Salute e mercato

In gioventù, quando si credeva che tutto era possibile (anche il socialismo) abolirono le mutue e istituirono il sistema sanitario pubblico: tutti uguali di fronte alle malattie, come recita la nostra Costituzione.
Il Policlinico di Pordenone, per quelli di là da l’aghe, era l’unica struttura privata conosciuta.
Era impossibile pensare che ci saremmo dovuti piegare a svolgere esami di qualsiasi genere o ricevere prestazioni sanitarie da decine e decine di istituti privati, come oggi accade.
Impensabile allora, davvero, ma oggi è talmente normale che una buona fetta dei vari sindacati di settore sostengono questa scelta politica a spada tratta, spaccando perfino ciò che resta della triplice, con buona pace e qualche maliziosa battuta dell’imperturbabile di Codroipo.
Com’è noto, il nostro non ha alcuna responsabilità, anche in questo caso.
Egli si preoccupa solo di corrispondere al bisogno e un po’ dai (o tanto?) a chi vuole che il mercato debba governare anche la salute.
Non si dica, poi, che non è vero…piano, piano diventeremo più bravi dei Lombardi.

Zihal