalera
regia di Francesco Frangipane
8 – 11 febbraio 2024

 

L’ottavo titolo in cartellone vede Vanessa Scalera protagonista di un intenso e appassionante dramma familiare dove l’amore si scontra e fa a botte con il senso di colpa e il rimorso, in un turbinio di sentimenti e riflessioni su ciò che è giusto e ciò che è morale. Come cambierebbe la vita di un uomo anni prima colpevole di un omicidio stradale, se venisse a sapere che la donna da lui investita e uccisa avrebbe avuto, per chissà quale male, nell’istante dell’incidente tre mesi di vita? Con quale maggiore leggerezza avrebbe sopportato gli anni di dolo e lutto? E quanto sarebbe giusto offrire alla coscienza di un uomo una simile scorciatoia verso la leggerezza? Ma poi siamo così sicuri che un familiare, una strana sorella, per quanto possa amare lo stolto, gli regalerebbe questa comoda verità? Oppure a suo modo, mettendo da parte l’amore – e forse per chissà quali pregressi – gliela farebbe comunque scontare? Orari: serali 20.30, domenica 16.30.

 

Un sogno a Istanbul

di Alberto Bassetti
tratto dal romanzo “La cotogna di Istanbul” di Paolo Rumiz edito da Feltrinelli

con Maddalena Crippa e Maximilian Nisi
e con Mario Incudine e Adriano Giraldi

scene e costumi Andrea Stanisci

disegno luci Eva Bruno

musiche originali di Mario Incudine eseguite dal vivo

regia di Alessio Pizzech

produzione La Contrada Teatro stabile di Trieste e Arca Azzurra
15 – 18 febbraio 2024

 

Un sogno a Istanbul racconta di Max e Maša, e del loro amore. Maximilian von Altenberg, ingegnere austriaco, viene mandato a Sarajevo per un sopralluogo nell’inverno del ’97. Un amico gli presenta la misteriosa Maša Dizdarevi?, “occhio tartaro e femori lunghi”, austera e selvaggia, splendida e inaccessibile, vedova e divorziata, due figlie che vivono lontane da lei. Scatta qualcosa. Un’attrazione potente che però non ha il tempo di concretizzarsi. Max torna in patria e, per quanto faccia, prima di ritrovarla passano tre anni. Sono i tre anni fatidici di cui parlava “La gialla cotogna di Istanbul”, la canzone d’amore che Maša gli ha cantato. Maša ora è malata, ma l’amore finalmente si accende. Da lì in poi si leva un vento che muove le anime e i sensi, che strappa lacrime e sogni. Da lì in poi comincia un’avventura che porta Max nei luoghi magici di Maša, in un viaggio che è rito, scoperta e resurrezione. Dal best seller di Paolo Rumiz “La cotogna di Istanbul”, Alberto Bassetti trae un testo teatrale di grande forza e suggestione, “avvolgente come una storia narrata intorno al fuoco”. Serali 20.30, domenica 16.30.

 

L’anatra all’arancia

di William Douglas Home e Marc-Gilbert Sauvajon
con Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli
con Antonella Piccolo e con Ruben Rigillo e Beatrice Schiaffino
scene Fabiana Di Marco

costumi Alessandra Benaduce

luci Massimo Gresia

regia di Claudio Greg Gregori
29 febbraio – 3 marzo 2024

 

Gilberto e Lisa sono una coppia sposata da venticinque anni; più che dal logorio della routine, il loro ménage è messo in crisi dalla personalità di lui, egoista, egocentrico, incline al tradimento. Esasperata, Lisa si innamora di un altro, tutto l’opposto del marito, ma Gilberto, punto sul vivo, studia una strategia di contrattacco e organizza un week-end a quattro, in cui Lisa e il suo amante staranno insieme a lui e alla sua attraente segretaria, un misto tra scemenza e genialità.

