Recovery: Pd, il Nord sia elemento della politica nazionale
“Un confronto fra diverse realtà e istanze dei territori del nord est, far nascere e mettere a sistema idee capacità e una visione complessiva sul futuro di un’area fondamentale per l’intero Paese”, era quello che si proponeva l’europarlamentare Alessandra Moretti nel mettere intorno a un tavolo virtuale su Facebook segretari e capigruppo regionali del Pd del Friuli Venezia Giulia, del Veneto, dell’Emilia Romagna e delle province autonome di Trento e Bolzano. Hanno risposto all’appello, sottolineando tutti l’esigenza di ripetere e rafforzare un coordinamento che, è stato detto durante l’incontro, “il partito dovrebbe rendere strutturale”.
Con le ovvie differenze territoriali, comune una richiesta ribadita dal capogruppo regionale Fvg Moretti: “il Pd deve prendere il tema del nord come un elemento della politica nazionale” e dal segretario dell’Emilia Romagna Paolo Calvano che propone un “partito vicino alle forze produttive del lavoro che sono insediate e vogliono continuare a investire”. Come ha sottolineato il segretario Fvg Shaurli “nelle parole di tutti si è sentita la necessità di un confronto tra di noi in una fase storica eccezionale che è una sfida per tutti. Anche per far sì che il Pd sia sempre più punto di riferimento riconosciuto su risorse europee arrivate soprattutto grazie al nostro lavoro in Europa”. Ma tra i dirigenti dem sono riecheggiati spesso anche temi come ambiente, mobilità sostenibile, digitalizzazione e valorizzazione delle aree interne e montane. All’appello di Diego Moretti a “un’assoluta concretezza, a evitare che questa grandissima opportunità si trasformi in un’occasione persa” ha corrisposto l’invito di Shaurli a occuparsi del lavoro “di un welfare universale, dell’investimento sul capitale umano, sulla formazione continua, a rivendicare con forza la clausola trasversale su giovani e donne”.
Nella sintesi finale la vicesegretaria nazionale Irene Tinagli ha ricordato che le “tempistiche sono rapidissime” ma ci saranno altre misure oltre il Recovery plan, e servirà “un ridisegno complessivo, dovremo essere capaci di immaginare un percorso successivo”. “L’Europa c’è e vi è vicina” ha chiuso Alessandra Moretti.