Pro loco Fvg: a Tricesimo  sabato prossimo i primi Stati generali  per progettare il futuro

Una giornata per progettare insieme il futuro, ricostruendo legami sociali e associativi messi a dura prova dall’epidemia: si terranno sabato 20 novembre a Tricesimo i primi Stati generali delle Pro Loco del Friuli Venezia Giulia, convocati dal Comitato regionale UNPLI.  Negli spazi dell’Albergo Ristorante Belvedere i rappresentanti delle 220 Pro Loco aderenti divisi in gruppi ragioneranno per tutta la giornata (intervallata dal pranzo), su uno dei sette temi individuati per questa sessione di lavori: Servizi di cui le Pro Loco hanno bisogno; Com’è cambiato il modo di “fare” Pro Loco oggi; Attività Pro Loco: dall’enogastronomia alla cultura; Contributi di idee dalle Pro Loco per il territorio; I rapporti delle Pro Loco con le Istituzioni; Ricambio Pro Loco: costruire e trasmettere il nostro futuro; Governare una Pro Loco. Alla giornata porteranno il loro saluto anche le autorità locali a partire dall’assessore regionale al turismo e attività produttive Sergio Emidio Bini.

“Questi Stati generali – spiega il presidente del Comitato regionale del Friuli Venezia Giulia dell’Unione Nazionale tra le Pro Loco d’Italia Valter Pezzarini – nascono da una domanda che mi son posto spesso in questi mesi: dopo quasi due anni di emergenza sanitaria in cui tutte le nostre attività di Pro Loco sono state messe in difficoltà, vogliamo riprendere da dove ci siamo interrotti? O forse questa ripartenza può essere l’occasione per un ripensamento del “fare Pro Loco”, per lanciare uno sguardo verso un futuro di rinnovamento per tutto il nostro movimento? Da questi spunti spero che possa partire un confronto ricco di sviluppi nel nostro mondo”.  “Prima del Covid-19 avevamo una base di 23 mila volontari. Diverse Pro Loco hanno pianto la scomparsa di alcuni di essi a causa del virus, il quale non ha neanche permesso ad altre persone di avvicinarsi alla Pro Loco del proprio paese durante le fasi di lockdown. Ora la ripartenza può concretizzarsi coinvolgendo persone giovani e soprattutto le donne, che stanno diventando sempre più presenti nei nostri direttivi. Oltre alla base sociale, l’altra sfida è la formazione, ma qui grazie all’attività della Segreteria regionale già eravamo solidi e dobbiamo solamente proseguire in questa strada: il Friuli Venezia Giulia ha una percentuale dell’81% fra le Pro loco che hanno fatto partecipare i soci a corsi di formazione contro il 61% del dato nazionale. Infine la sburocratizzazione: è giusto seguire le regole, ma abbiamo bisogno di adempimenti snelli e veloci, procedendo nella digitalizzazione che è un altro dei lasciti positivi della fase di lockdown”.

DATI PRO LOCO FVG

I dati dello studio (risalenti al 2018 ed elaborati nel 2019) della Cgia di Mestre vedono in Friuli Venezia Giulia 220 Pro Loco con 23 mila soci che sono tutti volontari attivi (a livello nazionale, su 600 mila soci sono 300 mila quelli attivi, che donano in totale all’anno 25 milioni di ore di volontariato). Di questi volontari attivi in Friuli Venezia Giulia il 57% sono uomini e il 43% donne, il 57% ha un’età tra i 35 e 64 anni (in Italia il 54%), il 25% 65 anni e più (18%), il 18% meno di 35 anni (28%). Il 72% delle Pro Loco regionali s’impegna in interventi di sostegno o di solidarietà sociale, contro la percentuale nazionale del 57%. Ben l’81% di Pro Loco in regione ha partecipato a corsi sulla sicurezza contro la percentuale nazionale del 61% e il 100% di esse svolge la raccolta differenziata contro il 93% nazionale.