L’anatra all’arancia è un classico feuilleton dove i personaggi, qui diretti da “Greg”, si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti. Ogni mossa dei protagonisti, però, ne rivela le emozioni, le mette a nudo a poco a poco e il cinismo lascia il passo ai timori, all’acredine, alla rivalità, alla gelosia; in una parola all’Amore, poiché è di questo che si parla. L’anatra all’arancia è una commedia che ti afferra immediatamente e ti trascina nel suo vortice di battute sagaci, solo apparentemente casuali, perché tutto è architettato come una partita a scacchi. La trasformazione dei personaggi avviene morbida, grazie a una regia che la modella con cromatismi e movimenti talvolta sinuosi, talvolta repentini, ma sempre nel rispetto di un racconto sofisticato in cui le meschinità dell’animo umano ci servano a sorridere, ma anche a suggerirci il modo di sbarazzarsene. Serali 20.30, domenica 16.30.

 

Il giuocatore

di Carlo Goldoni
con Alessandro Averone, Alvia Reale Nicola Rignanese e Roberto Valerio

e con Mimosa Campironi, Massimo Grigò e Luigi Tabita
adattamento e regia di Roberto Valerio

14 – 17 marzo 2024

 

In questa opera teatrale del 1750 si ride crudelmente seguendo la giornata tipo, dall’alba al tramonto, di un giovane borghese, Florindo, completamente asservito al gioco e senza orizzonti. Goldoni tratteggia abilmente i suoi rapporti sociali – fidanzate, amici veri e finti, servitori, approfittatori e protettori – e le abitudini, perché conosce bene la psicologia di un ludopatico e ne svela impietosamente tutti i processi e le trappole mentali. Una divertente versione di una commedia poco rappresentata del grande drammaturgo veneto, un testo magnifico, sempre in bilico tra commedia e dramma, di una modernità sconcertante, una commedia nera che racconta vizi e ipocrisie dell’uomo, qui diretta e interpretata da Roberto Valerio insieme a Alessandro Averone, Alvia Reale, Nicola Rignanese, Roberto Valerio, Mimosa Campironi, Massimo Grigò e Luigi Tabita. Orario: serali 20.30, domenica alle 16.30.

 

Le serve

di Jean Genet

traduzione di Monica Capuani
con Eva Robin’s
e con Beatrice Vecchione e Matilde Vigna
scene Paola Villani

costumi Erika Carretta

drammaturgia sonora John Cascone

adattamento e regia di Veronica Cruciani

21 – 24 marzo 2024

 

Capolavoro di Jean Genet, liberamente ispirato a un fatto di cronaca che scosse l’opinione pubblica francese negli anni Trenta. La storia scritta da Genet è quella di due cameriere che allo stesso tempo amano e odiano la loro padrona, Madame. Le serve hanno denunciato il suo amante con delle lettere anonime. Venendo a sapere che l’amante sarà rilasciato per mancanza di prove, e che il loro tradimento sarà scoperto, tentano di assassinare Madame. Genet presenta le due sorelle, Solange e Clare, nella loro vita quotidiana, nell’alternarsi fra fantasia e realtà, fra gioco del delirio e delirio reale. A turno le due cameriere recitano la parte di Madame, esprimendo così il loro desiderio di essere “La Signora” ed ognuna di loro, a turno, interpreta la parte dell’altra cameriera, cambiando lentamente atteggiamento, dall’adorazione al servilismo, dagli insulti alla violenza. La rivolta delle serve contro la padrona è un rituale, l’incarnazione della frustrazione, una messa in scena che le due sorelle compiono giorno dopo giorno ma che viene continuamente interrotta dall’arrivo della padrona. Il ruolo di Madame è affidato a Eva Robin’s, icona pop del transgender dall’originale percorso teatrale (ha recitato, fra gli altri, Cocteau e Beckett ed è stata candidata all’Ubu per Tutto su mia madre). A interpretare le bonnes, due giovani attrici cresciute alla Scuola dello Stabile di Torino: Beatrice Vecchione – già diretta da Malosti, Martone e Muscato – e Matilde Vigna, Premio Ubu come Migliore attrice Under 35 e finalista 2022 per il Miglior nuovo testo italiano. Serali 20.30, domenica 16.30.

