Sacile: “A pezzi ma insieme” laboratorio di mosaico al centro diurno disabilità

In un percorso di relazione, in un cammino condiviso fatto di spazi e di tempo è importante che tutti gli elementi acquistino significato. Non qualcosa di estemporaneo, ma piuttosto un costrutto, un divenire collettivo dove l’insieme delle competenze esistenti concorrono a narrare i luoghi e i tempi. Niente si realizza per caso, le narrazioni sono fatte di parole messe in ordine, di tratti disegnati, di tessere che concorrono a rendere materiale la voglia di stare insieme e affermare che insieme è possibile immaginare e realizzare anche l’inconcepibile. Tessera dopo tessera, colore dopo colore, tappo dopo tappo e forma dopo forma, ecco la scommessa del Centro diurno Disabilità di Sacile. Beneficiari e operatori hanno partecipato, all’interno del servizio dell’Azienda sanitaria Friuli Occidentale, gestito dalla Cooperativa Itaca, al laboratorio di mosaico “A pezzi ma insieme”, all’interno del quale per mesi hanno realizzato tessere, colorato tappi, incollato carta, condiviso spazi e materiali, tempo e fatiche, fino a raggiungere un risultato unico. Racconti, narrazioni che nelle forme e nei materiali trovano modo di dare colore a momenti condivisi. Tessere, pezzi, spessori, approcci tattili e visivi, colori e tecniche che nel tempo sono divenuti uno splendido quadro a tre dimensioni. Un lavoro coinvolgente, pratico, emotivo dove tutti i partecipanti hanno ricevuto lo stimolo a trovare il proprio ruolo e spazio, a portare il proprio contributo. “A pezzi ma insieme” è stato il limite che si trasforma, il confine che si oltrepassa, diventando altro in un contesto protetto e creativo. Nel corso del laboratorio hanno trovato espressione le diverse competenze di ognuno, lo stare insieme ha abbassato le tensioni, i tempi della quotidianità si sono incastrati con le attività. Perché la bellezza di un mosaico è data dall’insieme, fatto di tessere che possono avere varie forme, un mondo di colori e più dimensioni.