Salute: Celotti (Pd), persi 225 posti letto tra il ’22 e il ’23
«Tra il 2022 e il 2023 il Fvg ha perso 225 posti letto (di cui 167 nella sola Asufc), l’equivalente di un intero ospedale. Una situazione agghiacciante che si è consumata nel silenzio più totale e che fa cadere la maschera sulla narrazione da parte di Fedriga e Riccardi». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) che dopo un accesso agli atti per conoscere il numero di posti letto nelle soc (strutture organizzative complesse) di chirurgia e medicina degli ospedali dell’Asufc e sul numero dei ricoveri, ha presentato una conseguente interrogazione attraverso la quale chiede alla Giunta «quali garanzie si danno ai cittadini a fronte dei tagli di posti letto».
La Giunta Fedriga, continua Celotti, «deve chiarire sulla base di quale indirizzo politico ha tagliato quasi 170 posti letto, in particolare quelli di medicina e chirurgia negli ospedali di base di Palmanova-Latisana e San Daniele-Tolmezzo. Come può questo drastico taglio sposarsi con le politiche sanitarie regionali che non solo hanno abbracciato il modello hub&spoke, ma che, anche in forza del decreto ministeriale 77 e del Pnrr vorrebbero un potenziamento, in forma integrata con i presidi ospedalieri, dell’assistenza territoriale». E ancora, Celotti cita i «circa seimila ricoveri in meno registrati nell’Asufc nel 2024 rispetto al 2019, nei soli reparti di medicina e chirurgia», a fronte del fatto che «le patologie diffuse fra la popolazione non risulta siano calate. Siamo difronte a un calo di circa il 23 per cento dei ricoveri in medicina e chirurgia negli ospedali di base, mentre gli accessi ai pronto soccorso, degli stessi ospedali rimangono pressoché costanti (-3%), passando dai 112.518 accessi del 2019 ai 108.968 del 2024. La domanda a questo punto è come e dove sono state curate queste persone: si sono rivolte fuori regione? Si sono rivolte al privato convenzionato? Hanno atteso per essere prese in carico? Hanno rinunciato a curarsi? Domande che pesano come macigni su chi sta guidando politicamente la salute pubblica. Fedriga e Riccardi si fermino e ammettano che le scelte della Giunta in tema di sanità sono fallimentari».