 

 

Fiori d’acciaio

di Robert Harling

con Tosca d’Aquino, Martina Colombari, Martina Difonte, Gioia Spaziani, Stefania Micheli e Rossella Pugliese

scene e costumi Carlo De Marino

disegno luci Umile Vainieri

regia di Michela Andreozzi e Massimiliano Vado

produzione Virginy L’Isola Trovata

18 – 21 aprile 2024

 

Prima versione italiana del dramma teatrale di Harling (che nel 1989 diventò un celeberrimo film con Sally Field, Dolly Parton, Shirley MacLaine e una giovanissima Julia Roberts), Fiori d’acciaio si svolge, in questa versione, a Sorrento dove sei donne dall’età e dai caratteri completamente diversi si ritrovano in un salone di bellezza, tra pettegolezzi, complicità, cattiverie e i vari alti e bassi della vita. Come quelli che M’Lynn e la giovane figlia Shelby dovranno affrontare prima e dopo il matrimonio della ragazza. E anche nei momenti più tragici, tra lacrime e risate, resterà salda l’unione di queste donne, fiori fatti d’acciaio, che non si spezzano davanti alle dure avversità della vita. Andreozzi e Vado, nel dirigere questa “banda di soliste in grado di suonare insieme ma di battere in volata quando serve”, riscoprono il microcosmo originale del testo, quello del “negozio di provincia” che è da sempre lo specchio di macrocosmi più grandi dove le dinamiche fanno fatica a cambiare. Un racconto di sentimenti con tanta ironia, che talvolta è crudele, ma mai cinico o sarcastico. Repliche serali alle ore 20.30, domenica 16.30.

 

 

EVENTI SPECIALI

 

Boom

scritto e diretto Emiliano Luccisano

6 ottobre ore 20.30

Primo spettacolo che alza ufficialmente il sipario del Teatro Bobbio il 6 ottobre. Dopo il grande successo del tour 2021-2022 di “Tutta la vita di dietro”, Emiliano Luccisano riparte con un nuovo spettacolo, nuovi temi, nuove ambientazioni ma con la solita diga che crolla ed investe come uno tsunami il suo pubblico. Non si finisce di ridere per una battuta, che si comincia già a ridere per un’altra. Cibo, sesso e problemi sociali uniti in un’unica valle de lacrime: BOOM, lo spettacolo del comico, autore e regista Emiliano Luccisano è uno sguardo scanzonato, anzi “scoppiato”, sul mondo che ci circonda fatto di illusioni che sembrano reali.

Spettacolo compreso negli abbonamenti a turno libero, Liberissimo, Young Card e Accompagnatori.

 

La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza

di Alberto Fumagalli

con Les Moustaches – Damiano Spitaleri, Alberto Gandolfo e Federico Bizzarri

costumi Giulio Morini

regia di Ludovica D’Auria e Alberto Fumagalli

29 novembre ore 20.30

La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza è una commedia nerissima., simpaticamente reazionaria nei confronti di una società che tarpa le ali. Nata sotto i migliori auspici con la trionfale accoglienza critica del debutto al Fringe Festival di Roma oltre alla partecipazione come finalista ai festival Direction Under 30-2020 e In-Box 2021, affronta la tematica della “body positivity”. Ciccio Speranza è un ragazzo grasso, ma leggero, con un’anima delicata. Vive in una vecchia catapecchia di provincia dove si sente soffocare, come una fragile libellula rosa in una teca di plexiglass opaco. Ciccio Speranza ha un sogno troppo grande per poter rimanere in un cassetto di legno marcio: vuole danzare. In una sperduta provincia di un’Italia sperduta, la sperduta famiglia Speranza vive da generazioni le stesse lunghissime giornate. Sebbastiano, il padre, è violento e grave come un tamburo di pelle di capra in un concerto di ottavini. Dennis, il fratello, ha l’apertura mentale di uno che va a Bangkok e spacca tutto perché non sanno fare pasta, patate e cozze. Solo, nella sua fragilità, Ciccio vuole scappare da quel luogo che mai ha sentito come casa. Attraverso il suo gutturale linguaggio, il suo corpo grassissimo e il suo sogno impacciato, il nostro protagonista in tutù rosa non smetterà mai di danzare, raccontandoci la sua vita così come la desidera. Spettacolo compreso negli abbonamenti a turno libero, Liberissimo, Young Card e Accompagnatori.

