Prosegue il viaggio nel mondo della “depurazione” delle acque friulane sempre meno “chiare e dolci”

Prosegue il nostro viaggio nel mondo della “depurazione” avendo sempre di più la sensazione se non la certezza che l’acqua chiara è sempre meno di casa in Friuli. Giorni fa si è conclusa anche a Udine la seconda manifestazione globale dei giovani del Fridays for Future in difesa del nostro pianeta sempre maggiormente a rischio inquinamento. Ebbene il globo
terracqueo è coperto per il 71% di acqua si può quindi facilmente intuire come sia fondamentale che l’inquinamento dei mari dovuto alle attività umane venga limitato. Questo vale ancora di più per i mari “chiusi” morfologia che caratterizza l’Alto Adriatico e ancora di più le lagune che ne caratterizzano le coste. Venerdì scorso anche di questo si è parlato nel pomeriggio di attività e workshop a margine della manifestazione ‘Strike for climate’ letteralmente sciopero per il clima.
Si è parlato grazie ad un intervento di Legambiente

anche della vicenda del depuratore di Lignano e dei suoi malfunzionamenti nella consapevolezza che il problema è più vasto e diffuso di quanto si pensi  perchè ciò che inquina i nostri mari, che avvelena i pesci, che contamina le spiagge e intossica le acque, insomma il grande nemico numero uno è l’inquinamento da acque reflue dove spesso confluiscono le fogne, scarichi industriali e il dilavamento delle attività agricole Tutte attività umane  che se non vengono depurate e controllate diventano il killer dei mari. Il problema è che anche  i reflui  che sulla carta dovrebbero essere messi in condizione di non nuocere all’ambiente  spesso per interessi economici perversi o semplice sciatteria pubblica degli enti operativi e viglianti, tanto ripulite non sono. Nell’aprile scorso avevamo pubblicato foto e commenti sulle criticità ad Artegna, Magnano in Riviera, Pignano di Ragogna, Branco – Tavagnacco, Pagnacco – Vanelis, Tonano di Ragogna, Caporiacco.

Oggi proseguiamo il viaggio aiutati da ambientalisti locali a Martignacco, Faugnacco-Nogaredo di Prato, San Vito di Fàgagna e S. Daniele del Friuli.

DEPURATORE DI MARTIGNACCO
II depuratore di Martignacco è situato a sud-ovest del centro abitato in prossimità dei centri commerciali. Lo stato di degrado del sito e la scarsa manutenzione
dell’impianto sono facilmente riscontrabile dalla documentazione fotografica Nulla si può dire sul grado di depurazione ottenuto dall’impianto, che osservando lo stato del canale nel quale scarica il depuratore, non appare soddisfacente. Le sponde del canale appaiono ricoperte di materiale proveniente dalla rete fognaria e non trattenuto dalla grigliatura dell’impianto o sfiorato prima dell’impianto. Il fondo del canale appare ricoperto di fanghi di depurazione non trattenuti dalla sedimentazione dell’impianto stesso.
Sempre nel canale di scarico dell’impianto, sulla superficie dell’acqua si notano schiume e bolle caratteristiche di una scarsa depurazione.

DEPURATORE DI FAUGNACCO-NOGAREDO DI PRATO
II depuratore è situato a sud dell’abitato e non è chiaro se i liquami depurati vengano riversati in una fossa attigua all’impianto stesso per essere assorbiti dal terreno o vengano scaricati in qualche vicino canale. Sulla superficie del bacino si notano le solite bolle indice di scarsa depurazione Lo stato del sito appare piuttosto degradato e oggetto di scarsa manutenzione.

DEPURATORE DI SAN VITO DI FAGAGNA
II depuratore è ubicato a sud dell’abitato di Silvella, quasi a confine con il comune di Mereto di Tomba, e tratta anche le acque reflue del comune di Fagagna.
L’impianto non appare oggetto di grande manutenzione. Non è chiaro dove vengano scaricati i liquami depurati dall’impianto in quanto nelle vicinanze non risultano idonei corsi d’acqua.

DEPURATORI IN COMUNE DI S.DANIELE DEL FRIULI
Il centro abitato di S,. Daniele del Friuli, oltre al depuratore di Villanova Nord recentemente ampliato e potenziato, è dotato anche di due depuratori secondari che riversano le acque trattate nel torrente Ripudio.
Un depuratore è situato a sud-est del Colle Tondolo e tratta i liquami fognari della zona nord-est del capoluogo.
Otre agli odori sgradevoli percepibili nella zona, nel fondo del torrente sono visibili strati di fango probabilmente rilasciati dall’impianto e sulla superficie dell’acqua si notano le solite bolle gassose indice di un trattamento non ottimale.
Presso l’impianto è stato anche notata la presenza di una autobotte dell’ente gestore per non chiare attività.

Un secondo depuratore è situato in località Tirassegno con scarico sempre nel torrente Ripudio. L’impianto sembra sia stato oggetto di recenti interventi di potenziamento con installazione di apparecchiature di filtrazione ma nel torrente ricettore si notano i soliti fanghi depositati sul fondo e le solite bolle gassose in superfìcie. E’ da rilevare che l’impianto ed il collettore fognario che alimenta l’impianto stesso, sono posti a brevissima distanza delle due condutture principali dell’acquedotto che dalla opera di presa^ di Artegna raggiungono l’impianto di Giavons e alimentano gran parte del medio Friuli;  Sono evidenti le paline segnaletiche che indicano il tracciato delle tubazioni dell’acquedotto. E’ auspicabile che siano state rispettate tutte le norme igieniche in materia !
Ormai da anni si parla dello smantellamento dei due depuratori portando tutti i liquami al nuovo impianto di Villanova, ma finora nulla è stato realizzato

DEPURATORE DI S.ODORICO-FLAIBANO
II depuratore tratta le acque reflue dell’abitato di san Odorico ed è ubicato in prossimità dell’area golenale del Tagliamento. Notevole è lo stato di degrado dell’impianto sommerso dalla vegetazione fino quasi a non essere individuabile Anche in questo caso non è chiara la posizione dello scarico finale benché si notino dei chiusini di pozzetti fognari verso il Tagliamento.

 

 

L’acqua chiara sempre meno di casa in Friuli. Viaggio nel mondo della “depurazione”