Salute: Conficoni (Pd), gettonisti non sono soluzione, Fvg ponga un freno
«I “gettonisti” non sono la soluzione ai problemi di personale che stanno travolgendo la sanità pubblica e la recente indagine dell’Anac ha confermato quanto sia costoso il ricorso in Fvg, sesto in Italia. Solo oggi, incalzato dal Partito democratico e costretto dai fatti, Riccardi si dice d’accordo con l’appello che il ministro Schillaci ha rivolto alle Regioni di stoppare questa iniqua forma di reclutamento. Peccato che il Fvg non abbia seguito prima l’esempio di Regioni come Lombardia e Veneto causando un colpevole ritardo nel contenimento di un fenomeno che incoraggia la fuga di dipendenti dal servizio sanitario regionale». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), a margine della risposta all’interrogazione attraverso la quale chiedeva alla Giunta regionale se la “Regione intende uniformarsi alla volontà del ministro della Salute, Schillaci di mettere fine al reclutamento di medici a gettone nelle aziende sanitarie”.
«Pur aderendo all’appello del ministro, l’intervento tardivo di Riccardi non cancella comunque la forte emorragia di medici e infermieri dal sistema pubblico che ora risulta svilito e indebolito. Difatti – prosegue il consigliere dem – la carenza di personale è il primo fattore di crisi della sanità pubblica, in difficoltà nel soddisfare le esigenze dei cittadini. Per affrontare alcune situazioni critiche, la Giunta Fedriga continua ad appaltare all’esterno interi reparti e ricorre all’impiego di ben 155 “gettonisti”. Poiché sono pagati decisamente meglio dei dipendenti delle aziende sanitarie chiamati a svolgere analoghe funzioni, il loro reclutamento ha creato non pochi malumori e aumentato le dimissioni volontarie dal servizio pubblico di medici attratti dai maggiori guadagni con la libera professione. Il ministro Schillaci nei mesi scorsi ha chiesto pubblicamente alle Regioni di collaborare per mettere fine al fenomeno, introducendo disincentivi e premialità che rendano maggiormente attrattiva la sanità pubblica. Dopo avere bocciato le nostre proposte per trattenere il personale in servizio e favorire nuove assunzioni, però, a differenza di altre realtà l’assessore Riccardi non ha finora preso provvedimenti nel senso auspicato da tempo, confermando la sua propensione per il privato».