 

Nun Te Regg’ Più

di G. Cirilli, M. Cirilli, M. De Luca, V. Lupo, G. Giugliarelli e G. Ganzerli

con Gabriele Cirilli
regia di Valter Lupo
6 dicembre ore 20.30

 

Comico, cabarettista, attore e scrittore, Gabriele Cirilli torna al teatro con un nuovo stand up comedy show. Lo spettacolo riflette su cosa vuol dire essere al passo con il tempo, nonostante il tempo passi inesorabilmente. Cirilli, tramite la continua ricerca del nuovo ma ricordando sempre il passato dal quale non ci si può separare, attraversa tutti i generi del teatro comico: dalla commedia degli equivoci al cabaret, canzoni, monologhi e gag irresistibili. Nun te Regg Più è lo spettacolo della saggezza in cui il comico non regge più i compromessi, i tranelli, le insoddisfazioni, le ingiustizie… che poi, diciamocelo, chi stabilisce cosa è normale? Diplomato alla scuola di Gigi Proietti, Cirilli lavora da oltre trent’anni in teatro, al cinema e soprattutto in televisione, dove è diventato celebre partecipando a diverse edizioni di “Zelig”. Negli ultimi dieci anni è diventato un ospite fisso nella fortunata trasmissione della RAI “Tale e quale show” condotta da Carlo Conti. Spettacolo compreso negli abbonamenti a turno libero, Liberissimo, Young Card e Accompagnatori.

 

Pojana e i suoi fratelli

di e con Andrea Pennacchi
musiche dal vivo di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato

12 dicembre ore 20.30

 

Franco Ford detto “Pojana” è un personaggio mitologico nato molti anni fa, impersonato da Andrea Pennacchi: un avido padroncino del Nordest, ossessionato da i schei e dal suo per nulla velato razzismo, che sfoggia senza remore opinioni durissime in merito ai tempi incerti che vivono il Nordest e il Paese tutto. Un personaggio oramai di culto, grazie ai suoi interventi televisivi a Propaganda Live, su LA7. I suoi “fratelli” maggiori – Edo il security, Tonon il derattizzatore, Alvise il Nero e molti altri – vennero alla luce all’indomani del primo aprile 2014, quando in un capanón di Casale di Scodosia (comune del veneziano noto per i mobilifici e per i carri allegorici) veniva costruito un Tanko – una macchina movimento terra blindata, con un piccolo cannone in torretta. Pojana e i suoi fratelli è uno spettacolo ferocemente ironico, implacabile e graffiante che porta in scena una schiera di personaggi forgiati dall’immaginazione di Pennacchi. Assieme al musicista Giorgio Gobbo, l’autore e attore veneto racconta alla nazione le surreali storie del Nordest che «fuori dai confini della neonata Padania» non conosce nessuno. Spettacolo compreso negli abbonamenti a turno libero, Liberissimo, Young Card e Accompagnatori.

 

La ciliegina sulla torta

scritto e diretto da Diego Ruiz
con Blas Roca Rey, Edy Angelillo e Milena Miconi e con Adelmo Fabo
scene Mauro Paradiso costumi Marian Osman

31 dicembre ore 20.30

 

Anche quest’anno La Contrada festeggia il capodanno e questa volta porta in scena una commedia sfacciata e piccante sulla famiglia e le sue innumerevoli dinamiche. Uno sguardo esilarante sui rapporti di coppia, sulle relazioni tra genitori e figli e sugli inevi- tabili conflitti tra uomini e donne. La ciliegina sulla torta è una commedia divertente ma non spensierata perché i protagonisti saranno sempre sull’orlo di una crisi di nervi e lo spettatore riderà e rifletterà su imprevisti e sorprese che la vita ha in serbo per ognuno di noi. La storia ruota attorno alle dinamiche familiari di una coppia, rappresentata da Edy Angelillo e Blas Roca Rey, due genitori il cui figlio il cui figlio studia negli Usa, e torna con la fidanzata che è un po’ più grande di quanto ci si potesse aspettare. Lo spettacolo non è compreso negli abbonamenti a turno libero.

