Salute. Gruppo Pd: al fianco dei cittadini per rafforzare il sistema
“La sanità pubblica, come presidio indispensabile per garantire il diritto alla salute delle persone, va difesa e sostenuta attraverso investimenti forti. A partire dal rafforzamento degli organici, ossia medici, infermieri e operatori che garantiscono le cure che non possono più essere rimandate. Negli ultimi due anni lo abbiamo chiesto con una forza sempre maggiore e oggi ci uniamo all’appello della rete di comitati e associazioni di cittadini che hanno avviato una petizione con la quale, esprimendo una forte preoccupazione per le condizioni della sanità pubblica in Friuli Venezia Giulia, chiedono un rilancio del sistema e garanzie per i servizi”.
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Mariagrazia Santoro, Nicola Conficoni, Roberto Cosolini, Francesco Russo e Chiara Da Giau (Pd), presenti alla manifestazione organizzata in piazza Oberdan a Trieste da comitati e associazioni, in difesa della sanità pubblica, a margine della quale è stata avviata una petizione da consegnare al presidente del Consiglio regionale, contenente una serie di richieste riguardanti il Servizio sanitario regionale.
“Disagi generalizzati, mancanze nei servizi, visite e prestazioni sanitarie rinviate con un conseguente e continuo ingrossamento delle liste di attesa – dettagliano gli sponenti dem – sono alcune delle principali criticità che un intero sistema sta vivendo. La grave carenza di personale sanitario si sta riflettendo sia sulla qualità del servizio sanitario, sia sui turni massacranti ai quali sono sottoposti da ormai troppo tempo gli operatori”.
“La Giunta regionale, dopo due anni di pandemia che avrebbero dovuto insegnarci qualcosa, continua invece a far lavorare il sistema in emergenza – conclude la nota del Partito democratico – e a pagarne il prezzo sono cittadini e operatori. Ora si ascolti l’appello che arriva da comitati e associazioni, voltando pagina con investimenti che non aprano incondizionatamente le porte agli operatori privati, affossando il sistema pubblico in crisi”.