Sabato e domenica prossimi per le Giornate FAI di Primavera a Palmanova, visita straordinaria alla Chiesa di San Francesco
Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 ritornano le Giornate FAI di Primavera. Ogni anno Palmanova mette a disposizione dei visitatori angoli meno conosciuti della città: quest’anno sarà visitabile la Chiesa di San Francesco di Piazza Garibaldi. Con ingresso libero e senza prenotazione, chi lo desideri potrà accedere ed essere guidato alla scoperta della struttura, sabato 25 e domenica 26 marzo dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Aspettando il fine settimana FAI, venerdì 24 marzo alle ore 18, nel Salone d’onore del Municipio di Piazza Grande 1, Giuseppina Minchella interverrà su “Quando in Fortezza c’era l’inquisizione”. La chiesa di San Francesco faceva infatti parte di un convento di Frati Francescani dove aveva sede il locale tribunale dell’inquisizione la cui prima seduta ebbe luogo il 31 marzo 1607.
“Un gruppo di ragazzi dell’Einaudi-Mattei di Palmanova faranno da Ciceroni per visitare la chiesetta di San Francesco. Oltre ai ragazzi, va dato merito alle insegnanti dell’istituto superiore e a Luisa Del Zotto, Presidente del FAI mandamentale, che hanno preparato ottimamente i neo ciceroni. Per l’apertura dobbiamo ringraziare la parrocchia di Palmanova e in particolare monsignor Angelo del Zotto per la disponibilità accordata al Fai e al Comune di Palmanova in questa speciale occasione”, l’Assessore comunale alla cultura.
“L’apertura delle giornate FAI consente di aprire una finestra sulla storia di questa chiesa, poco conosciuta e perfettamente incastonata nel tessuto urbano della città fortezza di Palmanova, patrimonio dell’UNESCO. I visitatori ascolteranno le vicende che questo edificio di culto ha passato nei secoli, da sede dell’Inquisizione ai tempi della Serenissima al passaggio di Napoleone che la sconsacrò e la utilizzò con deposito e stalla per cavalli”, il Gruppo Fai Palmanova.
La Chiesa di San Francesco si trova all’interno della cinta muraria della fortezza di Palmanova, in Piazza Garibaldi, che faceva parte di quelle sei piazze di sestiere che, due per ciascun borgo, costituivano lo spazio pubblico. La costruzione della chiesa ebbe inizio nel 1602, col provveditore Girolamo Cappello e con l’autorizzazione del Patriarca di Aquileia e fu consacrata nel 1624. Faceva parte di un complesso conventuale dei frati Francescani. Nel corso della sua storia subì numerose trasformazioni, tra cui in ospedale, quando, nel 1769, fu assegnata al Pio Sovvegno di San Carlo Borromeo, e in deposito di polveri e munizioni nel 1805 con Napoleone, che la spogliò di tutti gli arredi sacri e gli ornamenti.
La Chiesa di San Francesco ha una unica navata di forma quadra conclusa verso sud ovest da un presbiterio diviso trasversalmente da un muro, su entrambi i lati del quale si racconta fossero appoggiati due altari. Di semplice costruzione, la navata e il presbiterio erano protetti con un tetto a due falde sostenute da incavallature in legno collegate e irrigidite con altre orditure minori anch’esse in legno. Le murature, in mattoni, erano prive di lesene, di risalti e di paraste.