 

Stupida Show!

monologo di stand up comedy di Gabriele Di Luca con Paola Minaccioni
musiche di Massimiliano Setti
regia di Gabriele Di Luca e Massimiliano Setti

9 gennaio ore 20.30

 

Stupida Show è un monologo di Paola Minaccioni, una delle artiste più amate del teatro, del cinema e della televisione italiana. L’attrice ci accompagnerà nell’inconfessabile e nell’indicibile, nei nostri piccoli inferni personali per dare voce a tutta quella follia e a quelle frustrazioni che ci abitano, ma non abbiamo mai avuto il coraggio di confessare a nessuno. Il tutto raccontato attraverso lo sguardo di una donna in grado di trasformare le sue ferite personali e i fallimenti in una comicità travolgente, dove il destinatario del suo dialettico atto terroristico sarà il suo primo avversario naturale: l’amore. In Stupida Show Paola Minaccioni non incarnerà il ruolo della tenera eroina, vittima di un mondo crudele, non sarà la donna da compatire, ma da temere. Si porrà a noi come l’antieroe per eccellenza svelandoci i vizi, i lati oscuri e la follia di chi nella vita sa bene cosa significa inciampare, di chi è stufa di sopportare la retorica qualunquista della contemporaneità e ha voglia di dircene quattro. Spettacolo compreso negli abbonamenti a turno libero, Liberissimo, Young Card e Accompagnatori.

 

I migliori danni della nostra vita

di e con Marco Travaglio

20 gennaio ore 20.30

 

Marco Travaglio racconta, col suo consueto stile satirico, gli ultimi cinque anni di storia italiana: ovvero come i poteri marci della politica, della finanza e dell’informazione hanno ribaltato il voto degli italiani del 2018, dal cambiamento alla restaurazione, dalla questione morale e sociale all’Ancien Régime e alla guerra infinita, rovesciando il governo Conte2 e consegnando l’Italia all’ammucchiata di Draghi, che ha spianato la strada al ritorno delle vecchie destre riverniciate da nuove dietro il volto di Giorgia Meloni. Spettacolo compreso negli abbonamenti a turno libero, Liberissimo, Young Card e Accompagnatori.

 

Maschio caucasico irrisolto

di e con Antonio Ornano

31 gennaio 2024 ore 20.30

 

Il protagonista di questo irrefrenabile flusso di coscienza è un uomo che affronta la vita con una morale approssimativa, scarsa autostima ed una notevole dose di cinismo. Ad una certa età capita di tirare le somme, fare bilanci e magari scoprire di aver trascorso gran parte della propria vita proiettati in avanti e frantumati in tanti pezzi, ciascuno dei quali funzionale a salvarsi le piume. Forse è solo per guadagnarsi il desiderio di essere visto e possibilmente amato, da chi gli sta attorno e da quel pubblico che insegue disperatamente per farlo ridere, perché come dice lui stesso, rubando la battuta di un vecchio film, in quel momento si sente speciale. Forse è giunto il momento di chiedere l’aiuto di uno psicologo da cui si è sempre rifiutato di andare, non tanto per scetticismo quanto perché da genovese l’idea di sganciare 80 euro all’ora ad un tipo che ascolta in silenzio le proprie seghe mentali gli prende un po’ male, d’altronde se Woody Allen fosse stato ligure ci saremmo persi più della metà dei suoi capolavori. E allora capita di sentirsi dire da uno bravo: “Lei è un maschio caucasico irrisolto, uno di noi insomma, che finalmente attraversa una fase trasformativa, si sfoghi”. E così capita di scrivere e risalire sul palco. Spettacolo compreso negli abbonamenti a turno libero, Liberissimo, Young Card e Accompagnatori.

 

NonHannoUnAmico

di e con Luca Bizzarri

23 febbraio 2024 ore 20.30

 

NonHannoUnAmico, uno spettacolo scritto con Ugo Ripamonti, ispirato all’omonimo podcast edito da Chora Media, che nell’ultimo anno ha riscosso un tale successo da rendere il modo di dire “Non hanno un amico” un intercalare comune e diffusissimo. Esattamente come nel podcast – nato per raccontare la campagna elettorale e portato avanti grazie a una media di cinquantamila ascolti giornalieri e un milione di streaming al mese – ma con tutte le possibilità di approfondimento e “godimento” del contesto teatrale, al centro di NonHannoUnAmico c’è la comunicazione politica dei nostri tempi, i fenomeni social, i costumi di un nuovo millennio confuso tra la nostalgia del Novecento e il desiderio di innovazione tecnologica e sociale. Caratterizzato da un allestimento essenziale per lasciare che siano la parola e le risate a riempire tutti gli spazi, anche fisici, del teatro. Con tutta la sagacia della sua satira, in un’ora di racconto di noi, Luca Bizzarri ci porta a ridere di noi stessi, delle nostre debolezze, dei nostri tic. Un’ora di racconto in cui ci riconosciamo come in uno specchio che all’inizio ci pare deformante, ma che in realtà, a guardarlo bene, restituisce quell’immagine di noi che rifiutiamo di vedere. Spettacolo compreso negli abbonamenti a turno libero, Liberissimo, Young Card e Accompagnatori.

