Salute: Celotti (Pd), senologie stravolte, ma su piano ospedali nulla

«Dopo un anno e mezzo di annunci del famigerato programma riorganizzativo degli ospedali, anziché arrivare al dunque la Giunta Fedriga procede con un riassetto puntuale delle chirurgie senologiche oncologiche, chiudendo le unità di Tolmezzo e Latisana, ma lasciando attiva la convenzione con il policlinico Città di Udine, lasciando un doppio servizio in città». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) a margine dell’illustrazione dell’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi del piano di riorganizzazione della rete senologica.

«Registriamo ancora una volta che manca totalmente la chiarezza sul disegno complessivo. Innanzitutto, prima di chiudere servizi ospedalieri pubblici, con l’intento di concentrare i casi in meno sedi di intervento (sulla base dei numeri degli interventi realizzati) si revochi la convenzione con il privato accreditato. Sembrerebbe la cosa più logica, soprattutto se i numeri degli interventi nel pubblico, secondo quando ci viene riferito, non sono sufficienti».

Inoltre, continua Celotti, «ci chiediamo perché non si sia scelto di garantire comunque gli interventi di chirurgia senologica oncologica su Tolmezzo e Latisana, attraverso lo spostamento dei chirurghi e concentrando gli interventi in alcuni giorni della settimana, visto che si sta consolidando un’unica equipe dipartimentale in Asufc, che rappresenta un elemento di assoluta qualità e di garanzia per le pazienti». Infine, conclude Celotti, «mi chiedo se la riorganizzazione della rete di chirurgia oncologica, depotenziando di fatto gli ospedali di base, non comporterà, nel tempo, un depotenziamento della chirurgia generale, con un ulteriore depauperamento degli ospedali di base, visto che i pronto soccorso senza una chirurgia generale alle spalle, come dovrebbe essere noto, non possono agire in sicurezza. Quale sarà il destino degli ospedali di base? La riorganizzazione toccherà anche le funzioni fondamentali? È questa la domanda alla quale da mesi attendiamo venga data risposta».