“Riciclaggio da alcuni decenni nel NordEst”, il commento dell’Osservatorio Civico contro le illegalità del Friuli V.G.

 

L’operazione della Guardia di Finanza relativa a infiltrazioni mafiose in corso in queste ore anche in Friuli, conferma quanto l’Osservatorio Civico contro le illegalità del Friuli V.G. sta dicendo e denunciando da alcuni anni, inascoltati.
Dopo la Regione Lazio, dopo l’Emilia, la Valle d’Aosta, il Piemonte, la Lombardia, il Trentino, il Veneto…..infiltrazioni di organizzazioni malavitose, da alcuni decenni sono in corso anche in Friuli V.G; un problema ignorato e/o sottovalutato o volutamente nascosto.
purtroppo in tanti/troppi parlano di lotta alle mafie e in pochi siamo impegnati a denunciare le illegalità e le infiltrazioni presenti sul proprio territorio !!
Questa Regione, negli ultimi decenni, è stata il crocevia, zona di transito di ogni tipo di traffico illegale !!! rifiuti, droga, armi, e altro !!
Non ci sono isole felici.
Le mafie rappresentano un fenomeno economico globale dal quale non è immune il Friuli Venezia-Giulia
La conferma arriva anche dalla missione dell’Antimafia che si è conclusa a metà dicembre scorso a Trieste.
Il ciclo di audizioni con istituzioni e forze di polizia, che si sono svolte, hanno evidenziato la presenze e attività legate alla criminalità organizzata, relative in particolare all’immobiliare, all’edilizia e al commercio.
Le presenze mafiose sono accertate da molte indagini che derivano da inchieste avviate in altre regioni; in particolare dal vicino Veneto, dove gli ultimi processi hanno dimostrato una realtà molto diversa da come ci era stata raccontata, ovvero con un elevato livello
di’ infiltrazioni mafiose.
Tanto più che la Procura di Trieste è competente nel Veneto Orientale, nella parte più vicina al Friuli Venezia Giulia: questo ovviamente obbliga a mantenere alta la guardia anche in fvg” aveva detto in sintesi il procuratore capo di Trieste Antonio De Nicolo
In tal senso sarà necessario monitorare l’utilizzo dei massicci investimenti previsti nei prossimi anni sul porto, oltre ad intensificare i controlli relativi si traffici di stupefacenti e di esseri umani.
Dell’interesse delle mafie per il Friuli Venezia Giulia aveva parlato anche Giacomo Moroso responsabile Dia di Trieste il quale ha sottolineato la presenza in Veneto e in Friuli , tra Lignano, Bibione, Caorle, Latisana, Portogruaro, Tarvisio di personaggi legati ad una delle cosche più importanti e più feroci della campania, ovvero i clan Licciardi e Di Lauro.
Da evidenziare anche i traffici di prodotti petroliferi provenienti dall’Est Europa che transitano per il porto di Trieste con i nomi più svariati e finiscono nelle pompe bianche di mez