 

E.G.O l’arte della felicità

di Riccardo Pechini e Mariano Lamberti con Lorenzo Balducci
regia di Mariano Lamberti
6 marzo 2024 ore 20.30

 

Prendendo spunto dalla celebre frase di Ungaretti “Spero che la morte mi colga vivo”, E.G.O. passa in rassegna le tragicomiche strategie con le quali rifuggiamo dal pensiero della nostra dipartita (che non si declina solo come paura della morte fisica ma anche freudianamente come paura del cambiamento, dell’invecchiamento, della solitudine, dell’abbandono). Come negli altri spettacoli di Lorenzo Balducci, non mancheranno incursioni nella filosofia e nella letteratura, passando in rassegna, sempre in maniera divertente, le teorie “scientifiche” più originali su cosa ci attende nell’aldilà, gli esperimenti più bizzarri o, all’opposto, i riti più affascinanti di alcune tradizioni popolari italiane riguardanti il culto dei morti. Lo spettacolo, scritto come i precedenti da Riccardo Pechini e Mariano Lamberti, trova in Lorenzo Balducci un interprete ideale, capace con il suo grande talento di performer di divertire pur trattando temi importanti, passando con disinvoltura da Heidegger e Hillman a un lip-synch di Paola e Chiara. Spettacolo compreso negli abbonamenti a turno libero, Liberissimo, Young Card e Accompagnatori.

 

Lucio incontra Lucio

da un’idea di Liberato Santarpino

interpretato e diretto da Sebastiano Somma

voci Alfina Scorza, Elsa Baldini, Paola Forleo e Francesco Curcio

pianoforte Marco De Gennaro batteria Giuseppe La Pusata contrabbasso Aldo Vigorito sax Gianmarco Santarpino vibrafono Lorenzo Guastaferro

immagini multimediali Sara Santarpino per Lumetrie e Mariano Soria

disegni animati Irene Servillo

produzione Orchestra da Camera della Campania

8 marzo 2024 ore 20.30

 

Un concerto dedicato a due notevoli artisti di fama nazionale e internazionale: Lucio Battisti e Lucio Dalla. Entrambi, con le differenze geografiche di provenienza e di stile musicale, hanno dato lustro al panorama della musica italiana introducendo elementi di assoluta innovazione nella canzone italiana. Sicuramente non sono mai stati l’uno contro l’altro, anzi, certamente si sono apprezzati sia umanamente che artisticamente. Così diversi ma uniti dalla esigenza della sperimentazioni di nuove strutture musicali. Erano gli inizi degli anni ottanta quando Dalla parlò a Battisti di un suo grande progetto da fare insieme: una grande tournèe e poi un disco da incidere. Battisti rifiutò l’invito, perché ormai immerso in una nuova sperimentazione musicale con quella decisione devastante di sparire dalle scene. Lucio incontra Lucio quindi, prova a figurare quell’incontro artistico mai avvenuto, anche se solo immaginario, raccontando attraverso le loro canzoni – eseguite dalle voci di Alfina Scorza – Elsa Baldini – Paola Forleo – Francesco Curcio e Marco De Gennaro al pianoforte Gianmarco Santarpino al sax Aldo Vigorito al contrabbasso Giuseppe La Pusata alla batteria e Lorenzo Guastaferro al vibrafono – uno spaccato musicale che parte dagli anni ’60 per arrivare ai nostri giorni. Il filo rosso della presentazione dei brani eseguiti è affidato al noto attore Sebastiano Somma che, con i musicisti dal vivo e i cantanti, interpreta entrambi i cantautori sottolineando affinità e differenze. Spettacolo compreso negli abbonamenti a turno libero, Liberissimo, Young Card e Accompagnatori.

