Pronto soccorso Monfalcone: parte del servizio in appalto al privato – sicurezza delle cure a rischio?

Con il 1° febbraio si completa l’esternalizzazione della gestione dei codici bianchi e verdi al Pronto soccorso dell’ospedale San Polo di Monfalcone, ovvero i pazienti classificati con questi codici vengono assistiti da medici e infermieri in convenzione, non da quelli dipendenti dell’Azienda sanitaria in forza al Pronto soccorso.
L’affidamento al privato dei pazienti con codici cosiddetti minori riguarda la sicurezza delle cure nella rete di emergenza urgenza e non è quindi questione di poco conto.
La gestione dei codici “minori” (bianchi e verdi) è delicata, poiché è proprio fra questi che si nascondono le insidie e i casi spesso più difficili da interpretare per il medico di Pronto soccorso (es.: la lombalgia/dorsalgia che si rivela dissezione aortica, gli edemi cronici che nascondono uno scompenso cardiaco con edema polmonare imminente, ecc.). Sono del resto proprio i codici bianchi e verdi a produrre un numero significativo di sinistri, non di rado con esiti letali. Ed in questo contesto va tenuto in conto il rischio che medici non opportunamente formati potrebbero non essere esaurientemente competenti nella diagnosi differenziale e nella gestione di pazienti in apparenza non critici.
Per completezza si ricorda che il codice colore del triage è solo una sorta di semaforo per la priorità di accesso al Pronto soccorso, ma non è un indice di appropriatezza e neppure di gravità; quindi, è una regola su chi entra prima, perché probabilmente più urgente rispetto ad un altro, pertanto ha un valore relativo.
L’aver oggi confermato l’esternalizzazione di fette di strutture strategiche della rete di emergenza-urgenza è l’inevitabile epilogo di anni di scarsa capacità nel pianificare, organizzare e gestire il servizio sanitario pubblico.
Bisogna capire che il Pronto soccorso non è un’entità avulsa dal contesto sanitario in cui opera, il Pronto soccorso si trova in prima linea ed è quindi la prima struttura a risentire del peggioramento/impoverimento del sistema sanitario.
Appaltare al privato pezzi della rete di emergenza urgenza non pare la soluzione più idonea ad affrontare le criticità del Pronto soccorso, e poi non sembra apprezzabile “coprire” l’operazione con sigle anglosassoni, solo per gettare un po’ di polvere negli occhi della gente.

Walter Zalukar
Associazione Costituzione 32