 

 

Persone naturali e strafottenti

di Giuseppe Patroni Griffi
con Marisa Laurito
e con Giancarlo Nicoletti, Giovanni Anzaldo e Livio Beshir

regia di Giancarlo Nicoletti

28 marzo 2024 ore 20.30

 

“La rivincita di Patroni Griffi, quarant’anni dopo”: così il Corriere della Sera con Franco Cordelli ha salutato il ritorno in scena del nuovo e originalissimo allestimento di Persone naturali e strafottenti, l’opera più controversa e fra quelle di maggiore successo di Giuseppe Patroni Griffi. Una tragicommedia cruda, poetica ed esilarante, fra situazioni grottesche, cinismi, ironia tagliente e surrealismo, in perfetto equilibrio fra Eduardo e Ruccello, e ancora attualissima nella sua geniale spudoratezza. Un cast unico, non convenzionale e proveniente dai mondi teatrali più variegati è il cuore pulsante di un’operazione destinata a far parlare di sé: Marisa Laurito accetta la sfida di dare voce e corpo al ruolo che fu di Pupella Maggio, segnando il suo ritorno alla grande drammaturgia d’autore e inaugurando una nuova stagione della sua lunga carriera; Giancarlo Nicoletti, presta la sua attorialità unica e la sua esperienza di uomo di teatro a 360° al travestito Mariacallàs e la giovane rivelazione del cinema italiano Giovanni Anzaldo interpreta quel Fred che fu creato da un esordiente Gabriele Lavia. Completa il cast il poliedrico Livio Beshir, protagonista di numerose fiction e lavori cinematografici. Quattro solitudini, un appartamento e una notte di Capodanno a Napoli. Donna Violante, la padrona, ex serva in un bordello, discute e litiga con Mariacallàs, un travestito, in bilico fra rassegnazione, ironia, squallore e cattiveria. E ancora, Fred e Byron che sono alla ricerca dell’ebbrezza di una notte: l’uno, uno studente omosessuale alla ricerca di una vita libera dalle paure, l’altro, uno scrittore nero che vorrebbe distruggere il mondo per vendicare le umiliazioni subite. Quattro persone naturali e strafottenti, che, per un gioco del destino, divideranno la loro solitudine con quella degli altri, mentre fuori la città saluta il nuovo anno, fra accese discussioni, recriminazioni, desideri repressi, liti e violenze sessuali. Spettacolo compreso negli abbonamenti a turno libero Liberissimo, Young Card e Accompagnatori

 

 

Italia Mundial

di e con Federico Buffa

pianoforte Alessandro Nidi

regia di Marco Caronna

5 aprile 2024 ore 20.30

 

Federico Buffa, assieme al pianista Alessandro Nidi, porta sul palco una delle sue storie più belle: Italia Mundial. Il giornalista e volto noto di Sky racconta l’indimenticabile vittoria della Nazionale Azzurra ai mondiali di calcio che si tennero in Spagna nel 1982.

L’Italia più amata di sempre vince il Mondiale più bello. I gol di Paolo Rossi, l’urlo di Marco Tardelli, le parate di Dino Zoff, la pipa di Enzo Bearzot, la notte magica del Bernabeu, le braccia al cielo del presidente della Repubblica Sandro Pertini rivivono nell’inconfondibile voce di Federico Buffa ma soprattutto quel patrimonio di aneddoti e “storie parallele” che rendono unici i monologhi di questo formidabile storyteller. Spettacolo compreso negli abbonamenti a turno libero, Liberissimo, Young Card e Accompagnatori.

 

Esaurimento Globale

di Debora Villa e Carlo Gabardini

con Debora Villa
12 aprile 2024 ore 20.30

 

Debora Villa è esaurita e fin qui niente di nuovo. Ma cosa succede nel momento in cui si accorge di non essere affatto sola, perché in un modo o nell’altro esauriti lo siamo tutti? Direi che un attacco di panico sarebbe il minimo. Tutti esauriti mentre siamo occupati a esaurire l’intero pianeta, oltre a noi stessi. Ma tranquilli, ci occupiamo solo delle cose più inutili: è finito il petrolio, è finita la pazienza, è finita l’acqua, è finita la pace, sono finite le api, non ci sono più anticorpi, e tutto va bene, ma se manca il deodorante o è terminata la maionese, “fermi tutti, qui c’è un problema!”. Il periodo storico non aiuta: tra pandemie, lockdown, complottismi, terrapiattisti, guerre, crisi energetica, haters…, “mancano giusto le cavallette” direbbe John Belushi. “E chissene, le cavallette oggi si mangiano!”, risponde Debora sgranocchiando a bocca piena. Siamo di fronte a un esaurimento globale, collettivo: ma forse se riusciamo a rimbalzare appena prima di toccare il fondo, rinasceremo come qualcosa di nuovo. Perché se siamo la causa del nostro esaurimento, possiamo essere la fonte della nostra energia. È stato provato che se parli alle piante in modo amorevole, loro crescono meglio, più sane, più forti, più belle. Sorpresa, sorpresa: vale anche per le persone! Solo che con le piante è meglio: sono più simpatiche, non si muovono e soprattutto non rispondono mai. Spettacolo compreso negli abbonamenti a turno libero, Liberissimo, Young Card e Accompagnatori.

ABBONAMENTI E BIGLIETTI

 

La campagna abbonamenti della Stagione 2023/2024 della Contrada è già aperta: tutti gli abbonamenti a Turno Fisso (quest’anno 8 spettacoli “rossi” oppure 8 “rossi” + 5 “blu”) e a Turno Libero possono essere sottoscritti presso la biglietteria del Teatro (Via del Ghirlandaio, 12 • tel. 040.390613/948471 – fino al 18 ottobre, orario continuato da lunedì a venerdì 8.30-18.30; sabato 8.30-12.30; dal 19 ottobre: da lunedì a venerdì 8.30-13.00 / 15.30-18.30; sabato 8.30-12.30) o presso TicketPoint (Corso Italia, 6/c • tel. 040.3498276 – orario: da lunedì a sabato 8.30-12.30 e 15.30-19.00). Gli abbonamenti Liberi e i singoli biglietti sono in vendita anche sulla App gratuita della Contrada e on line sui siti contrada.it e vivaticket.it. I biglietti prenotati vanno ritirati presso il Teatro Bobbio o al TicketPoint entro due settimane dalla prenotazione. Restano inalterati i prezzi dei singoli biglietti rossi e blu con tutte le rispettive declinazioni (primo settore, secondo settore, ridotto over 60, ridotto CRAL, under 30, under 14).

Confermati i diversi tipi di abbonamento a turno libero: il Carnet “Liberissimo” (non nominale, usufruibile da più persone, ricaricabile) per 9 o per 13 ingressi, inclusi come l’anno scorso anche gli Eventi Speciali, e le offerte per i più giovani. Riconfermate la “Young Card” dedicata ai ragazzi dagli 11 ai 30 anni (pacchetto nominale per 7 spettacoli a scelta libera fra tutti gli spettacoli della stagione) e la “Accompagnatori Young Card” per i genitori che accompagnano i minori provvisti di “Young Card” (pacchetto nominale e valido per la stessa replica a cui assisteranno i giovani spettatori), quest’anno valida anche per gli spettacoli della rassegna AiFabbri2. Novità di quest’anno è l’abbonamento MINI NOIR (che comprende i titoli Il Tenente Colombo, La Signora Omicidi, Il Malloppo, Le serve) mentre ci sarà un unico abbonamenti MINI (6 ingressi: 4 rossi + 1 blu + evento speciale) ad un prezzo davvero vantaggioso; si ripropone inoltre l’abbonamento MINI Coop Alleanza 3.0, riservato ai soli soci Coop Alleanza 3.0, con un percorso di 6 spettacoli a un prezzo specialissimo.

Gli abbonamenti aziendali riservati ai soci di circoli ricreativi, associazioni convenzionate, sindacati e scuole si possono sottoscrivere esclusivamente sul posto di lavoro tramite gli incaricati aziendali. I nuovi abbonamenti fissi sono in vendita a partire dal 25 settembre.

 

La Contrada si avvale del sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Trieste, della Fondazione CRTrieste; e nella realizzazione delle sue attività può contare sulla collaborazione, tra le altre, di istituzioni importanti come l’Ente Regionale Teatrale, la Coop Alleanza 3.0, l’Università degli studi di Trieste.

 

Informazioni: 040.948471; contrada@contrada.it; www.contrada.it.